Il sole era alto e splendente.Nell'aria c'era un odore di fresco e pulito, il sole illuminava e riscaldava fino alle ossa e Harry, notò con piacere che i capelli rossi di Ginny alla luce erano ancora più belli. Oltre ad essere ancora più vividi e rossi del solito, Harry sapeva che erano anche tremendamente morbidi e setosi al tatto: quelle poche volte in cui si abbracciavano il ragazzo sentiva la liscia chioma ricadere lungo la schiena della ragazza e si sorprendeva ogni volta di scoprire quanto potessero essere meravigliosi.
Era troppo impegnato a osservare quei suoi lunghi fili rossi per ascoltare ciò che Hermione blaterava al suo fianco. Dopo un test di pozioni catastrofico per Harry, ma a detta di Hermione semplicissimo, i due avevano deciso di uscire alla luce del sole per godersi gli ultimi giorni estivi prima dell'arrivo dell'autunno, ed era lì che Harry aveva scorto Ginny con alcune delle sue compagne. Il ragazzo non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo nella sua testa quando l'aveva rivista la scorsa estate alla tana, era diventata più bella e alta, aveva sviluppato più forme e quei suoi occhi chiari avevano una luce che Harry non aveva mai colto prima. Non che Harry fosse cresciuto male: Ginny era rimasta colpita da come Harry fosse diventato più alto, i suoi bei capelli neri sempre sparati in tutte le direzioni avevano trovato un poco di ordine e attraverso i suoi occhiali tondi spiccavano quei suoi occhi verde acceso.
A risvegliare Harry dalla sua contemplazione fù Ron:
"Sapete" disse, masticando un pasticcino stracolmo di crema e sedendosi di fianco a Hermione "Ho preso così tante D a pozioni che per me ricevere A sarebbe come passare l'esame per diventare Auror"
"Ron sei sempre il solito e.. oh guarda ti si sta rovesciando tutta la crema sulla divisa!" lo rimbeccò Hermione.
"Miseriaccia!" imprecò il rosso.
Una voce allegra e decisa risuonò alle orecchie dei tre amici:
"Meno male che non è mamma a lavarti i vestiti Ron o te la saresti vista brutta".
Ginny era in piedi davanti a loro, il suo bel viso contornato da lentiggini e un sorriso a incresparle le labbra fecero spalancare di qualche millimetro la bocca ad Harry, cosa che passò inosservata ai due fratelli Weasley ma non a Hermione.
Dalla finestra della sala comune di grifondoro il crepuscolo iniziava a calare e la foresta si tingeva di un nero scuro; la casa di Hagrid aveva le luci accese e dal camino usciva una scia di fumo grigio intenso mentre tutt'intorno il giardino era punteggiato da piccole e tozze zucche. Harry era troppo concentrato a svolgere il suo tema di erbologia per accorgersi che una massa di capelli ricci con in braccio un grosso e arrufato gatto rosso si era seduta di fronte a lui. Ci volle uno sbuffo per destare il ragazzo dal suo foglio di pergamena.
"Ciao anche a te Hermione" alzando lo sguardo si soffermò prima sugli occhi giallo intenso di Grattastinchi e poi sul sorriso che incurvava le labbra dell'amica " perchè quel sorriso? è così strano vedermi studiare?" chiese Harry divertito.
"No, cioè, si un po', ma non è questo il punto. Vedi oggi non ho potuto far a meno di notare la tua espressione meravigliata alla vista di Ginny" disse Hermione con voce maliziosa e alzando le sopracciglia.
Un grosso e stretto nodo si strinse in pancia ad Harry. Era stato colto alla sprovvista dalla domanda dell'amica e ora la sua mente si stava annebbiando al pensiero del bel viso della rossa. Avrebbe voluto confessare che da un po' la trovava parecchio graziosa e che non li sarebbe dispiaciuto passare un po' più di tempo con lei, magari da soli, ma decise di omettere tutto ciò che li era appena passato per la testa.
"Ah, mh no.. ero concentrato nei miei pensieri, non l'avevo vista raggiungerci e mi sono spaventato ecco, tutto qua" rispose Harry sulla difensiva.
"Per sapere, questi pensieri riguardavano le sue belle gambe lunghe?" rimbeccò immediatamente Hermione.
Il ragazzo sentì le guance tingersi di un rosso intenso, la temperatura corporea alzarsi magicamente rendendo la maglietta addosso appiccicaticcia e le orecchie bollenti. Farsi vedere spiazzato e rosso avrebbe dato in mano a Hermione la vittoria e la verità, così recuperando il sangue freddo si limitò a dire: "Da quando siamo così pettegole Hermione?" e proprio mentre la ragazza si affrettava a rispondere Harry parlò di nuovo "Mi pena dirti che le tue supposizioni sono sbagliate e che in questo momento Ron sta parlando molto vivacemente con Lavanda su quella poltrona".
La testa di Hermione scattò in meno di un secondo, gli occhi veloci alla ricerca del rosso, ma una volta constato che Ron non era nella sala comune si rivolse di nuovo all'amico, con uno sguardo furente e gli occhi ridotti a fessure. Si fissarono e nel mentre la testa di Hermione vacillava: non poteva permettersi di controbattere o chiedere qualcos'altro perchè Harry, lo sapeva, come risposta avrebbe posto un'altra domanda. Alla fine la ragazza si alzò, posò Grattastinchi sulla sedia che occupava un attimo prima e rivolse a Harry un sorrisetto forzato.
"Buonanotte" e senza aspettare una risposta si diresse verso le scale per raggiungere i dormitori femminili.
Con un sorrisetto compiaciuto in volto Harry rimise pergamena, libro, piuma e inchiostro nella borsa, si alzò, fece una carezza sulla testa soffice a Grattastinchi e si avviò anche lui verso la sua stanza. Entrò di soppiatto nella sua camera, le tende del letto a baldacchino di Seamus e di Dean erano tirate, Neville russava mentre a Ron colava bava dall'angolo bocca e andava a riversarsi sul cuscino. Si mise in fretta il pigiama e si coricò a letto anche lui. Mentre era disteso e stava prendendo sonno li raffiorò in testa la precedente conversazione turbolenta con Hermione, aveva notato come un moto di gelosia e fastidio aveva attraversato l'amica e si chiese se ci fosse sotto qualcosa di più profondo di una semplice preoccupazione, poi la mente passò veloce al pensiero di Ginny. Si era sentito enormemente in imbarazzo a parlarne e non ne capiva nemmeno il perchè, potevano definirsi amici nulla di più e Harry stesso aveva sempre associato la rossa semplicemente come una buona amica. Continuò a pensare a lei e ai suoi bei capelli, le lentiggini sul viso e la pelle candida finchè, come gli altri suoi compagni, cadde fra le braccia di Morfeo. Dalla finestra vicino al suo letto si poteva vedere il cielo punteggiato da stelle mentre l'oscurità scendeva sul castello.
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Sono davvero emozionatissima! E' la mia prima storia su wattpad quindi sono certa ci vorrà ancora del tempo prima di ambientarsi completamente. Premetto che i fatti e le scene raccontate non avranno nulla a che fare con i libri o i film, ho preso solo in prestito i personaggi e qualche aneddoto. La scelta di questa coppia per la storia è data dal fatto che ho sempre amato Harry e Ginny assieme e anche perchè wattpad, come più o meno EFP, non presenta tante storie su di loro purtroppo, così ne ho scritta una tutta mia :) Mi sento in dovere di ringraziare LazySoul_EFP che con qualche consiglio è riuscita a essermi davvero molto utile!
Ad un prossimo capitolo :)- Angelica
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𝐴𝑓𝑓𝑜𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑜𝑐𝑐𝘩𝑖
FanfictionQuando tutto sembra andare per il verso sbagliato e trovare il posto giusto per ogni cosa sembra impossibile, l'arrivo inaspettato e meraviglioso di qualcuno sarà capace di far riemergere dalla polvere vecchie sensazioni e ricordi e a dar vita a sin...