Capitolo 17

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𝐆𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚:
Sono passati 2 giorni da quando è successa quella cosa e sono 2 giorni che Sara non mi parla e mi evita a scuola. Non so che fare, mi manca tantissimo e non ce la faccio a vedere che mi guarda con uno sguardo perso e pieno di dolore. Come ho potuto rovinare una cosa così bella?
Oggi voglio spezzare questo silenzio quindi quando suona la campanella per uscire corro fuori e spero che non abbia già preso l'auto, ma poi la vedo che é seduta sull'auto al posto vicino al finestrino, l'auto sta per partire quindi corro e salgo sopra. Quando la vedo vado da lei e mi siedo. Si alza e cerca di passare ma la blocco
𝗦𝗮𝗿𝗮: fammi passare
𝗜𝗼: no
𝗦𝗮𝗿𝗮: Gionata fammi passare, devo scendere
𝗜𝗼: siamo ancora lontani da casa tua, ti prego ascoltami
Riesce a passare e scende, la seguo e scendo anche io
𝗦𝗮𝗿𝗮: cosa vuoi! Lasciami in pace!!
𝗜𝗼: Sara, Giulia è venuta a casa mia per fare un lavoro di scuola! Se non ci credi puoi chiedere anche al professore, ti prego Sara perdonami, io ti amo
𝗦𝗮𝗿𝗮: non voglio sapere più niente di te, lasciami in pace
Va via e io rimango lì ad aspettare il prossimo auto. Quando arrivo a casa chiamo Charlie e gli chiedo se oggi è in studio, mi dice di si quindi vado subito da lui
Sono passate 2 ore da quando sto da Charlie e sono stato tutto il tempo a pensare a cosa avrei dovuto fare per convincere Sara a perdonarmi
𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗶𝗲: bro tutto ok? Oggi sei strano
𝗜𝗼: si si tranquillo sto bene
𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗶𝗲: non ci credo... È per Sara?
𝗜𝗼: si... Abbiamo litigato, martedì ho passato il pomeriggio con Giulia ma per una cosa di scuola, e si è incazzata
𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗶𝗲: capisco, hai idea di come fare per farti perdonare?
Ad un certo punto mi viene un idea, quindi velocemente prendo carta e penna e inizio a scrivere...
𝗜𝗼: bro devi farmi una base romantica
𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗶𝗲: va bene però mi serve il testo
𝗜𝗼: ok ok, vado a casa e poi quando ho fatto torno
𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗶𝗲: va bene, però bro è tardi facciamo domani
𝗜𝗼: va bene. Grazie bro
Vado a casa e inizio a scrivere, spero gli piaccia

𝐒𝐚𝐫𝐚:
Sono 2 giorni che io e Gionata non ci parliamo, se devo dire la verità un po' mi manca però ha sbagliato e ci sono rimasta male. È ricreazione e come sempre passo davanti la sua classe per andare con Chiara e Federica sulle scalette. È appoggiato alla porta e mi guarda
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: Sara parlami
Gli passo davanti, esco e ci sediamo sulle scalette
𝗙𝗲𝗱𝗲: Sara.. Sono 2 giorni che non ridi, dai pensa a qualcos'altro
𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮: esatto, oggi andiamo al centro commerciale?
𝗜𝗼: no, oggi voglio stare a casa.
𝗙𝗲𝗱𝗲: un altro giorno a casa con le cuffiette nelle orecchie a pensare a  lui e a quello che ha fatto
𝗜𝗼: esatto
Mi alzo e torno in classe, sto allontanando le persone che mi vogliono bene per una persona che non me ne vuole affatto... O forse si
Suona la campanella quindi esco, salgo sull'auto e metto le cuffiette. Ad un certo punto Gionata si siede vicino a me quindi mi alzo ma lui mi ferma, inizia a pregarmi di perdonarlo e mi sta quasi venendo da piangere quindi scendo per non farmi vedere, ma scende anche lui...
𝗜𝗼: cosa vuoi! Lasciami in pace!!
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: Sara, Giulia è venuta a casa mia per fare un lavoro di scuola! Se non ci credi puoi chiedere anche al professore, ti prego Sara perdonami, io ti amo
𝗜𝗼: non voglio sapere più niente di te, lasciami in pace
Sono stata cattivissima e forse dovrei imparare a mettere da parte l'orgoglio. Sono scesa molto prima di casa mia, quindi devo farmi 15 minuti a piedi e quando arrivo mi metto sul letto con le cuffiette, cosa che faccio da 2 giorni.
*il giorno dopo*
Oggi è stato un giorno uguale a tutti gli altri, sono sull'auto e sto pensando, oggi pomeriggio potrò fare quello che voglio perché domani ho l'assemblea di istituto e entro alle 11 quindi sta sera potrò andare a dormire tardi come quest'estate. Arrivo a casa e inizio una serie... Sono le 2 di notte e l'ho finita, carina ma c'è di meglio.

Perché per me sei tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora