Capitolo 29

61 1 0
                                    

𝐒𝐚𝐫𝐚:
Oggi è la Vigilia di Natale e con Gionata stiamo pensando a cosa fare, sono già 2 giorni che siamo qui e Milano mi piace tantissimo, siamo andati a fare Shopping e poi siamo anche andati in un parco
𝗜𝗼: quindi? Hai in mente qualcosa?
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: se vuoi possiamo stare con i miei amici, non li vedo da tanto però se vuoi fare qualcosa da soli non fa niente
𝗜𝗼: no no, per me va bene. Voglio conoscerli
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: ok, allora gli mando un messaggio
Passano 10 minuti e nel frattempo inizio a cucinare per tutti e tre.
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: solo Sosa è libero, stiamo con lui?
𝗜𝗼: Sosa? Che nome è Sosa?
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: non è il suo vero nome, è un soprannome
Ridiamo e quando è pronto ci mettiamo a tavola.
A Valentina piace tantissimo il risotto che ho preparato e ne sono felice
𝗩𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮: è buonissimo! Non mangiavo un risotto da secoli!
Mi viene da sorridere e quando abbiamo finito aiuto Valentina a sparecchiare. Verso le 16:00 mi vesto e usciamo. Quando arriviamo giù vediamo Sosa che si avvicina
𝗦𝗼𝘀𝗮: Bro come stai?
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: tutto ok dai! Lei è Sara, la mia ragazza
Sosa mi guarda e sorride
𝗚𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮: si bro ma calmati, cos'è quella faccia mentre la guardi?
Ridono e poi continuiamo a camminare
𝗦𝗼𝘀𝗮: venite a casa mia, ci prendiamo qualcosa da bere
Mentre andiamo a casa di Sosa mi sale un po' di ansia, qui è tutto diverso e quando camminiamo rimango attaccata al braccio di Gio. Mentre saliamo le scale mi viene un po' di paura, i palazzi sono tutti rovinati e le case sono piccolissime ed è brutto vedere tutte queste persone che sperano in un futuro qui in mezzo, ma nonostante tutto sorridono comunque.
Quando entriamo a casa di Sosa salutiamo sua mamma e ci scendiamo per prendere un caffè

𝐆𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚:
Oggi è la Vigilia di Natale e per pranzo Sara ha cucinato un risotto buonissimo, a mia mamma è piaciuto molto e ne sono felice.
Alle 16:00 siamo usciti e abbiamo incontrato Sosa, un mio amico da quando sono piccolo. Ora siamo a casa sua e stiamo prendendo un caffè
𝗜𝗼: andiamo al ponte qui vicino? Voglio far vedere delle cose a Sara
𝗦𝗮𝗿𝗮: cosa?
𝗜𝗼: vedrai
Sara sorride e Sosa anche perché ha già capito di cosa si tratta.
Mentre andiamo passiamo vicino al gruppo di ragazzi che prima ha parlato male a me e a Sara infatti lei si è attaccata al mio braccio. Mi fa piacere anche perché vuol dire che mi vede come uno scudo
Quando arriviamo al ponte rimango a fissare la parete per 5 minuti e mi vengono in mente tutti i ricordi
𝗜𝗼: questi sono i miei primi graffiti, avevo 14 anni
𝗦𝗮𝗿𝗮: sono... Sono bellissimi Gio
𝗦𝗼𝘀𝗮: ma ti ricordi la corsa che ci siamo fatti per scappare?
𝗦𝗮𝗿𝗮: scappare da cosa?
𝗦𝗼𝘀𝗮: dalle guardie, ci avevano visti
Mentre torniamo a casa Sara riceve una chiamata
𝗦𝗮𝗿𝗮: ei mamma ciao, tutto ok?
𝗠𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗿𝗮: tutto ok niente, so che non stai dormendo da Chiara ma sei a Milano con quel ragazzo! Come hai potuto mentirmi così?
𝗦𝗮𝗿𝗮: mamma scusami, però non è giusto che non posso frequentare Gionata, la vita è mia e non sei te che decidi
Sara attacca e Sosa fa una faccia strana come per dire "stavolta l'ha fatta grossa"
𝗜𝗼: ti ha sgamata?
𝗦𝗮𝗿𝗮: si
𝗜𝗼: vabbè dai non darci troppo peso, gli passerà
𝗦𝗼𝘀𝗮: domani c'è una festa di Natale in discoteca, vieni vero? Come i vecchi tempi
𝗜𝗼: si, Sara ti va?
𝗦𝗮𝗿𝗮: si va bene
Sono le 19:00 e torniamo a casa, io, Sara e mia mamma ci mettiamo sul divano e guardiamo un film, dopo un po' si addormentano entrambe sulla mia spalla. Sono felice, io a Milano con Sara e mia mamma, le persone che amo di più al mondo

Perché per me sei tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora