Non volevo rovinare la serata. Volevo pensare ad altro, andare avanti e in quei giorni cercai di devastare il mio onnipotente dolore con qualcuno di diverso da Clayton. Erano già un paio di giorni nei quali passavo serate con un nuovo ragazzo di nome Drake. Alto molto più di me e di un altro paese, su cui sfocia un'immensa distesa d'acqua salata. Forse non bastava. Volevo solo baciare, assaporare qualcosa di nuovo ma io volevo altre labbra da sentire cimentate nel mio corpo. Non bastava. Nessuno bastava per me.
«Clay?»
«Dimmi?» si voltò verso di me.
«Sto conoscendo un nuovo ragazzo.» sorrisi, quasi poco euforica. Sperai in una sua reazione che mi avrebbe portata ad una conclusione. Volevo che mi guardasse come guardava Esme, ma ormai sapevo che i suoi occhi vedevano certamente e solamente ed unicamente Esme.
«Davvero?» rispose, quasi come se non gli importasse più di tanto. Mi sentii ferita particolarmente tanto. Sembrava che nulla di ciò che riguardasse la mia vita l'importava più di tanto. Era come se nella sua via, nella tua piccola Villa mentale, esisteva solo la mia migliore amica, di cui sento un immenso bene. Ma non potevo sentirmi così dannatamente gelosa e possessiva solo perché io non ero giusta per qualcuno.
«Si. Si chiama Drake ed ha 17 anni. Mi ha detto che appena prende la patente mi verrà a prendere.» confessai quasi divertita. Ma lui guardava Emse, intenta a parlare con Jamie su foto di un ragazzo conosciuto al mare. Mi sentivo spenta, Come se al mondo io non ero nessuno, come se io appartenevo a un immenso ricordo incompleto. Come se io fossi invisibile senza alcun superpotere.
«Beh che ne dite di giocare?» Jamie mi guardò impaziente di sapere quale sarebbe stato il gioco su cui avremmo dato opinioni, domande o risposte.
«A cosa?» chiese Esme, sedendosi accanto a Clayton, il quale mi fissò con un qualcosa di particolare nel suo sguardo ed io non riuscii in nessuna maniera a decifrarne il codice.
«Obbligo o verità.» sorrisi, compiaciuta ma mascherando il mio velo di incomprensione nei miei confronti.
«Ci sta.»
«Chi inizia?» chiese Jamie.
«Star.» sorrise Esme, curiosa di sapere cosa avrei detto o fatto fare.
«Bene. Parto da Jamie.» indicai la donna dalla chioma bionda. «Obbligo o Verità.»
«Verità!» rispose subito lei. Ci pensai un po' su, prima di parlare.
«In questo momento, vorresti scopare con qualcuno?» chiesi io, sorridente. Ero divertita dal modo in cui mi guardava scossa ed un po' scioccata.
«Si.» rispose diretta, facendo spallucce.
«Esme?» guardai la mia migliore amica dalle fossette sexy.
«Verità»
«C'è qualcuno che ti piace?» chiesi cercando lo sguardo di Clay preso dalla sigaretta.
«Si.» comunicò, ed io sapevo già chi fosse. E no, sfortunatamente non era Clayton.
«Clayton?» Guardai subito il ragazzo dalla chioma mora. Ero certa già su cosa avrebbe scelto.
«Obbligo.» e sorrisi. A malincuore, senza pensarci due volte, senza pensare al mio bene e senza monitorare il mio egoismo, arrivai a lacerarmi per rendere felice il mio migliore amico.
«Bacia Esme sulle labbra.» e lui, si spense del tutto come se avessi fatto qualcosa di crudele. E lo sentii dentro, ne ero certa. Troppo.
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Don't Cry
RomanceEra la mia mente che mi guidava ovunque. Sul cuore non ci contavo più. Perché il cuore molte volte prende decisioni errate, la mente ti lascia il tempo opportuno per prevenire o curare. E non potete che darmi ragione. Spesso il cuore non fa buon gio...