Odio dirlo, ma per favore leggete l'angolo autore :)
Erano gli ultimi giorni di marzo, faceva ancora freddo, della primavera ancora nessuna traccia.
La mia unica fonte di calore in assenza del sole, in quel momento, era quel bacio, che tanto avevo bramato. Non chiusi gli occhi, avevo paura fosse un altro sogno.
Sono sempre stato molto emotivo ma in quel periodo mi sentivo come la più sensibile delle ragazzine.Hajime si spostò su di me e cominciò ad accarezzarmi il viso, infilando l'altra mano sotto la mia maglia. Sentivo il suo bacino premere contro il mio ma di colpo quel contatto finì. Iwaizumi scosse la testa.
"Io... non sono gay." lo disse con un tono dispregiativo, con un tono così rude da ferirmi nel profondo.
"Sono fidanzato" continuò il moro dalle iridi smeraldine "come ti ho già detto ora non ho intenzione di ricambiare i tuoi sentimenti, anzi, credo che non ne sarei mai e poi mai in grado. Siamo due uomini, va contro natura, è una cosa disgustosa."
Ormai si era allontanato da me. Cominciai a vagare con lo sguardo per evitare di incrociare il suo sguardo, per evitare che vedesse che avevo gli occhi lucidi. Mi soffermai a guardare quel cappello giallo, quello a cui erano legati i nostri ricordi più belli.
Il mio sguardo si buttò in giro per la sua stanza, silenzioso e veloce. Incrociai i suoi occhi per un attimo. Il mio cuore si ruppe. Stava...piangendo.
Iwaizumi aveva pianto solo una volta prima di allora, al funerale del nonno. Era un ragazzo dalla forza e dalla tenacia impressionanti, cose che gli ho sempre invidiato, cose che di lui ho sempre amato.
Mi soffermai a guardarlo di nuovo negli occhi.
Questa nostra fissa del guardarci negli occhi, questo strano contatto perverso, tutto nostro per dirci che ci amavamo, era ormai tutto ciò che ci rimaneva. Il naso di Iwa-chan era diventato rosso.
"Perché piangi?" chiesi io
"Perché cazzo" sospirò "mi mandi in confusione"
Rimasi per qualche attimo in silenzio.
"In che senso?" i nostri sguardi erano ancora fusi in un'atmosfera quasi surreale
"nel senso che non riesco a resisterti" deglutì "ma non ne capisco il motivo. Continuo a dire che a me i ragazzi non piacciono, ma tu mi riempi di paranoie, di domande, di... dubbi. Io sto impazzendo. Non riesco nemmeno io a capire cosa voglio" tirò a quel punto su col naso e distolse lo sguardo, mentre io rimasi stizzito dalle sue parole.
Quando i nostri sguardi si scioglievano, mi sentivo vuoto. Capii che la cosa migliore da fare era andarmene.
Stare con lui lo avrebbe soltanto confuso maggiormente, non lo avrebbe reso felice. Non riuscii a trattenere le lacrime e, in preda al peggiore dei pianti, mi alzai sorridendo.
"Credo che sia meglio allontanarci..."
Non vorrei...
"...perché restare con te mi distrugge..."
...ma...
"...a tal punto da farmi desiderare..."
...è l'unico modo...
"...di sparire."
...per renderlo felice.
Rimase in silenzio, si girò di scatto con gli occhi sgranati e mi guardò.
Voglio solo vederti sorridere, anche se la ragione del tuo sorriso non dovessi essere io.
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I thought about us //Iwaoi//
Fanfiction31 dicembre, 23.59, Iwaizumi e Tooru si abbracciarono per l'ultima volta. Presto uno di loro avrebbe perso ogni ricordo dell'altro. Perché? Perché erano destinati a stare insieme. La maledizione che tempo prima si era abbattuta sull'Aoba Johsai non...