THE BLACK GHOST || Stiles Stilinski

We Fuond Peace In Our Hearts

If you knew that success was a certainty, what would you attempt to do?

Non c'era più niente da aggiungere.
Sostanzialmente era qualcosa di più grande di ciò che si aspettavano. Nessuno sembrava voler aprire bocca per dire qualcosa.

Scott pensava di esser stato sciocco: mentre loro festeggiavano, altri della sua specie venivano torturati a causa sua. Mentre loro festeggiavano, la Monroe continuava a pensare a come ucciderlo. E in tutto ciò lui non aveva niente di più se non il suo branco per affrontarla nuovamente.

"Io non avrei potuto spiegarlo meglio di lui."
Disse Stiles a bassa voce.

"Ho cercato di aiutare scappando, e invece non ho fatto altro che mettervi in pericolo quando il mio scopo era tutto il contrario. Ho cercato in questi mesi di trovare un modo per tenervi fuori da tutto questo e cavarmela da solo. Ma non riguarda solo me e per quanto io voglia farcela da solo, devo ammettere a me stesso, una volta per tutte, di essere totalmente inutile."
Il suo sguardo addolorato si rivolse verso Scott. Quest'ultimo gli mise una mano sulla spalla: "Ce la faremo, come accade sempre."

Avevano perso troppo, e non potevano più permettersi di perdere un'altra vita. O non sarebbe stata solo Allison a perseguitare Scott nei suoi sogni.

"Ma perché cancellarci la memoria?"
Chiese Liam, ancora più confuso di prima.

"Per guadagnare tempo."
Rispose Stiles.

Liam pensò a Michael ed Elias, la registrazione una cosa l'aveva chiarita: loro due lavoravano per la Monroe.

Ecco il perché della droga, del laboratorio, dei lupi dentro le celle.

"Dobbiamo salvarli."
Disse deciso.

"Torneremo lì dentro e li faremo uscire."
Si girò verso di Theo e lui annuì.

"Non potete farli uscire da lì così, non ricordate Cora e Boyd? Non sappiamo da quanti mesi sono li dentro e potrebbero creare ancora più problemi."
Puntualizzò Scott.

"Ma avete ragione, dobbiamo salvarli."
Disse, proprio mentre Liam stava per protestare.

"Mi hanno inviato una lettera attraverso mia madre, voglio un incontro. Sono già pronti, hanno avuto il tempo di cui avevano bisogno e ora vogliono farci fuori. Presentarci sarebbe un suicidio."
Confessò l'alpha.

Malia sbuffò, stufa di tutte le confessioni che stavano venendo fuori.

Scott notò quel gesto, ma cerco di non pensarci. In fondo la lettera l'aveva ricevuta la mattina stessa.

"Quindi cosa faremo?"
Chiese Theo, temendo che il suo matrimonio non fosse prossimo ad avvenire.

"Dobbiamo prepararci ad un concentrato di veleno di kanima e strozzalupo."
Dichiarò Stiles.

Lydia lo guardò, come se gli stesse chiedendo come faceva a saperlo.

Lui sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

"Sono entrato nel laboratorio qualche mese fa. Era vuoto ma poi loro sono arrivati e sono stato costretto a nascondermi. Mentre ero lì ho ascoltato una conversazione: avevano lo strozzalupo ma non era abbastanza per tutti, così hanno pensato di combinarlo con qualcos'altro ma non trovavano nessun kanima. Se sono pronti ad affrontarci significa che l'hanno trovato."

"Noi abbiamo già un rimedio per questo. Non possio subire l'effetto xel veleno se non ci siamo."
Disse Mason.

Aveva quell'aria da genio che Liam tanto adorava.

Theo ebbe un lampo di genio e scosse la testa: "Mason, Corey se n'è andato."

Theo avrva capito che Mason si riferiva all'invisibilità.

"Non ancora."
Confessò Mason.

"Sono riuscito a convincerlo ad aiutarci nello scontro."

Si sentì accusato dagli sguardi degli altri. Gli avevano detto di non seguirlo.

"Eh ok! L'ho seguito in aereoporto e l'ho convinto a non prendere l'aereo e a rimanere fino allo scontro, ad aiutarci un ultima volta, e lui ha accettato."
Disse, cercando di rimanere positivo nonostante percepisse lo sguardo di Liam addosso. E non sembrava essere fiero di lui.

"Va a chiamarlo, avremo bisogno di lui. Tutti."
Disse Scott alzandosi dal divano.

Dovevano elaborare un piano, e dovevano farlo in fretta.

"Non io, Theo e Stiles"
Sottolineò Mason.

Si sentiva escluso e fortunato, ed era sicuro che anche Theo e Stiles si sentissero così.

Nel momento in cui Mason disse quella frase anche Theo si stava alzando dal divano, e fra lui e Scott ci fu uno scambio di sguardi piuttosto strano, e Liam lo vide. Cercò di non farsi strane idee, convinto che l'uomo che stava per sposare non gli stava nascondendo niente.

"Vado direttamente da lui e lo porto qui, mi faccio aggiornare da Liam."
Mason uscì di casa praticamente correndo, senza neanche aspettare una risposta da parte dell'alpha.

"Useremo Corey per nasconderci e una volta che Stiles e Mason li avranno provocati, usciremo allo scoperto e combatteremo. Prima però dobbiamo identificare chi di loro ha il veleno e farlo sparire."
Dice Scott.

Era un piano piuttosto stupido, ma come bozza andava bene, almeno per il momento.

"Ora voglio solo che ci preoccupiamo di salvare gli altri lupi mannari senza farli dare di matto. Sta sera ce la luna piena."
Disse Scott, per poi guardare fuori dalla finestra.

Nemmeno Stiles, che li aveva osservati per tanto tempo, sapeva come procedere realmente per poter affrontare una minaccia così grande.

È come se fossero tutti in un solo nemico: i cavalieri fantasma, l'alpha, il kanima e Kate, perché si, in tutto ciò c'entrava anche lei.

Nella conversazione che Stiles aveva ascoltato, erano partecipanti almeno tre persone e lui due voci le aveva riconosciute: Kate e la Monroe.

Probabilmente la prima aiutava la Monroe a trovare ragazzini di cui poter usufruire, e la aiutava anche nel trovare una qualsiasi miscela in grado di sterminare una razza intera. Kate però, era incoscente ad aiutarla, anche se gli aveva promesso che l'avrebbe risparmiata, per il semplice fatto che credergli era stato uno sbaglio: appena la Monroe avrebbe avuto successo, l'avrebbe uccisa con più soddisfazione di quanta ne avrebbe provata nell'uccidere Scott.