keep going on

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Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo.

-J. M. Barrie

Le ruote della moto stridevano contro l'asfalto, e ogni volta che superava una curva, il veicolo riproduceva un rumore agghiacciante.

Ormai era quasi arrivato alla destinazione indicata da Argent, si era fermato qualche minuti prima per controllare la strada, e lo stava rifacendo ancora.

Non bastava google maps per arrivarci, per addentrarsi nei sentieri più bui del bosco, al alta velocità.

"Esatto"

Bisbiglia dopo essersi fermato nuovamente.

Il bosco era risorto, in parte, i fiori ricominciano a crescere e le foglie degli alberi ritornavano ad essere vive. L'aria invece, tornava ad essere afosa e soffocante, soprattutto nei momenti di luce della giornata.

Era inutile ormai tenere la giacca addosso, si opprimeva dal caldo.

Era arrivata la primavera anche a  Beacon Hills, momento in cui i ragazzi mantengono le proprie medie stabili, o le fanno cedere del tutto perché l'unico pensiero corrente è quello dell'arrivo dell'estate.

Scott rimette il casco, si abbassa per passare sotto un ramo e aumenta la velocità, a poca distanza nota delle luci provenienti da qualche lanterna poggiata su del legno.

Appoggia la moto per terra dopo essersi catapultato giù da essa. Si guarda attentamente attorno e prede il foglio dalla tasca.

Nord- Est, lanterne a pile, camper.

Era l'esatta descrizione del luogo che aveva davanti.

Ripose il foglio nella tasca posteriore e il suo sguardo andò a finire nuovamente sulla porta del camper, era a qualche passo da esso e non sarebbe stato difficile, fisicamente, andare a suonare e farsi aprire. Ma prima di fare ciò doveva essere pronto psicologicamente, insomma, non vedeva il suo migliore amico da molto tempo e sperava di non dargli la soddisfazione di emozionarsi troppo.

Sospira e si mette le mani in tasca con fare monotono.

"Forza"

Fa un passo avanti e si accorge che Stiles deve averlo sentito arrivare, perché le luci all'interno del camper si accendono.

Si sente perfino il rumore della serratura girare e il cuore di Scott accelerare mentre lui inizia ad andare in panico.

Non ha paura di affrontarlo, spera solo di non farlo nel modo più sbagliato.

"Ho già detto un miliardo di volte- dice uscendo dalla porta e superandola- che ho il permesso per sostare in questa zon-"

Scuote la testa, sorride e si acciglia.

"Scott!"

Quasi urla andandogli incontro, con l'intento di stringerlo in un abbraccio.

Scott stando nella stessa posizione fa un passo indietro. Abbassa la testa e la scuote in procinto di negare.

"Ciao"

La parola che aveva pensato aveva molto più senso ma andare sul drammatico non gli sembrava proprio il caso, sempre meglio optare per qualcosa di semplice e classico.

"Ciao"

Dice ovvio il castano continuando a tenere il suo mezzo sorriso.

"Un caffè?"

 THE BLACK GHOST || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora