dreams

426 17 2
                                    

Era lì, il suo sorriso magnifico, guardava verso di me.

Scott vedeva, sfocato senza un motivo valido, non capiva niente se non che lei era tornata.

- -

Eravano a casa di Lydia, per la sua ennesima festa di compleanno, che quella volta non avrebbe dovuto intossicarci di strozza lupo.

Le bibite erano buone e il tempo sembrava fatto a posta per questa giornata, giusto per un paio di tuffi in piscina.

Scott era con Stiles, ovviamente non aveva voluto che andassero in moto, aveva troppa paura, così andarono nella Jeep del castano.

"Vi state divertendo ragazzi?"

Chiese la biondo-fragola, la musica quasi sovrastava la sua voce.

"Sisi certo moltissimo"

Il castano gli sorrise e cominciò a muoversi pensando di ballare e ricevendo un occhiata da Lydia.

"Perché non vi fate un tuffo in piscina? Dicono che l'acqua sia fantastica"

Era molto simile a quello che era successo l'anno dopo aver iniziato il liceo, eravano tutti a Beacon per le vacanze ed era il compleanno di Lydia, lo hanno festeggiato esattamente in quel modo, finché Stiles e Lydia, dopo un bel discorso fra i 2,durato ore, mentre chissà cosa facevano, in camera di Lydia.

I due annunciarono il loro fidanzamento, cioè erano stra ubriachi, ma Stiles non gli aveva chiesto di sposarlo, solo di stare insieme.

Il castano arrivò al balcone, alzò il bicchiere e prese per mano la sua ragazza, alzando l'incrocio delle mani.

"C'è l'ho fatta ragazzi! Lydia Martin è ufficialmente la mia fidanzata"

Urlò, ricevette degli applausi dalla maggior parte delle persone, altre invece preferirono lasciarsi domare dall'invidia.

Appena posò lo sguardo su Scott il ragazzo gli fece un occhiolino e rientro dentro con Lydia che solo a guardarla era parecchio brilla.

Pochi secondi dopo e la  festa continuava, ragazzo dopo ragazzo tutti erano Stati buttati in piscina, il Moro inizialmente preferiva astenersi da questa procedura, finché non fu preso da Danny e Liam, un paio di secondi dopo era già nel fondo della piscina, il fiato trattenuto e il petto gonfio, un alpha sapeva nuotare, era ovvio ma aveva paura, dopo quello che era successo con Matt.

Riuscì ad arrivare a galla e si appoggiò al bordo.

"Questa me la paghi"

Ghignò contro il suo beta, che al contrario continuava a ridere senza mai fermarsi.

"Per cosa? Per averti immerso nel paradiso delle ragazze? Andiamo Scott, lasciati andare e divertiti"

Appena finito di parlare Liam si tuffò e raggiunse il Moro.

Qualche ragazza si era avvicinata nel corso della serata, che Scott vedeva passare velocemente. Qualcuna l'aveva addirittura rimorchiata.

Poi però era successo che si era girato, per capire dove fossero finiti tutti.

La luce si era spenta, la musica aveva smesso di suonare così come le numerose chiacchiere della gente e mentre si guardava intorno si era accorto che non c'era più nessuno.

Deglutì e uscì dalla piscina, prese un asciugamani da una delle sdraio e se la mise addosso, intanto ad ogni passo che faceva si guardava intorno, sopratutto l'entrata alla casa, quella che portava al giardino e alla piscina.

Dentro era così scuro.

L'Alpha sapeva di doverci entrare e che poteva usare i suoi occhi per vedere cosa succedeva, ma non lo fece, cammino avanti finché una freccia lo sfiorò.

Lui la prese al volo e sospirò.

"Stiles sappi che non è divertente, per niente"

Urlò il Moro spaccando la freccia in 2.

"Che c'è? Non ti ricordi di me?"

Dall'angolo a sinistra uscì una ragazza con l'arco e una freccia in mano, si avvicinava a Scott sorridendo, e posò l'arco per terra.

La ragazza indossava un maglione blu con la giacca sopra, un jeans normale e degli stivali.

Il Moro non si mosse di un millimetro e rimase a bocca aperta, sulla freccia che aveva in mano c'era un marchio, Argent.

"Allison"

Sussurrò il moro, andando ad abbracciarla.

La ragazza lo strinse a se e gli accarezzo i capelli avvicinandosi al suo orecchio.

"Io sono sempre qui" Indicò la sua testa "e qui" Questa volta poggiò la mano sul cuore del Moro.

Liam si sbagliava, a Scott non bastava il divertimento, lui voleva quello, qualcuno che lo amasse a tal punto da cercarlo e dirgli quelle parole e non voleva che la  gente lo amasse, ma che lui si guadagnare questo amore da parte delle persone che lo circondano giornalmente.

Mentre i due stavano abbracciati, la musica era ripartita, Lydia e Stiles erano scesi a complimentarsi e tutte le persone alla festa erano tornate.

Erano Stati pochi minuti ma ne era valsa la pena.

Ma si sa, prima o poi tutto finisce, è quella era la fine di qualcosa che non era mai successo.

- -

Scott si svegliò di fretta e si mise seduto, aveva il fiatone ed era sudato, se ne era reso conto appena aveva realizzato di essersi svegliato.

"Buongiorno dormiglione"

Gli sussurrò il riccio, posando una mano sulla sua fronte.

Scott sbuffò e si tolse le coperte.

"Sono un alpha, non ho la febbre"

Disse incamminandosi verso il bagno.

"Io sapevo anche che gli alpha non svenivano, sai"

Rispose Isaac, girandosi verso il Moro.

"Senti non ho bisogno che tu venga qui dopo anni a dirmi cosa posso o non posso fare, perciò se sono queste le tue intenzioni"

Si prese qualche secondo di pausa per realizzare il concetto di quello che stava per dire, poi ci ripensò, una frase del genere non poteva creare danni.

"Sai benissimo dov'è la porta"

Detto questo continuò il suo cammino finché la risata di Isaac non pervase il suo udito.

"Scusami e che non sei credibile, così, in mutande"

Il riccio ricominciò a ridere e quando l'Alpha realizzò di essere veramente in mutande voleva sprofondare, perciò gli spuntò un sorriso che non riuscì a nascondere, ma non ci fece caso ed entrò in bagno"

Una delle cose che si fanno spesso quando sei sotto la doccia è pensare e se ti sei appena svegliato, pensi a cosa hai fatto il giorno prima e di conseguenza a cosa hai sognato.

Scott ci aveva pensato e aveva ricordato ciò che aveva sognato.

Non era un sogno poi così casuale, non sognava Allison da anni, così come cercava di non pensare a lei il meno possibile.

E per l'appunto decise di non pensarci nuovamente e piuttosto di chiedere al suo nuovo inquilino la storia di come e perché sia tornato a Beacon Hills dopo aver deciso di non tornarci più.

Era il tempo di risposte, e nessuno gliele voleva dare o forse lui non le voleva ascoltare.

Die with memories, not dreams.

Questo era un capitolo per staccare un po' dalla trama ma anche per far capire all'alpha un po' di cose di cui ancora non si rende conto e che forse qualcuno un giorno avrà il coraggio di dirgli.

Se avete qualcosa da dire ditelo nei commenti 👇

Sto cercando di allungare i capitoli e come vedete di pubblicare ogni weekend

Spero la storia vi stia piacendo😋🤣

 THE BLACK GHOST || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora