you still got me

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"Trovato!"

Disse il castano uscendo dal condotto.

Mason rimase a guardarlo come se il ragazzo avesse qualche disturbo.

"Hai trovato cosa?"

Gli chiese qualche secondo dopo, rendendosi conto che teneva qualcosa fra le mani.

"È un capello ma abbiamo detto che non possiamo coinvolgere Stilinski no? Perciò è inutile"

Disse mentre metteva tutti i pezzi di scotch con le impronte dentro a una busta gialla, in una determinata posizione, per non perderle.

Il moro si appoggiò al tavolo, stava pensando ad una soluzione. Di certo non potevano avere il materiale ma non avere la persona adatta per determinare di chi fosse.

"Prendi le cose e inizia ad andare alla centrale, aspettami lì"

Gli disse Mason iniziando ad incamminarsi verso l'uscita.

Aveva un piano ma perché funzionasse serviva l'inconfondibile fascino di Lydia Martin perciò prese il cellulare dalla tasca, entrò nella rubrica e digitò il numero della biondo fragola.

Il cellulare iniziò a squillare finché dall'altro capo Mason non sentì una voce squittire a bassa voce.

"Ehy Lydia, abbiamo bisogno di te"

Iniziò il moro.

"Sono dallo sceriffo, abbiamo appena visto Stiles"

"Ah ok... AVETE APPENA FATTO COSA?!"

Urlò il ragazzo fermandosi nel bel mezzo del corridoio, dopo essersi accorto della frase pronunciata dalla banshee.

"Ha preso il cuscino ed è scappato"

Dall'altro capo ora Mason sentiva una voce rauca e potente, una voce maschile che sembrava appartenere a Derek.

Probabilmente aveva strappato di mano il cellulare alla biondo-fragola.

"Portate Lydia alla centrale, abbiamo trovato un capello e deve convincere Parrish a collaborare"

Spiegò il più velocemente Mason, cercando di mettere da parte la sorpresa e la confusione del momento.

"Saremo lì tra qualche minuto"

Sussurrò Derek.

Doveva aver ripassato il cellulare a Lydia perché Ella non fu d'accordo.

"Passaci a prendere, io non ho la velocità di un lupo mannaro"

Disse prima di chiudere la chiamata.

Mentre si muoveva per raggiungere la sua auto, scrisse a Corey che sarebbe stato alla centrale in 10 minuti, nonostante il ragazzo invece, stava facendo la strada a piedi.

Una volta premuto il piede sull'acceleratore dell'auto non ci volle molto per arrivare a casa di Stilinski, si fermò davanti alla struttura e mise la testa fuori dall'auto suonando il clacson.

"Ma?"

Indicò la porta mancante con un espressione buffa in faccia che fece ridere Scott mentre saliva in macchina.

"Lascia stare"

Sussurrò Derek soffocando una risata.

L'ultima a salire fu Lydia che preferì tacere.

"Cos'avete raccontato allo sceriffo?"

Chiese curioso Mason.

Scott sospirò.

"Che stavamo andando a cercare Stiles nel bosco e che avremmo trovato il codice di questo affare"

Disse alzando il cellulare.

"Quello è di Stiles?"

Chiese ancora il moro guardando l'oggetto dallo specchietto.

"Si, gli è caduto mentre scappava"

Chiarì l'alpha.

Derek era arrivato da poco, e ne sapeva veramente poco della situazione se non che Stiles era morto, e a quanto pare anche questa notizia era falsa.

"Ma avete provato a rintracciarlo con il fiuto da lupo?"

Domandò a Scott, si rivolse verso di lui.

"Mille volte, è come se non avesse lasciato tracce così abbiamo smesso"

L'alpha abbassò il capo sul suo tatuaggio e gli venne in mente il giorno in cui sulla sabbia avevano disegnato i due cerchi, un sorriso gli apparve nel viso.

"Siamo arrivati"

Comunicò il guidatore agli altri che iniziarono a scendere dalla macchina.

Il castano appena riuscito a sbarazzarsi di Scott, era uscito dal bosco e aveva raggiunto il negozio dove pochi giorni prima, aveva visto Lydia. Non mangiava un pasto sostanzioso da giorni e visto che tutti erano concentrati sullo sceriffo decise che non sarebbe stata una brutta idea prendere qualcosa da mangiare.

Si mise la mano in tasca, pronto a recuperare il cellulare finché non si ricordò di averlo perduto per strada. Non si era neanche girato a guardarlo cadere per terra per paura che Scott riuscisse a vederlo in faccia.

"Cazzo"

Sussurrò mentre si toglieva la felpa, la usava per nascondersi e non farsi riconoscere ma non era esattamente tempo invernale, perciò tenerla addosso era come stare dentro una sauna.

Entrò dentro il negozio, per una volta sapeva di avere tanto tempo e di non essere osservato.

Purtroppo perdere il telefono non era fra i suoi piani, loro ormai sapevano che lui fosse vivo ma saperlo e averne la conferma sono comunque 2 cose differenti.

Prese un Hamburger che sperava fosse ancora caldo, e una coca cola.

Le Sue giornate essendo teoricamente morto non erano piene di dialoghi o divertimenti, solo lui e la solitudine, tutti i giorni insieme.

Si ritrovò a vagare per la città senza una meta precisa mentre divorava il suo panino, era proprio affamato.

Nel frattempo non si era accorto che non stava semplicemente andando a caso ma che in realtà si stava dirigendo verso il cimitero.

"Hai ancora me"

Gli aveva detto suo padre anni prima.

"Ma tu non hai più me ora"

Avrebbe voluto rispondergli Stiles.

 THE BLACK GHOST || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora