Capitolo 11

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Buon pomeriggio!
Volevo avvisarvi che questo capitolo sarà completamente incentrato sui sentimenti di Draco per capire un po' cosa pensa di tutta la situazione e cosa prova. I dialoghi torneranno il prossimo capitolo, don't worry.
L'avevo già pubblicato qualche ora fa ma per problemi con wattpad ho dovuto cancellarlo e ripubblicarlo, quindi per quelli che l'avevano già letto non ho cambiato nulla.
Per gli altri, buona lettura!

Draco entrò nella sala grande mano nella mano con Pansy, che l'aveva incontrato mentre girovagava nei sotterrai cercando di calmarsi per ciò che era appena successo. La Granger si era svegliata. Si era svegliata ed era andata da lui per cercarlo. Era stata più coraggiosa di lui che non appena l'aveva vista era corso fuori dalla sala comune per allontanarsi da lei. Che diavolo ci faceva lì? E soprattutto come aveva fatto ad entrare?
Pansy l'aveva visto scosso e gli aveva proposto di saltare il ballo e andare da un'altra parte, ma lui aveva bisogno di distrarsi. Per questo motivo ora si trovava al centro della sala grande a ballare un lento con Pansy mentre l'attenzione di tutta la scuola era su di lui. Nemmeno si rese conto di aver infranto la regola, l'unica regola del bello, ovvero che i serpeverde dovevano invitare i grifondoro. Ma lui se ne fregò, insomma, era Draco Malfoy, poteva fare ciò che voleva. La sua fama lo precedeva, ormai aveva impresso il pregiudizio di essere un mangiamorte, uno stronzo senza cuore che si divertiva a ferire tutti e a infrangere le regole. E non potendo fare nulla per eliminare l'opinione che le persone avevano di lui, le accontentava e mostrava loro ciò che volevano vedere. Non importava se lui voleva diventare una persona migliore, aveva lasciato la propria famiglia per questo, per rifarsi una vita nuova e lasciare il passato alle spalle. Ma no, non importava. Tutti lo odiavano, lo temevano e nulla avrebbe potuto cambiare le cose. Ormai aveva accettato la situazione, era solo colpa sua e se n'era fatto una ragione.

Distratto dai suoi pensieri non si era reso conto di non essere più al centro dell'attenzione e che anche tutti gli altri si erano uniti alle danze, professori compresi. Notò che Piton stava ballando con la McGranitt e disgustato rivolse lo sguardo altrove. E fu proprio in quel momento che si accorse che dall'altra parte della sala c'era lo stesso vestito rosa che aveva visto poco prima. La Granger, appena uscita dall'infermeria dopo settimane in stato di incoscienza era lì a divertirsi, più bella e raggiante che mai. Ma solo in quel momento si rese conto che stava ballando abbracciata a un ragazzo. E non un ragazzo qualsiasi, ma Ron Weasley, suo migliore amico da una vita, contro la quale lui non avrebbe mai potuto competere.
Come avrebbe potuto vincere quella scommessa con Weasley in mezzo? Perché era solo quello di cui si trattava, di una scommessa che voleva vincere a tutti i costi. Sentì un forte dolore nel petto ma non volle farci caso. Era lì con Pansy, era alla festa per divertirsi e non pensare a quel casino immenso che era diventata la sua vita in quel momento.

Erano passate due ore ormai e la pista da ballo si era liberata, erano rimaste poche coppie, gli altri se n'erano andati e quei pochi che erano rimasti avevano deciso di sedersi ai tavoli a rilassarsi Granger e Weasley erano ancora lì, seduti a un tavolo proprio davanti a lui, erano fin troppo vicini per i suoi gusti e stavano ridendo.
E fu in quel momento che, seguendo un impulso improvviso lo fece: si staccò da Pansy e la baciò davanti a tutti.
Nessuno fece caso a loro, tutti ormai sapevano dei loro continui tira e molla. Nessuno, tranne lei. Hermione li stava fissando, ma non come avrebbe voluto lui. Non c'era nessuna emozione nel suo sguardo, rabbia, gelosia né tristezza. Niente, era vuoto. I loro occhi si incontrarono per qualche secondo ma lei tornò subito a parlare con il suo accompagnatore.
E in quel momento Draco decise di prendere Pansy per mano e portarla, per quella notte, nel suo dormitorio.

Passarono i giorni e lui e Pansy avevano ricominciato ad uscire. Si incontravano la mattina nella sala comune, andavano a fare colazione insieme, si avviavano alle lezioni insieme e la sera spesso si incontravano nel suo dormitorio. La voce del loro ritorno di fiamma si era sparsa per tutta la scuola nel giro di poche ore.
Non aveva più incontrato la Granger dal giorno del ballo, nemmeno per le ripetizioni. Se erano a lezioni insieme si ignoravano, se si incrociavano nei corridoi uno dei due cambiava strada. E quando la incrociava era sempre insieme a Weasley, da quanto aveva sentito in giro ormai erano diventati una coppia fissa.
Era meglio così, pensò Draco.

I giorni continuavano a passare e ormai era trascorso un mese da quando si erano visti l'ultima volta e un mese e mezzo da quando avevano parlato. La Granger non gli aveva più rivolto la parola, non sapeva il motivo ma di certo non sarebbe stato lui a fare il primo passo. Soprattutto ora che le cose stavano tornando alla normalità, quei pensieri che aveva iniziato a fare sulla grifondoro erano completamente spariti, per la prima volta stava davvero bene con Pansy e pensava che le cose tra di loro sarebbero potute durare questa volta. Erano la coppia di punta della scuola, tutti li ammiravano e li temevano allo stesso tempo e a lui questo piaceva.
Aveva però ricominciato ad andare male in trasfigurazione, infatti se l'allontanamento della Granger era stato completamente positivo per lui, le sue ripetizioni erano state utili e ora era tornato al punto di partenza.
Ma non gli importava, era meglio così.


Non odiatemi per le coppie che ho creato al momento, che divertimento ci sarebbe se fosse tutto facile fin da subito?
Alla prossima!

La scommessa - dramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora