La scommessa - dramione

Capitolo 14

"Malfoy. Dobbiamo parlare."
"Weasley." - Draco era sorpreso di trovarlo lì, che cosa voleva da lui lenticchia?" - "Che ci fai qui? Non abbiamo proprio nulla di cui parlare io e te."
"Sei sicuro? E se ti dicessi che voglio parlarti di Hermione?"
Il cuore di Draco mancò un battito nel sentire il nome della ragazza. - "...Entra. Andiamo nel mio dormitorio."

Quando si richiusero la porta del dormitorio alle spalle, assicurandosi che nessuno si fosse accorto della presenza del Grifondoro nei sotterranei, Draco si mise a sedere sul letto.
"Beh? Che devi dirmi?"
"Che sei un emerito coglione!"
"Scusa? Se sei venuto qua solo per insultarci puoi benissimo andartene."
"Ma non ti rendi conto che la stai facendo soffrire? Non se lo merita!"
"E chi sei tu? Il principe azzurro che è venuto a salvarla? Sbaglio o ti ha lasciato perché non prova nulla per te? La tua virilità è rimasta illesa e quindi ora sei qui a prendertela con me perché pensi che questo possa farti stare meglio?"
"No cretino, sono qua perché nonostante io sia innamorato di lei, sono prima di tutto un suo amico. E la vedo sai? Vedo che va a dormire ogni notte piangendo, che ogni volta che siamo in sala comune lei cerca tra il tavolo dei Serpeverde per vedere se ci sei, che le si spezza il cuore ogni volta che ti vede insieme a Pansy. Da quando siamo tornati da Hogsmeade ieri non è stata più la stessa, non so cosa sia successo tra di voi ma so che è colpa tua. Ho sempre saputo che provava qualcosa per te anche mentre stavamo insieme, anzi, anche prima, sapevo che aveva deciso di darmi una possibilità solo perché a quel ballo aveva visto te e Pansy baciarvi. Quindi smettila di fare il codardo e accetta una volta per tutte i sentimenti che provi nei suoi confronti. Fai del male a te stesso ma fai altrettanto male a lei. È la mia migliore amica e io non voglio questo per lei."

Draco si innervosì sentendo quelle parole, lo sapeva di essere un codardo e di star facendo del male ad entrambi, ma sentirlo da altri era completamente diverso.
"Ma che ne sai tu scusa di quello che è successo? Non è colpa mia se si è presa una cotta per il cattivo ragazzo che non la ricambia. Lo sapeva quando si è dichiarata che probabilmente sarebbe uscita con il cuore spezzato, eppure l'ha fatto e deve accettarne le conseguenze. L'unica colpevole è lei, io non c'entro nulla."

"Vuoi dirmi davvero che non provi nulla per lei?"

"Io- no, assolutamente. Mi è solo servita per vincere la scommessa con Blaise"

"Non ti credo. La guardi nello stesso modo in cui io guardo lei e in cui lei guarda te. Ho visto come ti sei sentito in colpa dopo averla vista scappare fuori da i tre manici di scopa piangendo per ciò che le avevi detto. Provi qualcosa di molto forte per lei e ti spaventa, lo so, ma prima accetterai la cosa, meglio sarà per tutti. È meravigliosa Malfoy, merita di essere felice e io purtroppo non sono stato in grado di darle ciò di cui aveva bisogno, ma forse tu puoi. Non so esattamente cosa lei ci vede in te ma è una ragazza intelligente e probabilmente ha i suoi buoni motivi, mi fido di lei. Saresti davvero fortunato ad averla accanto. Pensaci"
E detto questo uscì dal dormitorio. Solo quando la porta fu chiusa Draco si accosciò sul letto e si lasciò scappare un sussurrato "Lo so.."

Perché doveva essere tutto così difficile? Perché non riusciva a trovare il coraggio di confessare anche lui i suoi sentimenti ed essere finalmente felice? Ha passato tutta la sua vita infelice, facendo solo ciò che la sua famiglia voleva, e ora che ha la possibilità di essere chi vuole non riesce a coglierla.
Rimase fermo per minuti a fissare il vuoto pensando alle parole che il grifondoro gli aveva detto, fin quando finalmente, sfinito, non riuscì ad addormentarsi.

Nello stesso momento, nel dormitorio delle ragazze di Grifondoro, Hermione si stava sfogando con la sua amica Ginny.

"Quindi ricapitolando: tu provi qualcosa per Malfoy"
"Si"
"E ti sei dichiarata ma lui ha detto che non prova nulla per te nonostante ti sia stato accanto tutti i giorni mentre eri in ospedale e si sia messo con la quella stronza" - sottolineò quest'ultima parole - "solo perché ti ha visto insieme a mio fratello."
"Esatto."
"E tu gli hai proposto di dimenticarsi ciò che gli hai detto e di essere amici"
"Beh, si. Che pensi?"
Ginny si alzò dal letto e allargò le braccia in segno di ovvietà "Che non so chi sia più cretino tra i due."