La scommessa - dramione

Capitolo 16

Quando Hermione si svegliò quella mattina la prima cosa che notò furono i letti vuoti delle sue compagne di stanza. Scese di corsa dal letto e dopo essersi fatta una doccia veloce si mise la divisa, prese i libri per la lezione di erbologia e uscì dal dormitorio avviandosi verso la sala comune per fare colazione. Quando arrivò trovò la sala completamente vuota, fatta eccezione per qualche studente, e solo in quel momento si rese conto di essere in ritardo per le lezioni. La sera prima aveva fatto fatica ad addormentarsi poiché continuava a ripensare alle parole di Blaise e alla storia che gli aveva raccontato su Draco. Solo ripensandoci le si strinse il cuore, non riusciva a smettere di pensare a quanto quel ragazzo avesse sofferto per la sua famiglia mentre tutti lo additavano come il cattivo della situazione, come un ragazzo senza cuore, quando in realtà era solo un ragazzo ferito che non aveva più il controllo della sua vita.
Si avviò verso la serra preparandosi alla ramanzina che la professoressa Sprout le avrebbe rivolto circa il suo ritardo. Corse il più velocemente possibile, rischiando più volte di andare addosso a qualche studente più piccolo che in quel momento non aveva lezione.
Quando finalmente arrivò ed entrò nella serra tutti, sia Grifondoro che Serpeverde, si girarono verso di lei.

"Signorina Granger, la ringrazio per averci degnati della sua presenza. Posso sapere il motivo del suo ritardo?". La professoressa Sprout la stava guardando con un'aria di rimprovero ed era in attesa di una risposta in grado di soddisfarla.

"Mi dispiace professoressa, non ho scuse. Non ho solo dormito bene questa notte e non mi sono svegliata." Si sentiva terribilmente in colpa, in sette anni a Hogwarts non era mai arrivata in ritardo, nemmeno quando quattro anni prima aveva deciso di frequentare più corsi temporaneamente grazie all'utilizzo del giratempo, e sapeva che la professoressa sarebbe rimasta molto delusa da lei.

"Sono molto delusa da lei signorina Granger, mi aspettavo una motivazione valida. Ma visto che è sempre stata una studentessa modello e che questa è la prima volta che fa qualcosa di sbagliato, toglierò alla sua casata solo 10 punti, sperando che ciò non si ripeta. Ora prenda posto."
I suoi compagni la stavano ancora guardando con un'espressione stupita poiché tutti a Hogwarts sapevano che Hermione non aveva mai saltato nemmeno una lezione e che quel comportamento non era assolutamente da lei. Diede uno sguardo veloce alla stanza cercando i suoi amici Harry e Ron e dopo averli trovati seduti in seconda fila nella zona riservata ai Grifondoro (anche frequentando le stesse lezioni loro e i Serpeverde si tenevano sempre a debita distanza), abbassando lo sguardo, si diresse verso la loro direzione e prese posto, ignorando gli sguardi confusi dei suoi migliori amici.

"Come stavo dicendo prima dell'interruzione della signorina Granger, oggi studieremo l'Aconito.
Chi sa dirmi a cosa serve questa pianta?"

Hermione alzò subito la mano, si sentiva terribilmente in colpa per aver fatto perdere dei punti alla sua casata e non vedeva l'ora di riguadagnarli. "Si signorina Granger?"

"L'Aconito è una pianta tossica dalla quale si estrae un potente veleno e viene usata contro i lupi mannari." Aveva studiato quel capitolo anni prima, quando aveva scoperto che il suo professore dell'epoca, Remus Lupin, era un lupo mannaro, e aveva fatto ricerche per informarsi.

"Corretto. Dieci punti a Grifondoro. Come ha detto la vostra compagna l'aconito viene usato contro i lupi mannari. La sua tossicità viene usata fin dall'antichità per avvelenare le punte delle armi e per preparare bocconi per uccidere lupi e volpi. In passato veniva chiamato anche Cappuccio di monaco o Elmo di Giove o Elmo Blu a causa della forma dei fiori di un colore blu scuro intenso. I fiori profumano molto e sono in grado per questo motivo di attirare gli insetti. La pianta non va raccolta in quanto velenosa, basta tenerne un mazzo in mano per dare inizio all'irritazione. Se viene ingerita invece i sintomi passano dall'angoscia al formicolio, arrivando fino alla morte per asfissia. Per questo motivo va maneggiata con molta attenzione, anche se non siete lupi mannari."