Capitolo 12.

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Buon pomeriggio,
chiedo scusa per il leggero ritardo ma qualche giorno fa ho fatto la maturità e sono stata impegnata per settimane in uno studio matto e disperatissimo.
Vi lascio subito al capitolo, spero che vi piaccia!

Quel fine settimana la McGranitt aveva organizzato una visita a Hogsmeade per tutti quelli del settimo anno. Draco non ci sarebbe voluto andare ma era stato trascinato con la forza da Pansy che era eccitata all'idea di tornarci dopo non so quanto tempo. Avrebbe preferito andarci con il suo amico Blaise, era da troppo tempo che non passavano del tempo insieme, ma lui aveva già organizzato con la Weasley, ormai quei due erano diventati inseparabili.
Decisero di iniziare da mielandia, il negozio preferito di Pansy, dove fecero scorta di qualsiasi cosa: caramelle tuttigusti +1, api frizzole, fildimenta, interdentali, piperille e pallini acidi. Draco si offrì di pagare anche quelle per Pansy.
Avevano deciso di incamminarsi verso Zonko quando passando davanti a i Tre Manici di Scopa Draco notò che Hermione era seduta a un tavolo con i suoi due amici e decise di entrare.
Non sa nemmeno lui per quale motivo ma le sue gambe si ritrovarono a muoversi verso la sua direzione.

"Guarda un po' chi abbiamo qua! Weasley, ti sei trovato la ragazza?"
"Hai indovinato Malfoy, almeno io ho gusto in fatto di ragazze, non si può dire lo stesso di te."
"Taci Weasley, almeno io non sto con una mezzosangue"

Si stavano urlando dietro da un minuto e non si erano resi conto del fatto che Hermione si era alzata fin quando non aveva deciso di posizionarsi tra i due. "Perché non vai dalla tua ragazza e non ci lasci in pace?"
"E perdermi la possibilità di divertirmi prendendo in giro voi? Ho fatto finta per troppo tempo di trovarti simpatica, è ora di finirla."

Non si era reso conto che gli occhi di Hermione si erano riempiti di lacrime fin quando non decise di avvicinarsi a lui per urlargli un "Mi spieghi che problemi hai?" e poi scappare via.
Rimane fermo in mezzo alla stanza rendendosi contro solo in quel momento di ciò che aveva combinato. Rimase così fin quando non sentì qualcuno scuotergli il braccio e Pansy dire "Draco. Hey Draco. Andiamocene via."
Ma Draco non la ascoltò e fece l'unica cosa giusta da fare: corse fuori da i tre manici di scopa e seguì Hermione.

La trovò seduta su una panchina vicino alla stamberga strillante e senza far rumore si avvicinò a lei.

"Granger."
"Malfoy. Cosa ci fai qua? Sei venuto a infierire ulteriormente? Non ti è bastato quello che hai già fatto?"
A quelle parole Draco dimenticò il motivo per cui l'aveva seguita e iniziò a innervosirsi "Mi spieghi perché ti infastidisce tanto? È sempre stato così, io e te ci odiamo fin da quando ne ho memoria".

Hermione sussurrò la risposta talmente tanto che Draco si chiede se non se lo fosse immaginato: "Perché pensavo che stessimo finalmente diventando amici, ma a quanto pare mi sbagliavo."
E fu quella risposta che innervosì Draco a tal punto che non ci vide più e iniziò a riversare addosso alla ragazza tutto ciò che si era tenuto dentro per mesi, da quella serata del ballo. "Ed è così che tratti i tuoi amici tu? Sparendo nel nulla e non facendoti più sentire? Bell'amica che sei, complimenti!."
"IO? Io bell'amica? E ti chiedi anche perché sono sparita? Ero appena uscita dall'infermeria e volevo vedere TE, non Harry, non Ron, non Ginny, TE, e tu non appena mi hai vista sei scappato come un codardo! Per cosa poi? Per andare due secondi dopo da Pansy e andare al ballo con lei?"
"Non mi sembra che tu sia rimasta lì a piangere visto che "due secondi dopo", come hai detto tu, anche io ho visto te al ballo avvinghiata a Weasley. Non ti azzardare a far passare me per il cattivo quando dopo il nostro incontro sei scappata subito tra le braccia di un altro. E lasciatelo dire, hai proprio cattivo gusto. Con tutti quelli che ci sono proprio Weasley?"
Si erano urlati addosso tutti i sentimenti repressi nell'ultimo mese. Solo in quel momento Hermione si alzò e si avvicinò a lui, la sua espressione si era addolcita e con una mano iniziò ad accarezzargli una guancia.

"Draco... Ron mi ha trovata che piangevo nella sala comune dopo il nostro incontro, non ho voluto dirgli perché stavo così e mi ha invitata ad andare con lui al ballo per farmi stare meglio. Ho accettato solo perché speravo di vederti e poterti parlare. Ti ho sentito sai? Ero addormentata ma sentivo che quando ero in infermeria tu venivi sempre a trovarmi, che stavi sempre vicino a me. Ho addirittura sentito quando hai detto che ci tieni a me perché io vedo in te ciò che gli altri non vedono. Ed era davvero così. Ma poi sono andata al ballo e ti ho visto mentre ballavi insieme a Pansy, sembravate così vicini e tutti vi stavano guardando. Ho cercato di ignorarvi ma poi ho visto che vi siete baciati. Non so cosa mi sia successo in quel momento ma ho sentito un forte dolore al petto ed è in quel momento che ho deciso che starti alla larga era la cosa migliore da fare. Ron è innamorato di me da anni, l'ho sempre saputo, e vederti con lei mi ha dato la spinta per andare da lui e beh, come sai ci siamo messi insieme. Quello che non sai però è che qualche giorno fa ho deciso di lasciarlo perché non è lui quello per cui provo qualcosa."
Draco era senza parole, non riusciva a realizzare quello che stava succedendo in quel momento. "No aspetta. Stai dicendo che-"
Ma Hermione non lo lasciò finire di parlare. "Si Draco, sento qualcosa per te. Non so se è semplicemente affetto dovuto al fatto che prima ci odiavamo e invece ora sono riuscita a vederti per quello che sei o se provo qualcosa -beh, in quel senso-" Hermione abbassò lo sguardo perché stava arrossendo "ma so che quando sono con te sento qualcosa di completamente diverso rispetto a quando sono con Harry o Ron, e questa cosa mi spaventa terribilmente."

TADAAA! Il momento che probabilmente stavate aspettando tutti.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a settimana prossima per il continuo!

La scommessa - dramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora