4.2. Paure e confusioni

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Parte 4.2.

Intanto il dolcissimo Harry se ne tornò a casa e una volta che si chiuse la porta alle spalle, si buttò nel proprio letto a baldacchino dai colori rosso e oro e si addormentò di botto.

In quel momento il protagonista aveva davvero bisogno di riposare e di restarsene da solo per un po', prima di affrontare la sua più grande paura: ossia perdere Draco da un momento all'altro.

"Harry?"

Improvvisamente qualcuno bussò con grande insistenza alla porta svegliandolo di soprassalto in quanto senza volerlo, Potter aveva il sonno leggero.

"Harry ci sei?"

A quelle parole, il moro quindi si alzò immediatamente dal letto e poi in poco tempo si ritrovò davanti alla porta di casa senza però né aprire, né guardare dallo spioncino in quanto molto stanco.

"Chi è?"

"Harry sono io, Vik!"

A quel punto il moro dunque le aprì in maniera non molto veloce e in un attimo incontrò lo sguardo marrone ed altrettanto preoccupato della sua migliore amica.

"Ciao. Che cosa ci fai qui?"

A quella domanda Krum entrò immediatamente in casa senza troppe cerimonie e in un attimo lo guardò.

"Harry perché non mi rispondi al telefono? Per caso c'è qualcosa che non va? Non stai bene?"

"Oh, no, è tutto ok, veramente."

"Ascoltami bene Harry: ti conosco da una vita intera e se davvero pensi di prendermi in giro, sei proprio un illuso! Piuttosto dimmi che non me ne vuoi parlare, è meno fastidioso."

A quel punto Harry lo guardò attentamente.

"Hai ragione amico, scusami." Rispose per poi mettersi a sedere sul divano e massaggiassi meticolosamente gli occhi verde smeraldo completamente assonnati.

"È solo che..."

"Che?" Lo incalzò lui ansioso di sapere.

Dopo quelle parole Harry tirò fuori immediatamente tutte le sue più profonde e tormentate angosce che tra l'altro riguardavano Draco in primis e in un attimo proprio come il biondo si sfogò scoppiando in lacrime: Philippe lo preoccupava alquanto e sapeva che era un uomo di cui non ci si poteva fidare, mai!

Alla fine Viktor, esattamente come Theo con Draco qualche ora prima, strinse a se Harry tra le proprie braccia e lo tranquillizzò.

"Ti prego, non tremare così."

"Ho paura Vik e non è affatto un comportamento da me. Io sono un Capo Auror e l'ansia, le paure, sono dei sentimenti che non dovrei mai provare! Quell'uomo però sa mettermi addosso un sacco di emozioni molto contrastanti tra di loro."

"Smettila immediatamente di dire queste stupidaggini Harry! Sei un essere umano e come tale, anche tu hai tutto il diritto di sentirti così, intesi?"

"Sì, ma io non voglio!"

"Beh, questo è un altro paio di maniche, però la sostanza del discorso non cambia, ok?"

In quel momento Potter inaspettatamente ritrovò il sorriso che per tanto tempo gli era mancato e Viktor a quella vista sorrise orgoglioso e felice: era così che voleva vedere il suo amico Harry pronto a tutto pur di ottenere ciò che desiderava davvero anche lottando con le unghie e con i denti: ossia Draco.

"Ok, adesso torniamo a lavoro? Le indagini ci aspettano."

"Grazie di tutto Vik. Certo, andiamo!"

Detto questo, i due amici si smaterializzarono immediatamente al Ministero della Magia e in un attimo si ritrovarono in ufficio difronte ai coniugi Theo e Blaise che nel frattempo si stavano baciando con molta passione.

~*~

<<"Le indagini degli Auror del Ministero della Magia sulla morte del Medimago Mike Rowell continuano senza sosta. 

Il Capo della squadra, Harry James Potter non si da per vinto sostenendo che si tratta di una faccenda da risolvere il prima possibile.

Ma che cosa accadrà?>>

"Capo!"

All'improvviso Blaise, nel vedere il proprio "superiore" difronte a lui assieme all'amico Viktor, arrossì in maniera molto intensa, stessa sorte di Theo che in un attimo si allontanò dal marito per poi cercare di tapparsi le guance in fiamme.

"Scusateci." Continuò Theo cercando di osservare qualsiasi cosa tranne gli occhi verde smeraldo di Potter.

"Oh, non preoccuparti Nott, davvero." Sorrise con tenerezza Harry per poi entrare meglio dentro la stanza, seguito poi da Krum e chiudere la porta.

"Scusateci voi. Viktor ed io non volevamo affatto interrompere il vostro bacio appassionato."

A quel punto Blaise gli sorrise nuovamente, ma con le guance in fiamme dicendo: "Beh, ci sono novità capo?"

"No, o almeno, non ancora." sospirò cupamente l'uomo per poi ritornare a pensare a Draco. "Ma ora mettiamoci al lavoro." Rispose per poi sedersi davanti alla sua scrivania e prendere in mano dei fogli.

"Dunque, la vittima accertata si chiamava Mike Rowell, era un noto e stimato MediMago del San Mungo e conosceva indirettamente Philippe Holland, mh." Disse per poi osservare per un lungo istante il vuoto, tanto che sia Viktor, che Blaise e Theo se ne accorsero immediatamente.

"Harry tutto bene?"

"Sì, sì Viktor!" Rispose l'uomo per poi guardarla con molta determinazione. "Sto bene. Ricominciamo."

"Bisogna far venire qui Philippe." Disse ad un certo punto Theo facendo trasalire Harry per un lungo istante. "Sì, capo, mi sembra la cosa più giusta da fare!" Continuò avendo notato la sua reazione.

"Sì, Theo ha ragione!" Lo spalleggiò a quel punto Blaise annuendo con convinzione. "Io proporrei di convocarlo e farlo venire qui, che ne pensa Capo?"

~*~

"Sì, penso che sia una buona idea Nott." Rispose Harry per poi alzarsi in piedi e iniziare a camminare su e giù per la stanza, non riuscendo a restarsene fermo: l'idea che quell'uomo potesse essere stato in passato l'ex di Draco oltre a farlo ingelosire alquanto, lo faceva anche impazzire! "Dunque ci pensate voi a chiamarlo?"

Quel genere di uomini esattamente come lui, a parere di Harry erano delle persone cattive e andavano allontanati il prima possibile, non c'era altra cosa da fare, sì.

Tutti quei pensieri che si accavallavano tra di loro però, erano come delle pure lamine, delle stilettate al cuore e il moro più ci ragionava e più non sembrava trovare una soluzione plausibile, quindi era il caso di andare a prendere una boccata d'aria, sì!

"D'accordo Harry, ma stai calmo!" Gli intimò ad un certo punto Viktor totalmente spazientito. "Mi fai agitare così! Perché non ti risiedi e provi a rilassarti?"

"Perché mi riesce molto difficile in questo momento!"

Detto ciò, in men che si dica, il moro uscì dalla stanza sotto lo sguardo atterrito del giovane, compresi Theo e Blaise.

In quell'istante però tutte le sue angosce finirono immediatamente nell'attimo in cui Potter incontrò lo sguardo grigio metallizzato del biondo.

"Draco."

"Harry."

"Avrei bisogno di parlarti, ora!"

"Va bene Harry. Andiamo a casa mia?"

"Sì."

Nel mentre i due protagonisti stavano andando a casa di Draco, Philippe Holland venne convocato al Ministero della Magia per chiedergli informazioni circa il suo attuale alibi durante l'ora in cui era avvenuto il delitto.

L'uomo però, non sembrava affatto disponile ad un confronto con gli Auror del Ministero.

E dunque come andrà a finire?

Drarry ~ L'Auror Potter - Due partiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora