4.3. Philippe Holland

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Parte 4.3.

<<Philippe Holland convocato d'urgenza al Ministero della Magia.

Ma che cosa accadrà per l'uomo?

E che cosa vorranno gli Auror da lui?>>

Una volta che il diretto interessato venne fatto sedere davanti a Blaise, Viktor e Theo, quest'ultimo lo guardò con attenzione.

"Allora signori? Come mai sono qui?"

"Signor Holland dov'era la notte del delitto?!"

A quella domanda così diretta ed altrettanto esplicita, Philippe sorrise maliziosamente, come se stesse cercando di fare il furbo.

"Sono stato tutta la sera al mio bar preferito e ci sono almeno cinque persone che possono testimoniarlo!"

"D'accordo signor Holland." iniziò Krum con un'aria piuttosto stizzita. "Lei ci sta dicendo che ha un alibi? Stia tranquillo che appena possibile verificheremo tutto." Rispose per poi mettersi a sedere al posto dell'amico Harry. "Adesso però risponda a questo: come mai qualche giorno fa è venuto qui per parlare con il nostro Vice Capo? In quale rapporto siete?"

Philippe sorrise in maniera molto maligna.

"Perché? Non credo che debba darvi delle spiegazioni al riguardo e poi beh, se non ve ne ha parlato lui, non vedo perché debba farlo io."

"D'accordo signor Holland, dato che in questo istante non vuole risponderci e quindi si mostra reticente, la dichiaro in stato di fermo."

Detto ciò, Viktor si alzò in piedi scatenando in un secondo le ire dell'uomo che in un attimo venne messo sotto sorveglianza per circa ventiquattro ore.

Ma come andrà a finire per lui?

~*~

Nel frattempo, i due bellissimi protagonisti, ossia Draco ed Harry dopo non molto tempo arrivarono finalmente a destinazione, ossia nella casa del biondo platino che in quel momento percepiva quanto Potter fosse agitato ed altrettanto ansioso.

Harry appunto, non ce la faceva più e doveva tirare fuori immediatamente tutti i suoi pensieri, altrimenti sarebbe impazzito, sì!

"Dray."

"Posso offrirti qualcosa da bere?"

"No, grazie sto bene così." Rispose per poi sedersi sul divano di casa e appoggiare la testa all'indietro facendo un sospiro carico di angoscia e piuttosto stanco. "Dray, ascoltami."

"Vuoi sapere chi è Holland, vero?"

"Sì! Sì, giorni fa non mi hai risposto, non mi hai detto nulla ed io..." disse per poi mordersi leggermente un labbro. "Mi sono fatto mille paranoie. Chi è quello? E che cosa vuole da te?!"

"Te l'ho già detto, non è nessuno. È solo una vecchia conoscenza, una persona che fa parte del mio passato e come tale, ci rimarrà." Vedendo lo sguardo serio del moro, Draco continuò dicendo: "Senti Harry, puoi provare a fidarti di me?" Domandò per poi avvicinarsi a lui ed afferrargli dolcemente le mani stringendole.

"Certo Dray, è solo che insomma, non mi piace quello. Mi ha messo addosso ansia, paura, inquietudine, dei sentimenti che non sono da me, o da te. Perché tutto questo? Non capisco."

"Non pensiamoci più, d'accordo Harry? Lasciamoci tutto quanto alle spalle, intesi? Sono sicurissimo che nei prossimi giorni andrà meglio e Philippe Holland sparirà completamente dalla circolazione e non ne sentiremo parlare più, mh?"

"Spero tanto che sia come dici tu. Prima o poi però una spiegazione più esaustiva me la devi, sono stato molto chiaro?!"

Draco a quel punto sospirò sommessamente per poi versarsi un attimo più tardi un intenso sorso di scotch nel bicchiere di cristallo e bere tutto il contenuto in un sol sorso: il biondo infatti, non voleva affatto parlare di Philippe e anche se Potter lo desiderava da morire, soprattutto per capire chi fosse realmente quell'uomo, Draco non voleva farlo perché era come ammettere che il suo passato era tornato.

Ma in che senso?

Nel mentre il biondo ripensava a tutto ciò sulla Gazzetta del Profeta apparve un nuovo articolo:

<<"Viktor Krum ha disposto la stretta sorveglianza per Philippe Holland che inaspettatamente è stato messo in carcere.

Il suo Avvomago sta cercando in tutti i modi di tirarlo fuori dai guai affermando che l'Auror Hermione Granger stesse abusando del suo potere trattenendolo ingiustamente.

Ma sarà vero tutto ciò?">>

"Prego, accomodatevi."

In quel momento Krum fece accomodare Philippe e il suo Avvomago Tory Roder davanti a lui che in quel momento non era affatto da solo, dato che Blaise e Theo erano proprio lì.

"Allora signori." iniziò immediatamente l'uomo con uno sguardo particolarmente tagliente. "Il signor..."

"Philippe Holland è innocente!" Continuò l'avvomago con uno sguardo di fuoco ed una rabbia quasi fuori ogni tipo di controllo. "E voi Auror non avete nessuna prova per poterlo trattenere, inoltre non potete costringerlo a stare qui ancora! Sono stato abbastanza chiaro?"

"Signor Roder, per prima cosa si calmi immediatamente, perché se continua a comportarsi così sarò seriamente costretta a prendere dei seri provvedimenti nei suoi confronti, intesi? Secondo, se abbiamo trattenuto qui il suo cliente è per ovvie ragioni. In primis il signor Holland non ha risposto correttamente alle mie più che lecite domande, continuando a fare lo strafottente e se mi permette, questo non lo accetto!"

Nel suo sguardo marrone scuro c'era una certa ed intensa determinazione, un qualcosa che gli altri due Auror non avevano mai visto in vita loro, compreso Ron Weasley, compagno di vita dell'uomo ora in congedo parentale per un lungo periodo, a causa della morte prematura della sorella Ginevra Molly detta semplicemente Ginny.

"Infine."

"Che cosa vuole sentirsi dire dottor Krum? Che Draco ed io ci conosciamo da un bel pò di anni? E che quindi ho fatto parte del suo passato?"

"Intanto lei risponda alla mia domanda." Disse l'uomo con puro sarcasmo. "Che a tutto il resto ci pensiamo noi!"

A tutte quelle risposte, Philippe lo guardò in cagnesco e poi alla fine si accomodò meglio sulla sedia dicendo: "Sì è così: Draco ha fatto parte della mia vita! Contento adesso?"

"No!" Rispose a quel punto Krum con tantissima rabbia in corpo. "Proprio per niente signor Holland!"

L'uomo sospirò. "Che cosa vuole da me? Si può sapere?"

"Stia lontano da Harry Potter, ma sopratutto da Draco Malfoy. Sono stata abbastanza chiara?!"

A quelle parole, Philippe scoppiò a ridere: il suo sguardo era estremamente maligno facendo perdere maggiormente la pazienza a Viktor che in quel momento lo stava guardando malissimo.

Ma come andrà a finire questa storia?

~*~

Nel frattempo, dopo la conversazione avuta con Draco, L'Auror Potter se ne ritornò a casa propria.

In quel momento l'uomo dagli occhi verde smeraldo aveva un esterno bisogno di restarsene un po' da solo a riflettere sulle parole del biondo.

Draco appunto, non voleva dirgli chi era Philippe e che cos'era stato per lui, perché in effetti se si metteva a pensare a lui, il passato gli tornava alla mente, Harry però esigeva una risposta e prima o poi, l'avrebbe avuta.

Nel mentre era intento a pensare a tutto ciò, qualcuno bissò alla sua porta, ma di chi si poteva trattare?

Drarry ~ L'Auror Potter - Due partiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora