2. Una mattina autunnale

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Puntata 2.

<<"Sopra il corpo di Maggie Giordan sono state trovate una serie di ecchimosi molto profonde, segno del fatto che la donna prima di morire, ha lottato a lungo per difendersi dal suo assassino.

Ma che cosa sta succedendo da un po' di tempo a questa parte qui a Londra?" - Scriveva una nota giornalista Babbana di nome Patil Parvati- "Questo è già il terzo omicidio in meno di un mese!">>

Alcuni giorni dopo la fine del suo ultimo caso, Harry andò a correre al parco assieme al suo migliore amico che quella mattina era particolarmente stanco.

"E dai Ron!" Sbuffò Potter per poi voltarsi verso il rosso che era rimasto indietro.

"Ehi, Harry, te l'ho detto prima di partire che non sono per niente allenato! Merlino, tu corri forte come un treno in corsa, ma io."

A quelle parole Potter roteò gli occhi verdi. "E dunque che cosa fai? Continui con me, oppure ci vediamo direttamente questa sera a lavoro?"

"A dopo amico!"

"Ok, ciao!"

Detto ciò, il moro riprese immediatamente a correre come se niente fosse lungo il tratto di strada che lo avrebbe condotto verso una piccola fontana nella quale c'erano dei piccoli pesci che nuotavano felici e tranquilli.

In quel momento Harry si fermò lì davanti per poter fare dello stretching sia alle gambe che le braccia ed allenarsi il più possibile, quando all'improvviso, notò poco più in là un corpo disteso per terra e chiaramente ferito, dato che attorno a lui, c'era del sangue, tanto sangue e probabilmente privo di vita, anche se in cuor suo l'Auror sperava in un semplice e breve svenimento.
Potter quindi gli corse immediatamente incontro, tirando fuori il proprio cellulare babbano, ma super tecnologico chiamando l'ambulanza.

"Sì, presto c'è un corpo disteso all'altezza di Catella Street al parco, difronte al Bar Nouvenia con una ferita d'arma da fuoco! Presto!" Ringhiò con tutte le sue forze poco prima di riattaccare e sperare che tutto andasse per il meglio.

A quel punto Harry, seguendo l'istinto, si tolse in fretta la felpa di dosso e cercando di coprire il ferito dal vento freddo di quella cupa domenica, in un attimo percepì una presenza calda e dolce vicino a se stesso.

"Harry! Che cosa sta accadendo?"

"Dray non lo so, l'ho trovato così, disteso per terra, immobile e ferito. Ho chiamato aiuto e stanno per arrivare."

A quelle parole Draco si chinò immediatamente su di lui e aiutandolo a rialzarsi, lo abbracciò.

"Adesso calmati piccolo, sei così infreddolito, triste e spaventato, non devi. Andrà tutto bene!"

"Non lo so se andrà tutto bene, Dray." Rispose per poi voltarsi verso il ferito e guardarlo attentamente e con aria quasi sconvolta. "Chissà da quanto tempo lui è qui." sospirò. "Da solo, senza un aiuto."

"Ehi, Harry cerca di mantenere la calma e di stare tranquillo, d'accordo? Adesso stiamo facendo tutto il possibile per lui e sono sicuro che andrà tutto bene."

Nel mentre Draco stava stringendo a se il dolce Auror Potter, una squadra di Medimaghi del San Mungo arrivarono di corsa con una barella e tutto il materiale per assistere il ferito che in un attimo venne preso con cautela da dietro il cespuglio nel quale si trovava e portato in un angolo per smaterializzarlo in ospedale.

A quel punto Draco accarezzò una guancia di Harry e insieme si avviarono verso il Ministero della Magia dove i due protagonisti incontrarono gli altri Auror.

~*~

"Che cosa succede Capo?" Vedendo lo sguardo sconvolto di Harry, Nott gli si avvicinò. "Sembra che abbia appena visto un fantasma!"

"Non ora Theo." Rispose a quel punto Draco con un breve e piccolo sorriso. "Ti spieghiamo tutto più tardi."

Detto questo Draco ed Harry si avviarono in ufficio, più precisamente nella stanza di Potter che negli ultimi tempi era diventato particolarmente emotivo, una cosa che durante il lavoro non era mai accaduta.

"Ecco tieni."

"Che cos'è?"

"Un caffè amaro."

"No, grazie."

"Dai Harry che ti fa bene!"

"Come vuoi."

A quel punto Harry lo prese in mano e in un sol sorso se lo beve tutto, nel mentre Draco lo fissava con molta attenzione: il corvino era davvero un uomo bellissimo e il biondo mano a mano che i giorni passavano, non poteva fare a meno di pensarlo.

Ad un certo punto però, tutti i dolci pensieri di Draco vennero brutalmente interrotti dall'arrivo del loro nuovo Magimago, Arnold Laurence Smith, un uomo dai capelli bianchi e la barba incolta.

"Signor Potter, signor Malfoy!"

"Signor Smith!" Disse Harry alzandosi dalla sedia. "Che cosa sta succedendo? Perché lei è qui?"

"Capitano Potter lei è stata l'ultima persona che ha visto, o potuto vedere il corpo ritrovato che è stato identificato ed appartiene ad un uomo di nome: Sean Derrick."

"E come sta signore? Non mi dica che..."

"Mi dispiace Capitano, ma l'uomo non ce l'ha fatta. Le ferite riportate sia alla testa che sull'addome gli sono state fatali." Sospirò per poi togliersi gli occhiali da vista di dosso e massaggiarsi le tempie doloranti.

Dopo quelle parole, Harry si sedette immediatamente sulla sua sedia come un sacco di patate.

Anche se lui stesso in tutta quella storia non c'entrava assolutamente niente, il moretto si sentiva lo stesso vuoto, triste ed arrabbiato, molto arrabbiato e Draco accanto a lui altrettanto, ma i due Capi in tutta quella storia potevano contare l'uno sull'altro e dunque, non c'era niente di meglio!

Ma perché in giro c'erano delle persone disposte a compiere dei crimini tanto orribili?

"E adesso? Che cosa vuole Signore da me? Se lei è qui immagino che..."

"Sì, dobbiamo farle alcune domande Capitano."

"D'accordo, mi dica!"

~*~

Un mese più tardi, Harry dopo aver subito uno scrupoloso e dettagliato interrogatorio da parte di alcuni MagiMaghi, nel quale molti di loro credevano fermamente e sbagliandosi che lui potesse c'entrare qualcosa con la morte dell'uomo, il quarto caso in meno di un mese, tutti gli Auror dopo varie peripezie, riuscirono a scoprire di chi si trattava.

L'assassino appunto era un famoso Serial Killer, Nicholas Darth che compiva i suoi omicidi per affermare la sua identità e sceglieva con cura le vittime che incontrava durante le sue giornate anche solo per un caso, come poteva essere in un supermercato, o in una tintoria.

Appena lui li incontrava, iniziava a seguirli e poi una volta che studiava e imparava tutte le loro abitudini, li uccideva al momento più opportuno.

Quello fu un caso veramente difficile, ma alla fine Harry ne uscì vincente e trionfante, arrestando l'assassino e dimostrando la sua totale e validissima innocenza!

Drarry ~ L'Auror Potter - Due partiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora