Capitolo 3

169 16 3
                                    

"Ragazzo ti ho sentito sai"
"Oh no... ehm... non so di cosa parla" disse il ragazzo
"Senti Thomas... io ho quell'idea dell'amore perché... quando ero ancora al liceo ho incontrato una ragazza magnifica... eravamo così in sintonia, per me lei era perfetta, la amavo troppo... purtroppo l'ho persa... non mi sono dichiarato in tempo e lei si è fidanzata e poi sposata... ora ha dei figli..."
"Oh... mi spiace moltissimo signore"
"Ragazzo, non fare il mio stesso errore" disse guardando te "pensaci bene ok? Ma devi farlo"
"E se lei non ricambiasse?"
"Non devi avere paura, perché è proprio questo che mi ha distrutto, la paura... la vita è solo una Thomas, rischia e vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo ok? Devi provarci oppure potresti pentirtene per il resto della tua vita... impara dai miei errori"
"Io... grazie mille signor Theodore" disse sorridendo
"Figurati Thomas" disse e guardò Christal "che ti piace di lei?"
"Se le dico assolutamente tutto mi crederà? Mi sembra perfetta sa?"
Theodore sorride sentendo quelle parole.
"Ti credo si; è una ragazza... unica nel suo genere direi" disse ridendo
"Mh mh"
"Ah comunque dammi pure del tu, se no mi fai sentire vecchio ahaha"
"Va bene Theodore ahaha"
Arrivò Christal correndo e urlando
"Ragazziiii è arrivato Mark, andiamo su su"
Così i due si alzarono e seguirono Chris per poi andare in macchina e dirigersi nella villetta dei Sangster.
Dopo una mezz'oretta arrivarono a destinazione.
"Holy my... ma è enorme" disse Theodore
"Nahh" rispose Thomas
"Noooo, pfff, zio dovresti vedere le mie case in giro per il mondo, sono il triplo"
"Aspe che?" chiese Tom
"Non lo sapevi Sangster?"
"Ehm... no" rispose confuso
"Eh si, un sacco di ponti sai" disse scoppiando a ridere seguita dalle risate di tutti i suoi amici.
Mark scese e aprì la portiera a Chris
"My lady" disse ridendo
"Merci mon cherie" rispose ridendo e mimando un inchino
"Ma tutto a posto?" disse lo zio ridendo "guarda amico che sei troppo grande per la mia nipotina"
"Ma ahahah" disse Mark "non si preoccupi, siamo amici"
"Meglio meglio" disse Thomas sorridendo
"Andiamo dai" ribattè Mark e tutti lo seguirono.
Entrarono nella villa dove c'erano i genitori di Thomas che li stavano aspettando.
"Chi si rivede, signorina Christal" disse il padre
"Signor Sangster..." rispose la ragazza
"Christal cara, vieni qui" disse la madre abbracciandola; la fanciulla ricambiò sorpresa
"Ciao mamma, padre"
"Ciao figliolo" dissero in coro
"Salve" disse Theodore
"Buongiorno" risposero i due
"Venga le mostro le stanze e tutto, Christal dovrebbe sapere già" disse il signor Sangster accompagnando Theodore a fare un giro della casa.
La ragazza si guardò attorno.
"Tutto ok cara?" chiese la madre
"Ehm... Ava c'è?"
"No McFire... è partita settimana scorsa per un viaggio con dei suoi compagni di classe" rispose Thomas
"Ah capisco..."
"Ci spiace" disse la madre del ragazzo "comunque vuoi qualcosa da bere?"
"No no grazie mille"
"Educata come sempre Christal eh" disse il fanciullo
"Ehm... si... Thomas"
Il ragazzo sorrise e porgendole la mano disse
"Facciamo nomi completi? Ti va?"
La ragazza esitò per qualche secondo e poi strinse la mano
"Va bene THOMAS" disse sottolineando il nome, lui sorrise.
"Ottimo CHRISTAL" fece imitandola e lei scoppiò a ridere seguita dalla risata del suo amico e della madre.
"La mia stanza è sempre la stessa?"
"Si si"
"Perfetto, allora io vado a riposarmi, troppe emozioni per oggi"
"Va bene cara, vai pure; i tuoi li hai già chiamati?" chiese la madre di Thomas
"Oh caspio... no, non l'ho fatto"
"Dai li chiamo io per te, dammi il numero"
"Veramente, oh grazie mille" disse la ragazza scrivendo il numero del cellulare di casa su un foglietto "ecco qui, basta che dica che è la madre di Thomas, capiranno"
"Aspe i tuoi mi conoscono?" chiese il ragazzo curioso
La fanciulla ignorò la domanda e disse
"Bene se non vi spiace io vado, mi sento un po' giù di morale e stanca... se mi addormento, notte"
"Notte Christal" rispose il fanciullo
"Notte cara"
La ragazza si diresse in stanza, si stese sul letto e accese la TV. La guardò per qualche e ora e poi si addormentò.

Always and forever//Thomas SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora