1 capitolo

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11:30
La sveglia suona ininterrottamente, mi giro nel letto riavvolgendomi nelle coperte, l'odore di caffè invade ogni angolo della casa. Apro gli occhi svogliata, i contorni della stanza si fanno sempre più nitidi, l'azzurro delle pareti è spezzato in alcuni punti da dei deboli raggi di sole.
Prendo il telefono che giace accanto al cuscino ed istintivamente sorrido: se mi vedesse la nonna mi avrebbe già sgridato. Diceva sempre che prima o poi quell'aggeggio avrebbe finito per friggermi il cervello se avessi continuato a dormirci insieme.
Accendo lo schermo e la luce accecante mi intontisce.

1 nuovo messaggio
Andrew - Alle 3 sono da te, fatti trovare sveglia -

Sbuffo mettendomi le mani nei capelli, cosa avrei dovuto dirgli? È successo tutto troppo in fretta che nemmeno io so quello che penso o che provo.
Come uno zombie mi alzo e mi dirigo davanti allo specchio: storgo il naso guardando il riflesso davanti a me.
Una ragazza di 20 anni mi sta fissando, i capelli biondi colorati troppo spesso non le arrivano nemmeno a metà schiena. Una frangetta troppo lunga e scompigliata, forse dagli incubi della notte precedente, fa da tendina a due occhi verdi e spenti. Non è proprio alta, ma nemmeno troppo bassa...ecco diciamo la giusta altezza, quella perfetta se fossimo in un romanzo rosa o robe del genere.
Il pigiama di una taglia più grande nasconde l'insicurezza che prova per il proprio corpo. Odiava i vestiti troppo stretti, stava così bene nei suoi jeans strappati, forse un po' troppo, e nelle sue maglie extralarge. Erano uno scudo per nascondere quei difetti che non voleva che nessuno vedesse.
Mi schiaffeggio le guance e mi avvio in cucina, seduta al tavolo trovo la mamma intenta ad armeggiare con il suo nuovo telefono "ultramoderno" come lo definisce lei.
《Buongiorno》sbiascico buttandomi letteralmente sulla sedia, prendo un pezzo di pane ed inizio a spalmarci il philadelphia.
《Buongiorno Tesorino》sorride dolcemente mentre io sbuffo al suono di quel nomignolo.
《Come hai dormito?》 Domanda sorseggiando il suo caffè decaffeinato.
《Normale, come sempre》 bofonchio azzannando quella povera fetta di pane che non mi aveva fatto assolutamente niente di male.
《Oh, capisco...》 risponde sospirando, con la coda dell'occhio la vedo mordere il labbro fino a quando titubante rinizia a parlare, 《Sophia...se tu avessi bisogno di parlare con me o con la Dottoressa non vergognarti..》.
La guardo mentre continua a torturarsi le mani in attesa di una mia risposta; bevo l'ultimo sorso di succo e la guardo sorridendo cercando di essere il più rassicurante possibile.
《Mamma non ti preoccupare, sto bene, doveva andare così! E poi adesso ho più tempo per me stessa》
Mento. Mento sempre.
La osservo rilassarsi: le rughe intorno agli occhi iniziano ad essere sempre più marcate, i capelli perfettamente colorati di un rosso intenso nascondono i segni dell'età che avanza.
Quando ci penso mi spavento.
Mi spaventa perdere la persona più importante della mia vita.
《A cosa pensi?》domanda facendomi rinvenire, 《A nulla, alle tre passa Andrew per.. parlare》rispondo cercando di rimanere tranquilla.
Mette i piatti nel lavello e si gira verso di me 《 A proposito, hai sentito Christi-》
《Mamma NO! 》non fa in tempo a finire la frase che rispondo come scottata da quel nome.
Mi guarda stranita e si dirige verso camera sua 《Va bene scusa! Ma avete litigato di nuovo? Comunque mi preparo e vado da Joshua, ci vediamo domani e non UBRIACARTI!》urla marcando l'ultima parola.
《Non lo so mamma, non posso prometterlo!》grido di rimando chiudendomi la porta del bagno dietro le spalle.
Corro verso il lavandino e inizio a sciacquarmi la faccia in modo compulsivo, solamente a sentire il suo nome il cuore aveva iniziato a battere in maniera incontrollabile.
Non ci stavo capendo più un tubo, il cervello mi andava in palla se pensavo agli avvenimenti accaduti nell'ultimo mese.
Accendo la doccia ed inizio a spogliarmi meccanicamente, lo scrosciare dell'acqua mi fa entrare in una specie di trance.

"Io sono innamorata di te"

Sobbalzo a quel ricordo e mi butto sotto il getto bollente fino quasi ad ustionarmi.
《Devo essere impazzita》 sussurro prendendo lo shampoo iniziando a lavarmi i capelli come una pazza.
《Oh insomma Sophia! Perché dovevi proprio baciare il tuo migliore amico!》 Ringhio sbattendo i piedi per terra.

Si, avete capito bene cosa ho fatto.
Io, Sophia Grace James ho baciato il mio migliore amico Christian Williams.
Ma il problema più grande è che mi è piaciuto, e anche tanto.

Angolo autrice:
Salve ragazze!
Ho messo subito il primo capitolo per farvi capire più o meno come partiva la storia :)
Attendo con impazienza le vostre opinioni, i vostri consigli, le vostre critiche!
Voi come ve la immaginate Sophia?
A primo impatto che tipo vi sembra?
Tra poco entrerà in scena in famigerato Christian!
Un abbraccio!

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