In meno di venti minuti i nostri ordini arrivano, guardo il mio piatto con preoccupazione. Il panino mi sta puntando strabordando da quel misero piatto. Mi giro verso Sam e la vedo annuire compiaciuta.
<<Devi mangiare tutto, signorinella!>> afferma addentando un bocconcino di pollo. Sposto nuovamente lo sguardo su quel piatto maledetto e sospiro rassegnata. <<Sam ci provo ma è troppa roba>> affermo afferrando l'hamburger che non mi sta nemmeno in due mani.
Do un morso e scopro che il sapore non è poi così male, continuo a rimanere concentrata a mangiare quando una lieve risata mi fa alzare gli occhi.
Chris mi sta fissando e sta ridendo.
Rimango imbambolata, come può farmi questo effetto. Mi ero dimenticata di quanto fosse bello vederlo sorridere.
Oh insomma Sophia seriamente?
<<Che c'è da ridere?>> domando cercando di nascondere quel pizzico di felicità.
Beve un sorso di birra e posa il fazzoletto ormai privato del suo hot dog nel piatto.
<<Nulla, solo che sei tutta sporca di salsa>> sghignazza.
Sento le guance riscaldarsi fino a prendere fuoco. <<Ma smettila!>> rido cercando sul tavolino qualcosa con cui pulirmi.
<<Sta ferma>> lo vedo avvicinarsi e con il pollice pulisce le mie labbra dalla salsa. Fremo a quel contatto fino a quando non vedo portarsi il dito alla bocca e succhiarlo.
Per tutti gli Dei dell'Olimpo ho il cuore che sta martellando all'impazzata.
<<Buona la bbq, la prossima volta dovrei provarlo>> sentenzia senza distogliere lo sguardo dal mio.
Inizio a tossire nervosamente così forte da far girare Sam preoccupata.
<<Hey che hai tutto bene?>> mi chiede dandomi delle pacche sulle spalle.
<<Si, mi è andato di traverso un pezzettino di pane>> mento.
Ho caldo. Mi perché fa così caldo qua?
Quel contatto mi ha fatto andare in panne il cervello. Rialzo lo sguardo e lo vedo ridere sotto i baffi mentre continua a mangiarsi le sue patatine.
Stronzo. L'ha fatto di proposito.
Passiamo la cena a ridere e scherzare, gli altri mi raccontano alcuni aneddoti successi in questo mese ed io rido. Rido come non lo facevo più da un po'.
A volte vedo Chris guardarmi come se volesse scoprire i miei segreti ma non ci faccio caso.
<<Cavolo, certo che deve esserci una serata. Ma quanta figa c'è?>> vedo Luke alzarsi e guardarsi intorno continuando a dare delle pacche a Matt.
Guardo Sam e Andrew scambiarsi delle occhiate e curiosa mi giro verso la sala.
Dire che quella sera il Joy's Pub era strapieno era un eufemismo. Ero totalmente confusa e concentrata da Chris e dai miei amici che mi ero completamente dimenticata dove ero. Ma alla fine è così, l'attacco di panico, l'ansia arriva quando te ne ricordi.
Mi giro di scatto e mi stringo forte le braccia. Ho il cuore che da un momento all'altro mi esce dal petto. Non riesco né a parlare né ad alzare lo sguardo. L'unica cosa che voglio è andare nel mio posto sicuro, a casa, nel mio fagotto nel letto.
Sento la voce di Drew e Sam ma non capisco bene cosa mi dicono.
Impaurita, come al mio solito, mi alzo di scatto e corro fuori sotto gli occhi scioccati di tutti.
Spalanco la porta di botto e mi sposto nel vicolo accanto, lontano dalla folla.
Mi appoggio al muro e cerco di fare dei respiri profondi, ho freddo, troppo freddo.
Le gambe tremano e non accennano a smettere. Maledetta paura, maledetto cervello malato. Mi accovaccio a terra e mi prendo la testa tra le mani iniziando a piangere. <<Hei bellezza...>> la voce dolce di Sam mi fa rilassare le spalle. <<C'ero quasi riuscita Sammy, mancava così poco prima di tornare a casa>> singhiozzo senza fermarmi. <<Dai Sophy, sei uscita è già qualcosa non credi?>> afferma Drew appoggiandomi la giacca sulle spalle.
Alzo leggermente la testa e vedo davanti a me sei piedi. Sei? Perché ci sono sei piedi? Tiro su di scatto la testa ed i miei occhi incontrano quelli di Chris che mi guardano studiandomi.
Rimprovero Sam e Drew a suon di occhiatacce e provo ad alzarmi per scappare da quella situazione.
Chris non deve vedermi così, ma le gambe sono troppo molli e perdo l'equilibrio.
Chiudo gli occhi pronta a sentire il freddo dell'asfalto ma due braccia calde e forti mi sorreggono.
<<Attenta, non mi sembri proprio in forma>> Chris parla con una dolcezza disarmante.
Rimaniamo per qualche secondo a guardarci quando imbarazzata mi allontano ringraziandolo.
<<Dai andiamo a casa>> dicono insieme Drew e Sam facendomi tornare sulla Terra.
<<Sono così dispiaciuta ragazzi, non volevo rovinarvi la serata davvero. Voi restate, faccio venire un taxi.>> dico sorridendo tristemente.
<<Non se ne parla! Tua madre non è a casa e sai cosa devi fare per calmarti, non puoi restare da sola.>> prende Drew a braccetto <<Andiamo>> mi sorride, prima o poi dovrà dirmi cosa succede tra di loro.
<<No ragazzi davvero. Avete fatto anche fin troppo. Divertitevi, sapete che ho solo bisogno del mio fagotto.>> dico sistemandomi il giubbotto.
<<Lasciate la porto io>> conclude Chris afferrandomi per un braccio.
Vedo i ragazzi scambiarsi degli sguardi maliziosi e poi Sam viene verso di me abbracciandomi.
<<Giuro che domani ti racconto tutto. Approfittane per chiarire e chissà...>>
<<Sam!>> la spintono facendola ridere.
<<Allora noi andiamo, a domani>> pronuncia Chris dando una pacca sulla spalla a Drew.
<<Non è finita qua Drew!!!>> urlo a quel disgraziato mentre io e Chris ci allontaniamo incamminandoci alla macchina.
L'ho già detto che sono dei maledetti piccioncini chiacchieroni?
Hanno progettato tutto, sapevano fin dal principio che Chris ci sarebbe stato. Mi hanno teso una trappola ed io come un pesce lesso ci sono cascata, eppure perché non sono arrabbiata? Perché mi sento così elettrizzata al pensiero di essere in compagnia di Chris? Dovrei voler scappare ed invece il mio cuore mi dice di restare.
Perché il suo profumo mi sta riempiendo l'anima facendomi dimenticare tutta la mia ansia. Perché lui è Chris, la persona che in questo momento mi sta aprendo lo sportello e mi sorride con una dolcezza disumana.
Perché lui è Chris ed io, davanti a lui, sono completamente disarmata.
Angolo autrice:
Ragazzi tra poco rallento, mi metto solamente in pari ;)
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It Was Always You.
RomanceDicono che basti un secondo per cambiare il nostro destino, e Sophia l'aveva fatto. Aveva utilizzato quel secondo per sconvolgerlo completamente: tutte le sicurezze che poche ore prima aveva erano sparite in un soffio, lasciando il vuoto davanti a s...