4. Capitolo

18 0 0
                                    

Mi sveglio di soprassalto, ho fatto uno dei miei soliti incubi. Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio.

Guardo intorno a me e riconosco di non essere nella mia stanza. Ah è vero, sono in collina da Sam.

Come una doccia fredda i ricordi della notte precedente riaffiorano nella mia testa.

CAZZO. CAZZO. E ancora CAZZO.

Non ci credo, ho baciato Chris e lui non mi ha scansato. Mi ricordo più o meno tutto, la litigata al telefono con Mark, la strana sensazione che ho provato nel vedere Chris filtrare con quella Penelope, io che bevo come una pazza. Poi i ricordi si fanno un pochino più sfuocati, ma sono sicura che ci siamo baciati e sono stata proprio io a prendere l'iniziativa.

Mi alzo di scatto causando un giramento di testa e un conato di vomito.

Sto uno schifo.

Sento bussare alla porta ed inizio a sudare freddo. E se fosse lui?

La porta si spalanca e per mia fortuna appare una Sam in condizioni davvero imbarazzanti, il trucco tutto sbavato la rende irriconoscibile.

Si blocca non appena mi vede sveglia <<Oh scusa, non volevo svegliarti. Volevo solo vedere come stavi.>> mi dice avvicinandosi e sedendosi accanto a me.

<<Secondo te? Sto da schifo e stai tranquilla ero già sveglia...>> biascico mettendomi le scarpe. Mi alzo dirigendomi verso il bagno per darmi una sistemata e sento il suo sguardo indagatore seguirmi.

Mi guardo allo specchio: con che coraggio ho pensato quelle cose di Sam, io sono decisamente messa peggio.

Mentre mi sto sciacquando la faccia sento parlottare e poi la porta sbattere.

Con gli occhi chiusi cerco l'asciugamano che improvvisamente mi viene passato.

<<Grazie Sam, avevo il sapone negli occhi>> dico cercando di scacciar via il bruciore

<<Sono Andrew>> sobbalzo al tono agitato della sua voce, alzo la testa su di lui e diventa paonazzo.

Si passa le mani nei capelli esasperato ed inizia a parlare come una macchinetta.

<<Senti, non so cosa è successo. Ieri sera stavo per morire quando vi ho visti. Chris si è ubriacato fino quasi a collassare. Sono riuscito a coprire in qualche modo la faccenda ma gli altri sospettano qualcosa, soprattutto Sam. Chris è fuori alla staccionata, vacci a parlare è la cosa migliore per adesso.>>

Ho paura. Fottutamente paura, terrore.

Cosa dovrei dirgli? Cosa dovrei fare con Mark? Potrei fare finta di non ricordare nulla ma, conoscendo Chris, sarebbe tutto inutile. Mi conosce troppo bene e sa quando mento e, conoscendo io me stessa, morirei dentro.

Senza rispondere ad Andrew mi fiondo fuori dalla stanza, prendo un bel respiro ed inizio a scendere le scale cercando di rimanere tranquilla.

Vedo i ragazzi seduti a fare colazione mentre parlottano tra di loro <Buongiorno...> saluto titubante e non appena loro sentono la mia voce si zittiscono.

Perfetto, bello schifo.

<<Buongiorno!>> squittisce Sam venendomi incontro, mi abbraccia e mi stringe forte < Mi spiegherai tutto dopo, vai da lui> sussurra <e lascia perdere i ragazzi, capiranno> sorrido tristemente e corro fuori.

Chris è appoggiato alla staccionata e sta fumando, i capelli sono scompigliati da un debole venticello. Mi avvicino con cautela e mi metto al suo fianco rimanendo a debita distanza. Non si gira, non mi guarda ma continua a guardare in lontananza.

It Was Always You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora