5 Capitolo

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Avevo comprato un pacchetto di sigarette.

Io, Sophia, dopo anni stavo fumando mentre aspettavo Mark e non avevo paura che mi vedesse.

Non voleva che fumassi ed io gli avevo giurato di aver smesso, ma non l'avevo mai fatto.

Fumavo di nascosto, anche da Chris.

Do un tiro e chiudo gli occhi assaporando quella sensazione di nicotina che entra in circolo.

Sono le 22:00 del 7 febbraio ed io sono sul ponte di ferro vicino casa mia, Mark mi aveva chiesto di vederci per guardare un film ma io avevo declinato subito. Sapevo cosa voleva fare ma a me venivano i brividi e non di piacere.

Spengo la sigaretta e mi appoggio al ferro freddo, stavo facendo la cosa giusta. Sarebbe stata una batosta bella secca ma mi sarei ripresa, ne ero certa.

Una macchina nera si ferma vicino a me ed io mi gelo, tutta quella sicurezza che fino a pochi momenti fa avevo era scomparsa chissà dove.

<<Hei bellezza!>> quella voce che mi ero abituata a sentire per telefono adesso era lì, a pochi passi da me.

Mi abbasso per scrutare dentro e vedo Mark che mi sorride facendo cenno di salire. Salgo e mi siedo nervosa in quello spazio stretto.

Si avvicina per baciarmi ma mi scanso come non avevo mai fatto prima, sono un pezzo di legno e le parole dette da mia mamma poche ore prima mi rimbombano in testa. Erano passati mesi dall'ultima volta che c'eravamo visti eppure, adesso, il mio cuore non aveva perso nemmeno un battito, era regolare. Non provavo nulla, nessuna felicità ma solamente fastidio.

<<Senti ma che cosa hai? Ti ho chiamato un mucchio di volte, gli altri non mi rispondono, non sei andata da mia sorella>> sbraita facendo voltare alcuni passanti.

Deglutisco sapendo del perché di tutto quel silenzio da parte del gruppo. Stanno aspettando lo scoppio della bomba.

<<Mark ti devo parlare>>scandisco le parole nervosamente. Lo vedo fissarmi e farmi cenno con la mano per incitarmi a continuare.

<<Io ho baciato Chris>> lo vedo sgranare gli occhi per poi scoppiare a ridere.

<<Lo sapevo che avresti fatto qualcosa. Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. Migliori amici un corno! E dimmi ti è piaciuto? Ma che domande in fondo sei una puttana>> sbraita guardandomi in cagnesco.

A quell'offesa scatto anche io uscendo dalla macchina con lui che mi segue in un baleno.

<<Ma smettila! Perché tu sei stato un santo in tutti questi anni vero? Smettila di prendermi per una stupida! Ero solamente la tua "sicurezza" quando tornavi qua! Dovevo fare sempre quello che volevi tu e la tua famiglia e non andava bene nulla. Sono stufa! Io non ti amo più! Io ho baciato Chris e si mi è anche piaciuto ma lui lascialo stare! Non c'entra nulla, ho fatto tutto io! Finiamola di prenderci in giro. Io e te non siamo più niente!>> concludo accendendomi una sigaretta.

<<Fumi?>> mi guarda schifato aspettando una risposta <<Non ho mai smesso!>> rispondo fregandomi del suo giudizio.

Si piazza davanti a me e sorride maligno <<Sai una cosa? Hai ragione, perché continuare a mentire? Non c'è più nulla tra di noi ma sai qual è la cosa buffa? È che tu da stupida, come sempre, hai detto la verità. Ma sai, di me, puoi fare solo supposizioni. Insomma, secondo te a chi crederebbero? Ad un povero ragazzo volenteroso che lavora in giro per il mondo o ad una puttana che l'ha tradito?>> domanda con il fuoco negli occhi.

L'ho sempre sospettato ma ho sempre negato. Tutti mi davano della stupida, mi dicevano di aprire gli occhi, Sam era la prima. Continuava a dirmi di svegliarmi da quella favoletta andata a male. Sapevo che mi tradiva e questa era la conferma. Ingoio il malloppo e lo guardo senza farmi spaventare.

It Was Always You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora