Il Pigiama Party

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HERMIONE'S POV
Bussai alla porta della stanza dei miei migliori amici, mi si presentò Harry, con un asciugamano alla vita e i capelli ancora bagnati, non me ne cura e chiesi della rossa.
- No non l'ho vista Herm -
- Sai dove può essere? Devo parlarle -
- Cose da ragazze? - mi chiese con tono fintamente offeso.
- No Harry, ma ho bisogno di parlare con qualcuno -
- Ci sarei anche io - fece alzando gli occhi al cielo
- Si, ma prima vestiti - dissi ridendo e si rese conto, solo in quel momento, di essere semi-nudo
- Oh... Ehm, si. A dopo Herm -
- A dopo Harry - mi chiusi la porta alle spalle, per poi riordinare nella mia mente il discorso da fare, dirigendomi nella mia camera.
- HERM! -
- Entra Harry -
- Non credo di stare molto simpatico alle scale -
- Oddio è vero aspetta! - scesi dal letto e andai da lui, una volta arrivati in camera iniziammo a parlare
- Dimmi tutto - mi chiese, cercando di imitare la voce e il gesticolare frenetico di Ginny, che riservava solo a quando era curiosa di sapere qualche pettegolezzo.
- Oggi ero andata al Lago Nero per leggere in tranquillità, a un certo punto è arrivato il Furetto, poi è comparso un ragazzo che lui conosceva, si chiama Axelander Wilson, e... è un vampiro! E Malferret lo conosce, ti rendi conto? -
- Axelander? Che razza di nome è? -
- Di quel tizio solo il suo strambo nome di t'interessa? -
- Be' si. Cioè no! Dobbiamo andare da Silente a farci dare spiegazioni! - balbettò.
- Forza, mia bella consorte - risposi, ponendogli il braccio, Harry lo prese e ci incamminammo, ridendo

***


Ginevra, che intanto era andata verso la camera dell'amica, non potè bussare che la porta le si aprì dinanzi
- Hermione, dove eri finita? -
- Ero al Lago, poi sono andata a cercarti da Harry e Ron, non ti ho trovata, e ora stavamo andando dal preside - una nota di confusione si dipinse sul volto della rossa, poi forse intuì qualcosa - Va bene Herm, ma poi parliamo ok? - la salutò e, senza rivolgere il suo sguardo sul moro, sparì.

Appena entrati bussarono sonoramente al grande portone dell'ufficio del preside e quest'ultimo li invitò ad entrare.
- Professore, perché ha fatto venire un vampiro ad Hogwarts? -
- Sono due in realtà, Elizabeth Wilson e Ax-
- Axelander Wilson - lo interruppe Hermione a bassa voce
- Esatto signorina Granger -
- Ma perché? - chiese nuovamente il ragazzo sopravvissuto
- Domani sera ci sarà l'annuncio del loro arrivo, più di questo non posso dirvi -
- Ma. eritiamo una spiegaz.. -
- Signore..? - sopraggiunse
- Si? -
- Sa che il vampiro che Hogwarts presto ospiterà si nutre di sangue umano? -
- Come lo sai? E tu sei stata vicino a lui? Poteva ucciderti! -
- Non sarebbe di sicuro successo nulla di buono, ma qualcosa mi dice che non mi avrebbe uccisa, cercava aiuto. -
- Non hai risposto a come facevi a saperlo -
- Devi guardare i suoi occhi: lui li aveva scarlatti, che è dato dal sangue umano di cui si nutrono, possono averli rossi anche vampiri neonati, poiché morsi da poco e quindi il loro stesso sangue umano scorre ancora dentro di loro. Se invece si nutrono di sangue animale le loro iridi assumono un colore cantano, quasi d'orado -
- Vuoi farmi morire? E se ti avesse morsa? O uccisa? O rapita? -
- Ti ho già detto che non mi avrebbe fatto del male, non so spiegartelo, ma è come se l'avessi gia visto -
- Ah bene, la mia migliore amica che interagisce con un assassino -
- La signorina Hermione è in gamba, sa come cavarsela ed molto intelligente, ma questo penso lo sappia già -
- Ma questo non me da il diritto di cercare di farmi fermare il cuore, ti stai alleando con Voldemort? -
- Harry penso che possiamo andarcene - ignorò quanto il suo migliore amico aveva appena detto, e lo strattonò fuori dalla porta
- Va bene, arrivederci -
- Arrivederci signore -
- Arrivederci -

Camminavano spediti verso la Sala Comune, intenzionati a discutere, ma sul loro cammino trovarono qualcuno
- Ma chi abbiamo? Lo Sfregiato e la Piccola-Grangy -
- Mi stai pedinando? -
- Non credere di essere così importante, Sanguesporco -
- Non l'ho mai insinuato. Ma, se mi stai braccando, è perché vuoi qualcosa da me, vuota il sacco. - dopo svariati secondi a guardarsi nelle palle degli occhi, Harry prese parola
- Non sforzare troppo il cervello per comporre delle frasi di senso logico, se non se sei in grado. Piuttosto ce andiamo noi - prese Hermione sotto braccio e tirandola a sè con fare protettivo, sfilarono davanti a Malfoy, che diede una spallata alla ragazza, per ripicca.

- Pensi che Ginny mi direb..Hermione! Dove vai? -
- Scusa, ma nominando Ginny mi hai fatto venire in mente una cosa... Ah, Ginny non ci va con Dean, a dopo -
- Ciao... - rispose un po' preoccupato, sentiva che qualcosa non andava, ma sapeva anche che Hermione avesse già troppe cose per la testa per poter pensare anche alle sue preoccupazioni.

***

HERMIONE'S POV
Arrivata nella mia stanza preparai tutto con un colpo di bacchetta, dato che io ero l'unica ad avere una camera singola, poi andai a chiamare Ginny, che era già pronta per la serata. La presenza di Luna non era consentita, essendo lei una corvonero, ma ci eravamo ingegnate
- Pronta? -
- Certo, Luna dov'è? -
- Eccomi ragazze, scusate se sono un po' in ritardo, ma Gazza stava per scoprirmi e dei gorgosprizzi.. -
- Tranquilla Luna - dicemmo io e Ginny in sincrono
- Cosa facciamo? - chiese Luna
- Obbligo, verità o penitenza, vi va? -
- Io non ci ho mai giocato, mi potete spiegare le regole? - chiese Luna tranquilla, non poteva immaginare cosa l'aspettava.
- Allora - iniziò, fiera, Ginevra - scriviamo tutte delle penitenze da fare e poi le mettiamo in questo barattolo, poi ognuna fa una domanda a cui tutte devono rispondere o un obbligo che tutte dobbiamo fare, purché non si debba uscire dalla Sala Comune Grifondoro. Chi non lo vuole fare è costretta a pescare una penitenza, lì non ci sono regole. -
- Oh, mi sembra molto divertente, il sorteggio delle penitenze lo facciamo alla maniera babbana? -
- Si - risposi io che intanto mettevo le mie 10 penitenze nel barattolo.
- Posso iniziare io? - chiese la Corvonero
- Certo -
- Obbligo: restare a testa in giù per 3 minuti -
- Va bene comincio io - levicorpus dissi nella mia mente. Finito, sentii tutto il sangue che ricomincia a, finalmente, a ricominciare a scorrere normalmente.
- Un giorno mi devi insegnare come far li
evitare se stessi Herm, ma ora continuiamo. Verità: l'ultimo ragazzo con cui avete fatto sesso -
Luna arrossì - Io sono vergine, voi? - vidi lo sguardo vacuo di Ginny
- L'ultima persona con cui ho fatto sesso è Dean -
- Tu Herm? -
- Penitenza -
- Come? Non eri vergine anche te? Ora devi dirci chi è - fece la rossa, entusiasta
- Ho detto penitenza -
- E va bene - acconsentì Ginevra - ma scoprirò cosa nascondi - le porse il barattolo
- "Tuffati a bomba nel letto di Neville" - lesse Ginny, richiudendo immediatamente il bigliettino
- Hey, hey, hey. Fa vedere - cgueis sopettosa
- Non c'è scritto nient'altro! -
Tesi la mano, in una tacita imposizione
- E va bene! Tieni - lessi
- Suppongo a mia scelta, Gin - la grifona sospirò esasperata
- Si... -
- Preparati -

- Alohomora - la porta si spalancò e le luci si accesero.
- Ma cosa..? - chiesero in coro i ragazzi
- Jingle bells! Jingle bells! Jingle all the way! Oh, what fun it is to ride! In a one horse open sleigh! -
- HEY! - urlai, saltando addosso al povero Neville che, preso alla sprovvista, cadde, portandosi dietro anche me.
- Mio Dio! Mi hai fatto prendere un colpo - disse ridendo, aiutandomi ad alzarmi, mentre sentivamo Ginny in sottofondo continuare a cantare
- Jingle bells! Jingle bells! Jingle all the way! Oh, what fun it is to ride! In a one horse open sleigh! - al suo inchino tutti applaudimmo
- Cosa combinate sveglie alle 2 di mattina? - chiese Ron
- Pigiama Party, volete unirvi a noi? Ma andremo per le lunghe, siete stai avvertiti -
Acconsentitono tutti tranne Dean, che, per farsi controllare in infermeria, era rimasto lì segregato da Madama Chips.
Stemmo insieme fino all'alba, Seamus aveva portato due bottiglie di tequila e brandy, sgattaiolammo nelle cucine per rubare del cibo, parlammo e come potevamo non concludere il tutto con una battaglia di cuscini volanti?

Erano le 7 quando mi svegliai ed erano ancora tutti mezzi svenuti nella stanza.
- Forza svegliarsi!
- Ancora un attimo mamma - dissero con voce impastata dal sonno Ron e Ginny. Decisi di andare a fare una doccia veloce e concedere loro un'altra ventina di minuti.
Appena uscita dal bagno la situazione non era cambiata, quindi, dopo essermi vestita, decisi di utilizzare le maniere forti
- SVEGLIATEVI SUBITO, NON VOGLIO VEDERVI POLTRIRE UN SECONDO DI PIU'! - dissi modificando, con un incantesimo, la mia voce in quella autoritaria di Molly, tanto che sarebbe stata capace di intimorire un ungaro spinato.
Balzarono tutti in piedi
- Bene, ora vestitevi e smammate -
- Che ore sono? - chiese l'occhialuto - le sette e mezza -
- Cazzo! - fece Neville, per poi coprirsi la bocca
- Non avevo mai bevuto, che mal di testa! -
- Ci credo amico, dopo due bicchieri eri già k.o. -
- Non ho pozioni per la sbornia ora, quindi dovrai accontentarti di un litro d'acqua -
Il ragazzo annuì e, dopo venti minuti, eravamo tutti nella Sala Grande a fare colazione, come se niente fosse


H. J. C. Potter (in revisione massiccia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora