Cap. 4: Percy Wertmore

116 13 13
                                    

LAURA'S POV

Un giorno ci era venuto a trovare uno strano ragazzo che doveva avere più o meno la mia età ed io lo avevo subito accolto:

<< Salve io mi chiamo Laura Edgecombe sono la figlia del sovrintendente, cosa vuole? >>

<< Vorrei visitare il posto, se non le crea disturbo, sai un giorno vorrei lavorare qui >>

<< D'accordo, vieni >>

Mentre gli spiegavo tutto ciò che facevano i detenuti qui lo osservavo: era molto basso di statura, infatti io riuscivo a superarlo di qualche metro, aveva i capelli lisciati con qualche tipo di gel che li faceva risplendere al sole e degli occhi marroni che sembravano emanare cattiveria e sadismo, ma forse era solo una mia impressione.

Una volta finito il giro lo avevo presentato anche agli altri:

<< Abbiamo un ospite >>

<< Salve io sono Paul Edgecombe sovrintendente della struttura, vedo che ha già fatto conoscenza con mia figlia >>

<< Percy Wertmore, nipote del governatore. Sua figlia mi ha mostrato un po' il luogo perché un giorno verrò a lavorare qui >>

<< Una mano in più non fa mai male qui al miglio, mi chiamo Brutus Howell, ma tutti mi chiamano Brutal >>

Dopo le presentazioni eravamo andati a pranzare insieme e scambiarci le nostre idee.

Per tutto il pomeriggio avevamo mostrato al nostro ospite come lavorare al miglio e come si dovevano svolgere le esecuzioni, lui sembrava veramente interessato.

All'ora di cena ognuno era tornato alla propria dimora ed io avevo domandato a mio padre che idea si era fatto di Percy.

<< Non mi sembra una brava persona e al miglio servono guardie che riescono a parlare tranquillamente con i prigionieri senza spaventarli più del necessario. Prima ce lo leviamo dai piedi meglio è >>

<< Ma le apparenze possono ingannare e magari lui è la guardia che ci serve al miglio. Hai visto come si era interessato a Old Sparky? Secondo me è l'uomo giusto, dobbiamo solo dare tempo al tempo >>

Lui però si era fatto dubbioso e non credeva molto alle mie parole.

<< Non lo credo più di tanto, ma come hai detto te dobbiamo solo sperare che il tempo non ci deluda >>

I giorni passavano e Percy ormai era diventato un ospite sempre presente e attento ai dettagli.

Qualche volta avevo provato a scambiare qualche parola con lui che non riguardava il lavoro ma era stato molto scostante, quasi freddo ed io non riuscivo a capire a cosa era dovuto quel suo strano comportamento: " perché si comporta così con me? Per caso questo suo atteggiamento è dovuto al suo orgoglio smisurato? O forse nasconde le sue emozioni per non mostrarsi debole?".

Un sabato pomeriggio mi era venuto a trovare Wallace ed io gli ero saltata tra le braccia.

<< Ciao Wally! Cosa ti porta a casa Edgecombe? >>

<< Ciao Laura, volevo portarti a fare un giro per la città visto che oggi è sabato, ti va? >>

Io avevo sorriso ed ero rientrata in casa per chiedere ai miei se potevo uscire e subito loro mi avevano risposto affermativamente.

<< I miei hanno detto che posso quindi, vengo volentieri. Ti devo raccontare un sacco di cose >>

Insieme ci eravamo diretti in città e nel mentre gli raccontavo tutto quello che era successo al miglio.

<< Al miglio è arrivato un ragazzo, si chiama Percy Wertmore, ed è il nipote del governatore. È un tipo un po' strano, quando parliamo del lavoro insieme agli altri è molto professionale ma quando siamo insieme è molto freddo. Lui vorrebbe lavorare insieme a noi ma mio padre sostiene che sia una cattiva presenza e che possa spaventare i detenuti >>

Lui mi aveva ascoltata attentamente e sapeva che dietro alle mie parole si nascondeva un interesse sincero per il nuovo arrivato.

<< Io non lo conosco ma sicuramente è un tipo molto orgoglioso e persone come lui tendono a nascondere i loro sentimenti e non amano chiacchierare. Mi dispiace perché so che ti interessa ma il mare è pieno di pesci e so che riuscirai a trovare un ragazzo migliore di lui, fidati, sei una bellissima ragazza che con la sua testardaggine riesce a ottenere tutto ciò che vuole. Se lui non ti vuole, bhe, che vada al diavolo ma tu non smettere di provarci >>

Io ero colpita dalle sue parole e avevo notato che aveva fatto centro: " Sì, provo un certo interesse nei confronti di Percy perché è diverso da tutti gli altri, ha un certo qualcosa che lo rende unico. A scuola ci sono molti ragazzi che mi guardano e che ci provano spudoratamente ma io vorrei un ragazzo che sia legato a me e al lavoro, Percy sembra quello perfetto".

Per tutto il pomeriggio avevamo visitato la città e all'ora di cena eravamo tornati a casa.

Tra scuola e lavoro io ero riuscita ad allontanare per un breve momento Percy dalla testa anche se le sue visite a lavoro erano frequenti.

Più il tempo passava e più mi ero resa conto che Wally aveva avuto ragione, mi ero innamorata di Percy.

Il miglio verde ~ born to make history ( FUTURA REVISIONE ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora