Cap. 10: L'esecuzione Di Delacroix

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All'inizio sembrava che nonostante il caldo dovesse essere una buona nottata, con John tranquillo come sempre, Bill il Selvaggio che fingeva di essere Bill il Mansueto e Delacroix su di giri, per un uomo che aveva un appuntamento con Old Sparky di lì a poco più di ventiquattrore.

Era vero che capiva che cosa l'aspettava e per il suo ultimo pasto aveva chiesto dei tacos piccanti con la salsa verde.

Delacroix era rimasto indifferente alle domande che gli aveva posto mio padre in merito al conforto spirituale che avrebbe voluto per le sue ultime ore.

Io avevo spesso parlato con lui per quanto riguardava il destino di Mr. Jingles dopo la sua morte ed io per il suo ultimo giorno gli avevo promesso che me ne sarei presa cura io e lui aveva accettato.

Era proprio per il suo ultimo giorno che Percy, pieno di odio e gelosia per lui e il topolino, aveva mostrato tutta la sua cattiveria.

Io e Del stavamo parlando mentre lui lanciava il rocchetto a Mr. Jingles che lo riportava come un abile segugio quando Percy si era avvicinato a noi e nel suo sguardo non percepivo niente di buono:

<< Di cosa stavate parlando? >>

<< Non ci puoi lasciare stare per una volta? >>

<< Io devo controllare che Delacroix non faccia confusione >>

<< Vattene! >>

Prima che se ne potesse andare Del aveva lanciato il suo rocchetto e il topolino era partito e Percy lo aveva schiacciato.

Io non avevo parole per il suo gesto orribile verso una creaturina innocente e gli stavo per tirare un pugno ma ero stata fermata in tempo da Brutal:

<< Lasciatemi! Lo devo ammazzare quel figlio di puttana! >>

<< Calmati Laura, lascialo perdere, tanto non c'è speranza >>

Lui era uscito mentre io piangevo insieme a Delacroix quando avevo sentito la voce profonda di John:

<< Datelo a me finché c'è tempo >>

Io ero stupita ma avevo compreso cosa voleva fare e glielo avevo appoggiato nelle sue mani: sapevo che lui, come aveva fatto con mio padre, lo poteva guarire.

John lo aveva preso tra le sue mani e aveva accostato la bocca e aveva inalato bruscamente. Per un attimo era rimasto tutto sospeso. Poi aveva staccato la testa dalle mani ed io avevo visto il volto di un uomo vittima di una terribile malattia o di un terribile sforzo fisico. Gli occhi gli ardevano come tizzoni, l'arcata superiore dei denti era affondata nel labbro inferiore, la pelle scura aveva acquistato una sfumatura impressionante, come di ceneri mescolate al fango. Aveva prodotto un suono strozzato nel fondo della gola.

Poi come aveva fatto con mio padre aveva vomitato quei piccoli moscerini che si erano dispersi nell'aria e Mr. Jingles era tornato in vita.

Delacroix aveva smesso di piangere e aveva preso tra le mani il suo topolino.

Una volta tornati a casa io avevo a messo a punto la fuga di Delacroix: quando i miei genitori si erano addormentati avevo telefonato a Ryan.

<< Pronto Ryan sono Laura >>

<< Ehi ciao pulce, mi hai chiamato per il piano, vero? >>

<< Esattamente, te lo ricordi vero? >>

<< Ma certo! Alle dieci mi devo far trovare nel punto che mi hai indicato non lontano da casa tua ma abbastanza nascosto per evitare di essere visti. Ci sarò non preoccuparti >>

Il miglio verde ~ born to make history ( FUTURA REVISIONE ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora