Cap. 5: Delacroix E Mr. Jingles

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Nell'estate del 1932 era arrivato un criminale francese, chiamato Delacroix, che mi era stato simpatico fin dall'inizio: era un ometto mezzo calvo e sembrava un nonnetto.

La prima volta che ci eravamo parlati lui mi aveva raccontato una bella storia ed io non riuscivo a comprendere come un uomo come lui poteva aver fatto una cosa simile.

Più stavo in sua compagnia più mi rendevo conto che vederlo su Old Sparky mi faceva star male: " non posso vederlo morire a questo modo, non è giusto! È così simpatico!".

Sabato, quattro giorni dopo che Delacroix era arrivato al miglio, mi ero vista con Wallace per raccontargli del nuovo detenuto.

<< Wally al miglio è arrivato un uomo chiamato Eduard Delacroix, lui è un piromane e un assassino ma ho passato del tempo con lui e non riesco a vederlo friggere sulla sedia. È troppo simpatico e ho il timore che sarà Percy, che molto sicuramente verrà a lavorare da noi, a guidare l'esecuzione. Oh Wally! >>

Lui mi aveva sorriso.

<< Ehi Laura magari hanno preso l'uomo sbagliato ed io ho un piano per farlo fuggire, non mi sembra giusto che venga condannato ad una pena così orrenda. Quando ci sarà la sua esecuzione tu scapperai insieme a lui. Ti ricordi di Ryan il nostro amico circense? >>

Io avevo annuito.

<< Bene, lo porterai da lui così che si faccia una nuova vita, non è bellissimo? >>

Io avevo gioito.

<< Oh Wally è un'idea geniale! Grazie! >>

Una volta a casa avevo cominciato a mettere a punto la fuga di Del nascondendo tutti gli appunti quando uno dei miei genitori entrava in camera perché doveva essere un segreto.

Quella sera mio padre era tornato a casa stravolto ed io ero preoccupata per lui.

<< Papà va tutto bene? Ti vedo stravolto >>

Lui si era tamponato il sudore dalla fronte e mi aveva risposto.

<< Ho dei problemi alle vie urinarie, ma stai tranquilla, sto bene >>

<< A me non sembra, perché non ti fai vedere dal nostro medico? >>

Lui mi aveva guardato con lo sguardo che voleva dire " no non ci penso neanche".

<< Non serve, non è così grave e poi mi darebbe dei medicinali che non voglio prendere >>

<< E perché? >>

<< Perché passerei tutta la mattina nel bagno dell'ufficio a vomitare, farà il suo corso e passerà >>

Io avevo lasciato perdere perché sapevo che quando mio padre si metteva un'idea in testa era impossibile smuoverlo.

I giorni tra scuola e il miglio erano passati piuttosto velocemente tra i dolori di mio padre e Delacroix che si divertiva a raccontarmi degli aneddoti sul suo essere un Cajun.

Una mattina era successo quello che mai speravo non si avverasse: Percy, come si era promesso, era venuto a lavorare al miglio e sapevo che con lui  come guardia carceraria il mio piano di far fuggire Delacroix sarebbe stato molto complicato. Se ero riuscita a togliermelo dai miei pensieri ora sarebbe stato molto difficile se non impossibile.

Qualche volta avevo provato a parlarci e sapere perché lui mi odiava così tanto ma era stato inutile:

<< Percy si può sapere perché sei così cattivo con me? >>

<< Per caso mi ami? Perché io non ti ricambierò >>

<< Percy, so che molto in fondo tu hai un cuore e saprò tirartelo fuori. Tu sei soltanto un ragazzino viziato e troppo orgoglioso, ma hai un cuore >>

<< Le tue parole donna non hanno effetto su di me >>

Io profondamente offesa lo avevo schiaffeggiato e avevo visto il suo sguardo impaurito:

<< Ascoltami bene Percy  se non vuoi che ti ammazzi di botte farai bene a cambiare, hai capito?! >>

<< Io ho delle alte conoscenze e potrei dirgli cosa mi hai fatto e tu e tuo caro paparino vivrete sotto un ponte >>

Io lo avevo di nuovo schiaffeggiato:

<< Non me ne frega un cazzo delle tue conoscenze Percy Wertmore, o cambi o farai la fine che fanno tutti i detenuti qui, hai compreso testa di cazzo?! >>

Lui impaurito dal mio sguardo di fuoco si era allontanato.

Nei giorni seguenti io chiaccheravo spesso con Delacroix mentre Percy ci guardava schifato:

<< Come puoi stare a chiacchierare con un criminale come lui? Lo sai quello che ha fatto vero? >>

Io stavo per perdere la pazienza e mollargli un altro schiaffo ma Del mi aveva fermato:

<< Non farlo cara non serve a niente >>

<< Percy tu farai una brutta fine, io te l'ho detto. Ora lasciami con lui >>

Una sera io, mio padre, Dean e Brutal stavamo montando la guardia al miglio quando uno strano ospite ci era venuto a fare visita:

<< Papà vieni a vedere! >>

<< Cosa c'è tesoro? >>

<< Guarda lì! >>

Proprio in mezzo alla stanza c'era un piccolo topolino che ci guardava con il suo sguardo curioso ed io lo avevo preso in mano:

<< Non è tenerissimo? Ehi ciao piccolo >>

Paul aveva chiamato anche gli altri e anche loro si erano meravigliati:

Brutal:

<< Ma guarda che bella bestiolina >>

Lui li aveva dato un pezzettino di biscotto e si era allontanato verso la cella di isolamento.

Avevamo un nuovo ospite che sarebbe poi stato chiamato Mr. Jingles.

Il miglio verde ~ born to make history ( FUTURA REVISIONE ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora