26. Spiegazioni

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Mamma e papà si tengono per mano mentre lentamente iniziamo a passeggiare sulla spiaggia.
Si tengono per mano, come se un gesto così semplice e innocuo agli occhi della gente potesse dargli la forza ad entrambi di parlare.

-Ero molto giovane quando ho conosciuto Cristian, ero una ragazza ribelle non compresa e maltrattata.-
Si ferma lei guarda il mare difronte, papà guarda sua moglie come se con il solo guardarla potesse dargli tutta la forza necessaria mentre io ascolto senza concentrare il mio sguardo in nessun punto più di trentasecondi.
-Incontrare Cristian e stata la mia fortuna più grande, entrambi disadattati, incompresi inadatti alla società. -
Ora guarda me e mi sorride come ogni madre fa con il proprio figlio.
-Mi sono innamorata di lui e lui di me, credevo che sarebbe stato l'uomo della mia vita. Sempre pronto a sostenermi, sempre pronto ad aiutarmi nei momenti difficili, sempre pronto a tutto per me anche darsi alle rapine per tirarmi fuori dai casini in cui ero entrata da sola. -

Mi fa stare male rendermi conto che mamma come me non ha avuto una vita facile ma questo non la giustifica per tutte le menzoglie con cui mi ha letteralmente vestita in questi anni.
-Poi ho conosciuto suo fratello, tuo padre. -
Si volta verso di lui soddiendo e accarezzandogli la guancia con amore, un amore che poche volte ho visto manifestarsi fra i due, forse perché sempre costretti a nascondere il loro amore a causa del loro lavoro.
-Volevo bene a Cristian ma non lo amavo come tuo padre. -
Gli ascolto ma non comprendo perché abbiamo continuato a mentirmi per tutto questo tempo.
-Come siete finiti a rapinare banche tutti e tre? E non mi rifilare la storia di Cristian in cui dice che eravate così bravi da aver deciso di prenderlo come un lavoro fisso. -
La mia voce e sprezzante mentre mamma abbassa la testa prima di parlare.

-Abbiamo fatto tre colpi da soli, finché un pezzo grosso non ci ha notati e commissionati per un grosso colpo. Credevamo che fosse una cosa semplice entravano prendevamo il diamante rosso di lava e poi uscivamo senza problemi. Ma era una trappola all'interno c'erano i federali pronti a prenderci ma siamo stati più furbi, siamo riusciti a mimettizzarci fra di loro e a prender il diamante senza far scattare l'allarme e tutto sotto il loro naso. -
Mio padre parla al posto di mia madre ed io lo sto ad ascoltare per capire che cosa sta cercando di dirmi.
-Era un test che abbiamo superato per diventare degli agenti sotto copertura. Nessuno di noi lo sapeva ma quando ci hanno proposto il lavoro io e tua madre abbiamo accettato subito mentre mio fratello... -
Non c'è bisogno oche mi dica che cosa ha fatto il suo amato fratello, ha abbandonato deciso di continuare il suo oscuro giro fino a diventare un pezzo grosso.

-Tutti questi segreti con me, io non li comprendo. -
Mamma mi prende per mano come faceva quando ero piccola e mi guarda come se di fronte a sé avesse la cosa più bella della sua vita
-I genitori hanno il dovere di tutelare i propri figli, e non permettergli di commettere i propri errori. -

Li guardo mentre le loro parole mi risuonano in testa come un maledetto mantra.
-Quando avrò dei figli mai gli mentito, mai gli nascondero e li manipolero come avete fatto voi con me. Perché se voi mi avreste raccontato certe cose prima, probabilmente io non avrei affrontato l'inferno che ho vissuto. -

Mi volto do ad entrambi le spalle e inizio ad andare via, finché non mi fermo nel mezzo del nulla e mi volto verso di loro per l'ultima volta.
-Se ho passato quello che ho passato e solo per colpa volsta. Se solo voi foste stati più sinceri oggi a reste ancora una figlia. -

Poi vado via, senza voltarmi mai e con i pianti disperato di mia madre come sottofondo.

La vita è qualcosa che mi stupisce tutti i giorni, succedono cose che mai e poi mai ti saresti aspettata. Io non mi aspettavo tutto questo.
Non desidero fare la guerra perché porterebbe solo altra guerra.

Ma devo, devo fare qulcosa per tutelare il mio onore, il mio nome usato nel modo più sbagliato.
Devo dimostrare che non sono una persona facilmente manipolabile altrimenti le persone penseranno di potermi usare come preferiscono.

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