La vita è qualcosa di imprevedibile inaspettato e travolgente. Stai certo che quando dici che quella cosa non la farai mai ecco che succede qualcosa che te la fa fare. Sei convinta dei tuoi pensieri di come ti comporteresti in determinate situazioni, poi invece succede qualcosa che ti costringe a cambiare i tuoi pensieri e il modo in cui agirei di solito.
Ad esempio mai avrei accettato di rapinare una banca con un uomo che odio e disprezzo e non solo e uno di coloro che mi ha rovinato la vita.
Mi guarda, lo guardo e per quanto vorrei spedirlo all'inferno senza un biglietto di ritorno sono costretta a mettere il passamontagna e nascondere la pistola nei pantaloni prima di seguirlo all'interno di una delle banche più controllate e importanti di Los Angeles.
In tutto questo non abbiamo un piano per entrare e tanto meno per uscire quindi che la fortuna sia con noi quest'oggi.Segui Cristian fin dentro la banca, per fortuna c'è pochissima gente alle sette del mattino, deve essere una cosa veloce, in dolore ma sopratutto senza morti. Me lo ripeto come un mantra come se rupetendolo più volte si possa avverare, speriamo che nessuno si faccia male.
Cristian inizia a urlare a tutti di stendersi atterra, mentre io mi guardo in torno alla ricerca di non so neanche io che cosa.
Cristian butta ad una operatrice della banca un sacco nero e le intima di riempirlo di tutti i soldi possibili. Non sembra interessato al cavo che così fosse avrebbe portato più di un sacco, questo significa che il suo interesse non sono i soldi, quindi quale il vero motivo di tutti questi teatrino, cose che devo capire da tutto questo.-Ei, legali tutti e portali verso il muro.-
Mo intima senza dire il mio nome, lo guardo non sono convinta di quello che dice ma è quello che faccio due ostaggi alla volta li porto vicino al muro lontano dalle telecamere a circuito chiuso e alle finestre e li lego a coppie dopo a er tolto i dispositivi elettronici.
Le persone nella banca sono poche e sono tremendamente spaventate, vorrei rassicurare ma io stessa non so come tutto questo andrà a finire.-Samantha, vieni qui. -
Tutto in questo momento mi sarei potuta aspettare, tranne il fatto che avrebbe usato il mio nome di copertura nella CIA.
Vado da lui, ancora completamente confusa da tutto quello che sta succedendo intorno a me.
-Aprila. -
Guardo prima lui confuso e poi la sua mano che mi indica una piccola cassaforte posizionata sotto il bancone.
Guardo lui e poi tutti i dipendenti che guardano la cassaforte più spaventati che di quello che sta succedendo intorno a loro.La cassaforte è una di quelle di ultima generazione, completamente elettronica, senza chiave di sicurezza, né tasti per mettere il codice solo un pannello in vetro tach screen.
Ha tre campi di sicurezza un codice a dieci cifre, impronta di entrambi le mani ed in fine scansione della retina.
Quello che c'è all'interno di questa cassaforte deve essere qualcosa che scotta veramente.Cristina sembra in allerta, desideroso di andare via il prima possibile, così mi i tima con lo sguardo di darmi una mossa, la fa facile lui.
Prendo il mio cellulare e subito lo collego via blhootut alla cassaforte.
Non sapevo che mi sarei messa a derubare una banca questa mattina altrimenti sarei venuta attrezzata, ma poiché per me era una cosa improvvisata mi devo adattare con quello che ho.Per individuare il codice a dieci cifre ci metto 15 secondi ma come faccio a baipassare l'impronta di due mani? Finché si tratta di un solo dito non ci sono problemi ma il palmo di due mani questa proprio non so.
-Di chi sono i palmi che aprono la cassaforte.? -
Domando in modo schietto ad uno dei dipendenti che mi guarda spaventato, sembra non intensioni a rispondermi finché Cristian non gli dà un colpo in testa.
-la signorina ti ha fatto una domanda-
Ho pietà per lui ma non posso mostrarmi debole.
-i palmi sono del preside te della confederazione di Londra, viene qui solo tre volte l'anno. -
Perfetto proprio, meglio non poteva andare.-Fammi vedere che cosa sei in grado di fare ragazza, stupiscimi.-
Cristina mi sta sfidando, mettendo alla prova quando non mi importa prorpio niente di lui e di tutto questo. Mi maledico per aver accettato, sarei dovuta rimanere con Nick. Ormai il latte è stato versato ed io non posso fare nulla.
Guardo la cassaforte cercando di studiare una soluzione, non ho niente dei mie softwer, nulla di utile qui.La guardo fissa come se questa cassaforte di ultima generazione potesse dirmi un modo per aprirla.
Poi lo vedo un piccolo foretto poco più in basso dello schermo.
Prendo una delle mie mollette, la apro in due e cerco di farla entrare nel bichetto, ma pultroppo la molletta e piatta e a me serve qualcosa di rotondo.Alzo la testa sulla scrivania difronte a me e vedo un ago. Mi chiedo cosa possa servire un ago in una banca, ma in questo momento ho altro a cui pe stare, velocemente lo prendo e lo infilo all'interno del buco, ed ecco baipassato il sistema.
La cassaforte si spegne e si apre, Cristian cerca di buttarsi sulla cassaforte per poterla aprire ma lo fermo prendendolo per un braccio.
-Credi che una cassaforte che viene aperta solo tre volte l'anno possa essere baipassato con un semplice ago? -
Mi guarda ma io torno a concentrarmi sulla cassaforte. Dalla scrivania in cui ho preso l'ago, prendo una forbice e un rotolo di scoc.Allontani la cassaforte stando attenta ad non aprire la portella per poter vedere i fili che la collegano al allarme della banca.
Dopo aver tagliato i fili avrò cinque secondi scarzi per rimettere insieme i fili come se non posero mai stati tagliati.Faccio un grosso respiro, mi ripeto di potercela fare e poi allungo la forbice verso i fili, taglio e poi velocemente senza bloccarmi mi affretto a collegare ogni cosa.
L'allarme non suona, le sirene della polizia non si udiscono, ed io tiro un sospiro di soglievo.
Apro la cassaforte e tiro fuori tre fascicoli grossi e pieni di fogli, vorrei aprirli per vedere per che cosa sto rischiando la galera ma Cristian me li strappa dalle mani e mi intima di alzarmi e andare via.Tutti ci guardano spaventati ma anche sollevati quando ci vedo prendere i fascicoli e il bordo con i soldi per poi andare via.
Usciamo velocemente dalla banca fino a raggiungere un auto rossa che Cristian accende e sfreccia via con me sul posto del passeggero.
Solo dieci secondi e dalle nostre spalle si sentono le sirene che arrivano alla banca, ormai troppo tardi.Tolgo il passa montagna e lo butto dietro accanto a quello dell'uomo al mio fianco.
-Pretendo delle spiegazioni. E non solo sul perché di tutta questa farsa ma anche il contenuto dei fascicoli. -
Lui sorride mentre me li passa in modo del tutto tranquillo.
Apro il primo e non credo hai miei occhi, controllo il secondo e il terzo e son o sempre più sconvolta.
-Che cosa significa tutto questo. -
Il cuore mi batte a mille e le mani mi tremano.
-Esattamente quello che stai pensando. -
Guardi lui poi le foto e i documenti riportanti nei tre fascicoli.
-Tua madre e un ex ladra di banche. Tuo padre è un ex ladro di antichità.
Io sono un ex ladro di gioielli preziosi.-
Il respiro mi manca, e la testa mi gira un po'.
-Perché in questi documenti, tu e mio padre avete lo stesso cognome. -
Lui guarda la strada poi guarda me e mi sorride felice che io mi sia accorta di questo particolare.
-Perché sono tuo zio. -Angolo Autrice
Capitolo più lungo spero che vi piaccia.
Lasciatemi un commento per dirmi cosa ne pensate.
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Ricominciamo insieme COMPLETA|| CARTACEO
RomansaTerzo ed ultimo volume di Ricomincio da qui. Tutto e andato perso, persone importanti hanno perso la vita, sono stati feriti e manipolati ma più di tutti lei. Colei che ha sempre lottato per difendere chi ama, lei che nonostante il suo passato dolor...