Capitolo 24

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Ivan è proprio un testardo. Sto cercando di fargli capire che dobbiamo riprendere il nostro viaggio, siamo già stati troppo a lungo nella "Zona Segreta". Lui non ne vuole sapere.

-Non sono ancora pronto, Aura!-.

-Non è vero- lo rimprovero -continui a battere Mic-.

-Credo che mi faccia vincere, sono al livello base, riesco a batterlo per quel motivo-.

-È normale che il Guardiano sia ad un livello superiore al tuo, è un Secretis, ha il combattimento nel sangue-.

Il ragazzo di fronte a me scuote la testa freneticamente.

Gli metto entrambe le mani sulle spalle per tranquillizzarlo.

-Mic dice che sei pronto. Oggi cercheremo informazioni sulla vita di Vankram e della maga. Domani mattina continueremo il nostro viaggio per trovare il prossimo Guardiano. Anche io sto bene qui e ho paura del mondo là fuori, ma dobbiamo andare-.

Per fortuna riesco a convincere Ivan e ci dirigiamo nella biblioteca segreta, quella piena di chiavi. Il tempo passa, ma Bessa e Mic non arrivano. È molto strano, loro amano la puntualità. Da quando li conosco non hanno ritardato neanche una volta, al contrario di me ed Ivan. Questa cosa, seppur banale, mi suscita un po' di preoccupazione. In fondo, però, se l'Esercito ci avesse trovati lo avremmo già scoperto. In ogni caso, sono stanca di starmene con le mani in mano, voglio togliermi ogni dubbio. Lascio Ivan da solo e vado a cercare i dispersi. Cammino per tutto l'edificio, chiedo notizie ad ogni Secretis che incontro, ma di Mic e Bessa non c'è nessuna traccia. Mi allarmo seriamente allora, fin quando non mi viene in mente che c'è un luogo in cui non sono ancora andata a cercarli: la camera di Mic.

Non ci ho pensato perché nessuno osa mai avvicinarsi a quella stanza. Il Guardiano ci tiene particolarmente alla sua privacy e gli altro obbediscono senza porsi domande. La curiosità e l'impazienza mi portano, comunque, a voler dare un'occhiata, con la speranza che la porta non sia chiusa a chiave. Devo capire dove sono quei due, perché se non li trovo neanche lì, dovrò avvisare tutti i Secretis e iniziare a pensare che sia successo veramente qualcosa di grave. Mi precipito velocemente a destinazione, noto subito che la porta è socchiusa. Bene, il peso che sento nel petto si alleggerisce.

Dalla fessura scorgo due figure intente a baciarsi appassionatamente. Sono loro. Sono Bessa e Mic. Li ho trovati. Ne sono felice, ma allo stesso tempo sorpresa. Non credevo che il Guardiano fosse incline a queste dimostrazioni di affetto. Mi sento di troppo e non voglio disturbarli, quindi mi allontano in punta di piedi cercando di fare meno rumore possibile.

Ritorno da Ivan più tranquilla, mentre lui sembra agitato.

-Finalmente! Quanto tempo ci hai messo? Stavo iniziando a preoccuparmi-.

-Tranquillo, tutto bene-.

Ivan aggrotta le sopracciglia, sospettoso. -Dove sono gli altri?-.

Rimango di sasso non sapendo cosa rispondere.

-Cosa stanno facendo?-.

-Ti basti sapere che stanno bene. Sono solo un po' impegnati, arriveranno-.

Mi chiedo davvero se sia così o saremo costretti ad aspettarli per l'eternità. Forse si sono completamente dimenticati di avere un appuntamento con noi. Dato quello che stanno facendo, li capirei. Non mi sembra il caso, però, di dirlo ad Ivan. A Bessa potrebbe non fare piacere, quindi tengo la bocca chiusa. Passa un'altra mezz'ora nel più totale dei silenzi. Senza i due Secretis non possiamo iniziare. Aspetteremo altri minuti, se non arrivano vorrà dire che si sono dimenticati di noi.

Proprio quando sto perdendo la speranza, ecco che vedo Mic e Bessa entrare nella grande stanza. Il Guardiano ha i capelli scompigliati, cosa insolita visto che ci tiene molto ad averli sempre perfettamente lisci. Ivan se ne rende conto immediatamente. Difficile non notare quiesta differenza.

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