Capitolo 29

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Dopo essermi ripresa, ho iniziato ad innervosirmi. Ogni allucinazione che mi pervade sembra sempre più reale. Ho formato palle di neve per poi lanciarle nel vuoto. Sono stanca di questa situazione, non la tollero più. Mi chiedo quando smetteranno di entrare nella mia mente per torturarmi. È come se scavassero nella mia intimità utilizzando i miei punti deboli per distruggermi. Hanno capito il mio amore per Ivan e lo sfruttano a loro favore. Voglio che mi lascino in pace, devono limitarsi a combattermi dall'esterno, entrare così tanto dentro la mia vita è sleale. Sono così lontani da me, mentre loro possono manipolarmi a piacimento come fossi una pedina, contro la mia volontà. Non ho idea di come ci riescano e mi piacerebbe scoprire il modo in cui bloccarli. Ho paura che sia impossibile e che questo problema gravi su di me per sempre. Non voglio far preoccupare eccessivamente Ivan, anche se ammetto di apprezzare il suo interessamento nei miei confronti. In ogni caso mi chiedo come io possa andare avanti così, senza riuscire più a distinguere realtà e fantasia. E se, ad un certo punto, rimanessi bloccata nella stessa mia mente credendo di vivere nel mondo reale, senza uscirne? Il solo pensiero mi fa rabbrividire. Chissà in cosa si potrebbe trasformare Ivan la prossima volta. Nessuno può permettersi di farmi perdere. Anche Ivan è scosso, ma piano piano di sta riprendendo. Io sono ancora furiosa, ma sono obbligata a mettere da parte questo sentimento. 

-Calbeg? Chi è Calbeg?-.

- È un soldato dell'Esercito di Vankram-. Rispondo con le braccia incrociate al petto.

-L'abbiamo già incontrato nella realtà?-.

-No, non l'ho mai visto in vita mia. Potrebbe anche essere un'invenzione-.

-Qualcuno che esiste solo nella tua fantasia?-. Ivan non è per niente sorpreso da questa ipotesi.

-Sì, altrimenti come farebbe a conoscermi? Non l'ho mai visto-.

Ivan si siede sulla coperta appoggiando la schiena ad un albero per stare più comodo. Mi fa cenno di sedermi a mia volta. Evidentemente, mi vede agitata e vorrebbe che io mi calmassi. Lo assecondo, in effetti, sono stanca.

-Se è per questo, anche Tomilda non l'hai mai vista, ma esiste veramente-.

-Già-. Sospiro, esausta.

Ivan rimane assorto nei suoi pensieri per un po' di tempo che non so quantificare. Quando fa così non capisco mai che cos'abbia e riemerge quell'aria di mistero che mi incuriosisce. Da un'attenta analisi dei suoi lineamenti del viso e dalla postura potrei affermare quasi con sicurezza che è preoccupato. 

Si percepisce una certa tensione tra noi anche se non so come si sia creata. Questa situazione non mi piace. Perché non dice più nulla? E perché anche io non inizio un'altra conversazione? Forse tutte queste cose strane stanno accadendo troppo in fretta. Non dev'essere affatto facile stare vicino ad una persona mentre sto avendo un'allucinazione che, tra l'altro, è durata ore. Inoltre i sogni particolari che faccio la notte potrebbero spaventarlo, per questo tendo a raccontargli molto in generale senza entrare nei dettagli. Per non parlare dei Guardiani, alcuni di loro sono proprio strani e non sono stati troppo amichevoli con noi come, in realtà ci saremmo aspettati. 

E se non avesse voluto veramente venire su Kanden? O magari si è stancato di me. Ha detto che mi ama, ma potrebbe averlo fatto unicamente per provare a risvegliarmi. In fondo è da un po' di anni che non siamo così vicini e non ci parliamo, potrei essere una persona completamente diversa da quella che ricorda lui, in più la situazione che stiamo vivendo non aiuta. Ivan, però, spezza il silenzio. Ha lo sguardo perso nel vuoto davanti a lui e le ginocchia tirate al petto con le braccia che cingono le gambe. 

-Ho visto la caduta di Amanda ieri a scuola. Molto divertente-. Ride e io non posso far altro che ammirarlo.

- È caduta in corridoio durante l'intervallo e quando l'ho aiutata ad alzarsi mi ha chiesto: "Non mi ha vista nessuno, vero?". In realtà sapeva benissimo che quasi tutta la scuola la stava guardando- scoppio a ridere -Avresti dovuto vedere la caduta che fece alla festa del mio quindicesimo compleanno-.

Kanden - Il Pianeta Dei Poli OppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora