Capitolo 35

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Krix ci invita a seguirlo, quindi scendiamo le scale e ciò che vediamo ci fa rimanere senza parole. Ci troviamo in un enorme laboratorio in cui domina il colore bianco, l'ambiente è disseminato di contenitori pieni di strani liquidi fumanti e cianfrusaglie veramente particolari.

-Tu quindi sei il Guardiano-. Lo sguardo di Ivan saetta per tutto il laboratorio.

-Della Scienza-. Puntualizza Krix. Non ha proprio l'aria di uno scienziato, ma lo è. Assomiglia ad un bambino troppo cresciuto. Non posso fare altro che notare le diverse altezze Dei Tronkus, alcuni sono alti quanto noi, altri sono bassi come dei nani. Mi stupisce che in una stessa specie ci sia tale differenza. Ho l'impressione che ci sia tanto da imparare da loro. 

-Non vorrei essere indiscreto, ma qual è il vostro potere?-.

Mi chiedo cos'abbia in mente Ivan per avergli fatto questa domanda.

-Intelligenza superiore alla norma-. Risponde con un'alzata di spalle e un grande sorriso.

Krix, in un certo senso, mi ricorda Patricia e Bessa. La Guardiana per l'entusiasmo che ha avuto la prima volta che ci siamo conosciuti e Bessa per la profonda gentilezza.

-Tutto questo- allarga le braccia -è di noi Tronkus, ma da oggi anche vostro visto che siamo alleati. Anche amici, che ne dite?-.

Mi sento lusingata. Ringrazio, anche se non mi sembra abbastanza per ciò che farà per noi.

-Di cosa avete bisogno?-.

-In che senso?-. Ivan è molto confuso.

-Ditemi qualcosa che vi serve per la vostra missione d io cercherò di consegnarvelo-.

-Il teletrasporto, così potremmo evitare di morire di caldo e di stanchezza-. Risponde Ivan scherzando.

Krix ci pensa un attimo. -Mmmh, no. Purtroppo quello è ancora in fase di lavorazione-.

Io ed Ivan rimaniamo sconvolti dalla risposta. Poi, però, mi mi ricordo che siamo su Kanden e qui tutto è possibile. 

-Però- continua il Tronkus -ho delle bottigliette che generano l'acqua da sole, l'importante è non farle cadere. Essendo fragili, si rompono facilmente-.

-Stai scherzando?-. Penso di avere la bocca un po' troppo aperta per lo stupore.

-So che non è la stessa cosa, teletrasportarsi sarebbe un grande vantaggio, ma è pericoloso se non funziona nel modo corretto. Per finirlo potrebbero volerci anno o qualche giorno, chi lo sa-.

-No, no- lo interrompo -Non è una critica. L'acqua ci salverà la vita, probabilmente-.

Ivan scoppia in una risatina. -È il suo modo per ringraziarti, Krix-.

Gli tiro una lieve gomitata in segno di finta disapprovazione.

-State attenti, però- Krix ci fa ritornare seri -Non devono vedervi con nessuno degli oggetti che vi daremo. Soltanto noi Tronkus possiamo produrli. Oggetti così particolari possono essere in possesso solo degli uomini di Vankram-.

-Già. Non perdonerò mai quei Tronkus traditori che hanno preferito lavorare per il dittatore sottomettendosi al suo volere-. Un essere bassino si intromette nella conversazione continuando comunque a mescolare un intruglio di pozioni all'interno di un secchio grigio. 

Mi guardo ancora intorno incuriosita dagli strani oggetti che i Tronkus hanno creato e non posso far altro che immaginare quanto sia bello passare il tempo a costruire strumenti utili e meravigliosi, soprattutto se hai le capacità per ferlo. In effetti, io non saprei nemmeno da dove iniziare. Chissà, però, se hanno mai provato ad insegnare a qualche kandeniano le lavorazioni più semplici. D'altronde Jen non è un Tronkus eppure sa tutto, conosce il loro nascondiglio segreto e li aiuta a rimanere in incognito usando la lavanderia come copertura. Intravedo in lontananza anche un'altra kandeniana, è impegnata a disegnare qualcosa sotto la supervisione di un Tronkus che, almeno all'apparenza, sembra essere più alto di Ivan e Krix messi insieme. Praticamente un gigante, infatti è in una posizione molto incurvata. Mi chiedo se gli faccia male la schiena. 

Kanden - Il Pianeta Dei Poli OppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora