Capitolo 7

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"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi."

(Antoine de Saint-Exupéry)

La tavoletta di cioccolato fondente che si era appena mangiata non era servita a riempire il vuoto che la fuga di Draco le aveva lasciato.

Era rimasta in piedi, con la mano a mezz'aria come un'idiota e continuava a pensare alle mille emozioni che si erano scatenate in lei quando aveva sentito il suo calore sotto la mano.

Il cuore di lui batteva forte e, anche se con le parole continuava a mentire, lei sapeva cos'aveva sentito e sapeva che le sue bugie erano solo una forma di protezione.

Era arrabbiata Hermione, non con lui ma con sé stessa.

Come aveva fatto a farsi coinvolgere sentimentalmente?

Stavamo parlando di Draco Malfoy, per la barba di Merlino! Avevano litigato per anni e ora si sentiva attratta mentalmente e fisicamente da lui.

Stava impazzendo.

Il bussare lieve ma deciso alla sua porta la fece sobbalzare sul divano. Aspettò qualche secondo a chiedere chi fosse perché la risposta le sembrava già di saperla, infatti quel "sono io" risuonò scontato alle orecchie di Hermione.

Era eccitazione quella che accompagnava Hermione alla porta d'ingresso?

Sicuramente non esitò affatto. Da quando i sentimenti avevano sopraffatto la ragione, seguiva l'istinto, istinto che in quel preciso momento le diceva solo di aprire la porta e lasciare fare al destino.

Quando la porta si aprì, Hermione Incatenò lo sguardo a quello di Malfoy e quegli occhi, così grigi ed in tumulto, le fecero capire che non era solo lei quella coinvolta – o sconvolta? - dalle sensazioni che stava provando e, in una manciata di secondi, la riccia si trovò le mani di Draco a circondarle il collo e quando si abbassò su di lei, coprendo la bocca con la sua, un brivido d'emozione la percorse da capo a piedi.

Si baciarono con ardore.

Capirono entrambi fin da subito che non ci sarebbero state mezze misure, o tutto o niente, ed entrambi erano pronti a dare tutto.

Hermione si abbandonò a ridosso del corpo di lui lasciandosi travolgere dallo splendore inaspettato del momento e della magia che si era venuta a creare nell'aria. Lo afferrò per la giacca e lo trascinò all'interno della casa, chiudendo la porta con un calcio.

Malfoy era l'uomo sbagliato, forse, ma non le importava niente.
La bocca del biondo si staccò per spostarsi subito sul collo ed Hermione si strinse ancora di più a lui che con uno scatto la trascinò appoggiandola al primo muro disponibile.

Erano corpo contro corpo, gamba contro gamba, petto contro petto ma, la sensazione più devastante era l'anima di entrambi che si stava fondendo in una cosa sola e accresceva qualcosa dentro ognuno di loro di così inaspettato da destabilizzarli completamente.
«Cioccolato fondente» disse sottovoce Draco, a pochi millimetri dal viso di lei che non capì subito di cosa stesse parlando, ma che dopo pochi istanti gli rispose guardandolo negli occhi.

«È il mio preferito»

«Da oggi è anche il mio» la risposta di Draco fece appena in tempo a uscire dalla sua bocca perché tornò su quella di Hermione in meno di un secondo e con un movimento veloce la riccia lo indirizzò al divano facendosi imprigionare sotto di lui.

Erano entrambi inebriati, le mani vagavano esplorando i segreti del corpo con la sicurezza di amanti che si conoscono da anni e non da pochi minuti. Era tutto così naturale, così spontaneo.

Tienimi per manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora