CAPITOLO 8
La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce. (Albus Silente)
Quando Hermione aprì gli occhi quella mattina si sentiva leggera e riposata. Dalla finestra della camera non filtrava il sole mattutino, segno che il cielo sarebbe stato coperto quel giorno.
Si stiracchiò girandosi lentamente nelle lenzuola bloccandosi all'improvviso quando si ricordò di non essere sola nel letto: in effetti, come poteva non notare la presenza di Draco Malfoy steso accanto a lei tra le lenzuola che profumavano della notte appena trascorsa insieme?
Hermione si concedette qualche minuto per guardarlo senza essere osservata dai suoi occhi grigi che erano ancora beatamente chiusi e persi tra le braccia di Morfeo: era un uomo affascinante, intelligente, sexy, arrogante e presuntuoso, ma sotto certi aspetti anche dolce.
Più Hermione ci pensava e più si stupiva di come il genere umano a volte si fermava a giudicare le persone senza mai conoscerle fino in fondo. Dava atto al fatto che, in alcuni casi, erano le situazioni della vita che ti impedivano questo, ma bastava davvero così poco per conoscere veramente qualcuno, un minimo sforzo che ti poteva cambiare la vita per sempre.
Facendo attenzione a muoversi il più delicatamente possibile per non svegliarlo, Hermione scostò le lenzuola e, indossando la maglietta abbandonata la sera prima a terra, uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle dirigendosi in cucina.
Se c'era una cosa a cui non avrebbe mai rinunciato era il caffè fumante appena sveglia. Durante una vacanza in Italia con i suoi genitori, alcuni anni prima, aveva imparato a berlo fatto con la moka, un'invenzione babbana grazie alla quale si diffondeva un'aroma delizioso per tutta la casa - e il caffè veniva decisamente ottimo!
Il tempo fuori era grigio, proprio quello che ci si aspetta dal mese di ottobre a Londra.
Erano passate alcune settimane da quando Ginny aveva scoperto la relazione tra i due e, per ora, era ancora l'unica a saperlo.
Hermione aveva preferito non dire a Draco che la sua migliore amica sapeva della loro relazione, perché non sapeva se Draco voleva renderla pubblica o meno: farlo avrebbe voluto dire ufficializzare il loro rapporto e se questo comportava anche solo il minimo rischio di perdere tutto, lei avrebbe preferito continuare così - non che le cose fatte di nascosto siano noiose, anzi.
Si divertivano insieme - eccome se si divertivano - pensò con un sorriso malizioso che le spuntò istintivamente sul viso e per ora andava bene così.
«Buongiorno» la voce calda di Draco la sorprese da dietro e, intrappolandola con le braccia al bancone della cucina, le pose un delicato bacio sulla nuca. Un brivido percorse la schiena della riccia al gesto tanto intimo e dolce.
«Buongiorno» rispose lei con voce roca «ti sei alzato giusto in tempo per il caffè» continuò.
«Mmh, il profumo è invitante ma pensavo ad altro per la colazione...» gli sussurrò nell'orecchio
«Tipo cosa?» nello stesso istante in cui la riccia pronunciò la domanda, con una mossa fulminea Draco la fece girare facendola scontrare con i suoi occhi grigi: poteva un colore freddo emanare tanto calore? O forse era lei che stava andando letteralmente a fuoco seguendo il percorso che la mano del biondo aveva intrapreso, scendendo con lentezza dal collo, sfiorandole il seno e finendo a ridosso dei suoi slip.
«Qualcosa di dolce» disse Draco sfiorandole le labbra già pronte a ricevere un bacio. Però l'ex Serpeverde aveva altri programmi e, scostandosi un attimo prima di appoggiare le labbra sulle sue, scese lentamente e, inchiodandola al bancone della cucina, si prese la libertà di fare ciò per cui sapeva di non dover chiedere il permesso.
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Tienimi per mano
Fanfiction(...) Esaminò per l'ennesima volta ogni singolo dettaglio di quella conversazione che l'aveva in fine portata ad accettare l'assurda richiesta. E ora come ne sarebbe uscita? Gli aveva fatto una promessa, e le promesse andavano mantenute. (...) Vi ho...