Pov. Scott
Entro nell'enorme struttura che è la mia scuola e la mia voglia di vivere, come ogni santissimo giorno, l'ho lasciata a casa.
<<Mh... fammi pensare... notte insonne, voglia di vivere equivalente a zero: siamo sulla stessa barca amico!>> dice Louis battendomi una mano sulla spalla.
<<Grazie Lois: sempre d'aiuto!>> dico ironicamente sbuffando mentre ripongo i libri nel mio armadietto.
<<Lo sai che oggi arriva un nuovo studente? Inoltre si dice sia single!>> dice tirandomi una gomitata mentre ci sediamo in due banchi vicini.
Vorrei presentarmi decentemente ora: mi chiamo Scott Lang e frequento un College in Florida. Sono un ragazzo ordinario senza troppe pretese dalla vita o chissà cosa! Sono una persona molto riservata e questo mi porta spesso e volentieri a isolarmi dal mondo.
<<Non ci credo! Non è neanche arrivato e già parlano di lui: sarà uno di quei fighi menefreghisti!>> dico prendendo dallo zaino il mio astuccio e la mia agenda, mettendoli sul tavolo.
<<Non tutti sono come Stark-sono-la-crush-del-tuo-amico-Tony,
Scott!>> dice esasperato il mio amico <<Potresti fare amicizia o, che ne so io, fare conquiste!>> dice ammiccando.
<<Conquiste un tubo! Ho cose più importanti da fare nella mia vita e di certo non ci proverò con il nuovo arrivato->>
Sento che la mia mascella sta per toccare terra: un ragazzo con una giacca di pelle rossa che gli fascia perfettamente le spalle larghe, pantaloni del medesimo colore e una t-shirt grigia è appena entrato nell'aula. Posso solamente dire che è un Dio sceso in Terra aka il ragazzo più bello della galassia. Mi risveglio dai miei pensieri poco puri su quel ragazzo solo quando mi porge la mano facendomi perdere cento battiti: penso di essere arrossito... Sono arrossito?!
Si, sei arrossito.
Grazie subconscio...
Di niente amico😉
<<Piacere! Io sono Peter Quill ma puoi chiamarmi Star Lord, tu come ti chiami?>>
Louis mi tira l'ennesima gomitata risvegliandomi dal guardare quei due bellissimi occhi azzurri che mi fissano curiosi.
<<Scott>> balbetto senza interrompere il contatto visivo, stringendogli la mano <<ma tu puoi chiamarmi... Scott>>
Lui ridacchia cosa che mi fa sciogliere, letteralmente.
<<Va bene Tic Tac: ci scambiamo i numeri?>>
Perdo un altro battito che si va ad aggiungere agli altri persi poco prima.
<<C-certo...>> dico porgendoli il mio telefono e il mio sguardo cade dai suoi occhi alla sua chioma castana chiara che sembra anche particolarmente morbida. Poi abbasso lo sguardo che incontra il suo labbro inferiore tra i denti, probabilmente per ricordarsi il numero...
Per fortuna che non ci avresti provato con il nuovo arrivato...
Fino a prova contraria non ci sto mica provando!
Per ora
<<Tieni!>> dice porgendomi il telefono. Lo prendo facendo sfiorare le nostre mani. Guardo lo schermo e vedo che si è salvato "Star Lord💙🌌" cosa che mi fa avvampare, di nuovo. In quel momento, mentre sto ancora guardando gli occhi dell'altro, entra la professoressa e rimetto lo sguardo sui libri.Dopo la scuola...
Mi avvicino all'uscita con lo zaino in spalla e la musica nelle orecchie. Qualcuno mi sfila un auricolare e mi preparo a dirgliene quattro a quel pirla di Louis- <<Hey Star Lord!>>
<<Hey Scott!>> dice lui infilandosi la MIA auricolare nel SUO orecchio! Basta: incornicerò queste auricolari! <<Mi chiedevo se volevi venire a pranzo con me: sai, nel bar qui vicino!>>
<<Certo che->> mi spiattello la mano in faccia perché, mi è venuto in mente, che oggi dovrò accogliere un ragazzo di nome Peter Parker (anche lui che frequenta il college). <<Scusa ma oggi sono impegnato...facciamo domani?>>
<<Si certo, nessun problema>> dice con un sorriso un po' forzato <<comunque hai un buon gusto: Come and get your love è una delle mie canzoni preferite!>>
<<Anche delle mie...>> dico arrossendo mentre lui mi rimette l'auricolare precedentemente rubata nell'orecchio. Ma è solo una mia impressione o con la mano si è soffermato sulla mia guancia? Come a farmi una carezza?
<<Allora... ci vediamo domani?>>
<<Si... ci vediamo domani Star Lord!>> dico e, con un coraggio che non sapevo di avere, gli lascio un bacio sulla guancia e scappo via.Pov. Narratore
<<Carino...>> sussurra tra se e se l'altro con un sorriso a illuminargli il viso e gli occhi azzurri.Pov. Scott
Arrivo con il fiatone al tanto agognato appartamento, questo perché non sono un tipo molto fisico e, appena entrato, mi appoggio alla porta dietro di me lasciandomi scivolare fino a toccare il parquet freddo.
<<Buongiorno Scott!>> dice Strange avvicinandosi a me con una tazza di caffè in mano <<Hai un'aria trasognata: è successo qualcosa?>>
Sospiro con un sorriso ebete a incorniciarmi il volto <<Ah... tu non puoi capire quanto è bello...>>
<<Uh! Ship in vista! Dimmi tutto!>> dice sedendosi a gambe incrociate davanti a me.
Stephen Strange aka Dottor Strange, lavora come tirocinante chirurgo nell'ospedale della zona, ha recentemente finito gli studi ed è il mio migliore amico! Ha la pelle chiara e i capelli neri come la pece del violino che (riferimenti puramente casuali a Sherlock Holmes) giornalmente suona.
<<Ah Strange... la mia descrizione non gli renderà mai giustizia: lui è alto, ha i capelli castano chiarissimo che sembrano anche morbidissimi, gli occhi azzurri: un principe in parole povere! Si chiama Peter Quill, ma lui mi ha detto di chiamarlo Star Lord!>> dico con gli occhi a cuoricino.
<<Ah si: deve essere proprio un bel ragazzo!>> dice lui malizioso.
<<Pensa al tuo Stark va!>> dico tirandogli un'amichevole gomitata.
<<Non è il mio Stark!>> dice avvampando.
<<Certo certo!>> dico alzandomi dal pavimento <<Diamo una riordinata a questo posto: avremo un altro coinquilino! La sua camera è pronta?>>
<<Si, è pronta. Forse è meglio che dia una riordinata alla mia stanza... si forse è meglio!>> dice andando verso la sua camera.
"Penso proprio che mi farò uno spuntino..." penso dirigendomi in cucina. Sto per prendere uno yogurt dal frigo quando suonano alla porta.
<<CAZZO IL NUOVO COINQUILINO!>> grida Strange dall'altra stanza <<SCOTT APRI A PARKER!>>
<<OKAY!>> urlo di rimando. Mi avvicino velocemente all porta aprendola: la mia mascella sta per toccare terra.
<<Tu?!>> indico Peter Quill perplesso davanti alla porta <<aspetta un secondo>> mi chiudo di nuovo alla porta alle spalle <<DOTTOR RIMBAMBITO STRANGE: C'È QUALCHE FOTTUTA POSSIBILITÀ CHE TU ABBIA CONFUSO "PARKER" CON "QUILL"?!>>
<<LINGUAGGIO!>>
<<ZITTO ROGERS MALEDETTO!>> grido al nostro vicino attraverso il muro <<FATTI I CAZZI TUOI E TORNATE E DAL TUO BARNERS!>> continuo scandendo bene le parole.
Stephen arriva correndo per le scale inciampando sull'ultimo scalino e cadendo di faccia.
<<Povera America...>> Dico massaggiandomi il ponte del naso.
<<Zitto e apri a Quill!>>
<<Scusami>> dice quando apro di nuovo la porta <<io non devo venire a vivere qui. Io e mio cugino, Peter Parker, abbiamo avuto un incomprensione e lui non sapeva che mi ero già trasferito qui! Per colpa del suo volo cancellato arriverà domani>>
<<Ah>> riesco solo a dire fissandolo. Come mi piacciono quegli occhi...
<<Ciao cognato- Quill! Scott mi ha parlato molto bene di te! Che ne dici di pranzare con noi?>> Chiede Strange che si è finalmente rialzato. Ecco: questo mi piace di meno.
<<Se non è un problema si->>
<<ASSOLUTAMENTE NO>> mi sbraccio io mentre mi guarda sbigottito <<Nel senso: ci farebbe piacere la tua presenza...>>
Mi sorride con un sorriso che mi fa inebetire. Di nuovo.Pov. Narratore
<<Vieni accomodati!>> Lo fa accomodare Strange da bravo padrone di casa <<Di là c'è il bagno e le camere da letto. Non so perché ma ho la sensazione che ti farà comodo saperlo in futuro. Magari quando tu e Scott tornerete qui da una festa. Magari ubriachi fradici: così ubriachi da non ricordarvi manco il vostro nome. Magari mangiandovi la faccia a vicenda. Così non dovete farlo sul muro: sapete queste belle mura color tortora non si sono dipinte da sole!>>
Scott in quel momento pensò solo a una cosa: giuro che ti ammazzo razza di dottore di ship che non sei altro!