Pov. Tn
Mescolo annoiata lo zucchero nel caffè, in un angolo del bar. Mentre prendo un biscottino dal piatto portatomi dal cameriere, quando noto, in un tavolo poco distante dal mio: Steve Rogers, Tony Stark e Natasha Romanoff. Subito mangio velocemente i biscotti e bevo il caffè in fretta e furia: devo allontanarmi da qui! Voi vi chiederete perché...
Inizio col presentarmi: mi chiamo Tn Tc e ho venti anni, non sono una ragazza normale, non lo sono mai stata. Ho concluso i miei studi ad Hogwarts, una scuola di magia e di stregoneria britannica, giusto l'anno scorso e quest'anno l'ho passato a viaggiare un po'. Ma vi chiederete perché ho paura dei vendicatori: non ho "paura", ma se sanno che ho dei poteri magici estenderanno anche a me il trattato di Sookovia: ed è l'ultima cosa che voglio. Voglio essere libera di vivere con i miei piccoli incantesimi che faccio quotidianamente, nel mio piccolo appartamento di New York. Sarà sbagliato? Bene, per me non lo è! Lascio frettolosamente il conto sul tavolo e mi dirigo verso l'uscita. Mentre sbatto dietro di me la porta a vetri, vedo la Vedova Nera guardarmi storto: sarei dovuta essere meno sospettabile, fare più normalmente, ma il solo lontano pensiero che mi pedinino mi manda in bestia! Cammino velocemente verso il mio appartamento e, non appena metto piede sul parket morbido, ispiro la leggera fragranza di vaniglia presente nell'aria, vedo il mio poster dei Green day abbellirmi la parete sospiro sollevata: di nuovo a casa!Il giorno dopo...
Mi sveglio di soprassalto. Causa l'ennesimo incubo che ritrae me non in una cella dello S.H.I.E.L.D., peggio ancora: dell'HYDRA! Mi guardo intorno ma noto subito che c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di strano nell'aria.
<<Qui c'è qualquadra che non cosa Edvi...>> dico alla civetta bianca sulla libreria in un angolo <<Tu che dici?>>
Come se mi avesse potuto sentire veramente, Edvige inclina la testa di lato.
<<Ah va beh! Sarà solo una mia impressione!>>
Dopo aver dato un pò di cibo alla mia fedele civetta postina, mi vesto velocemente con una tuta e un top sportivo, prendo una sacca e dentro ci metto il telefono; la bacchetta che infilo nella crocchia sulla nuca; il portafoglio e lo spruzzino per l'asma. Subito esco dall'appartamento e mi chiudo alle spalle la porta di legno, facendo scattare la serratura. Arrivata al parco faccio un po' di streaking eppure la sensazione di essere- ma certo! Come non ho fatto a non pensarci prima?! Mi avvicino a un vicolo e, senza voltarmi:<<Avanti venite fuori!>>
Mi volto e vedo Iron Man, Captain America, il Soldato d'inverno, Occhio di falco e Vedova nera.
<<Cosa volete da me?>> dico guardando la comitiva.
<<Senti principessa, devi venire con noi, potresti essere pericolosa e abbiamo bisogno di te dalla nostra parte!>> dice Iron Man con la sua solita sfacciataggine.
<<Ma guarda te! Stranamente non rientra nei miei programmi!>> dico preparandomi ad attaccare.
<<Senti: noi non ti vogliamo fare del male perciò consegnati e non faremo niente->>
<<MAI! SONO STATA SOTTO IL CONTROLLO DI QUALCUNO TROPPO AL LUNGO!>> urlo io pietrificando Rogers.
<<L'hai voluto te allora!>> con un balzo la Vedova Nera cerca di mettermi al tappeto ma, con un gesto della mano, la faccio volare lontano da me. Barton cerca di tirarmi una freccia: ma non mi lascerò spaventare!
<<Accio!>> subito l'arco mi vola in mano e lo butto alle mie spalle. Mi sollevo e atterro dietro di loro. Stark fa per colpirmi ma mi smaterializzo velocemente nel mio appartamento. Con un muovimento fluido della mia bacchetta faccio finire tutti i mobili e gli oggetti in una valigia di cuoio marrone. Vado nella mia camera e prendo Edvige nella sua gabbietta, lei borbotta(?) infastidita per averla svegliata.
<<Scusami Edvi ma si riparte!>> dico dirigendomi all'ingresso. Apro la porta ma, prima che possa fare un solo passo, un colpo alla testa mi fa perdere i sensi. L'ultima cosa che sento è qualcuno dire:<<Ora non fai più tanto l'aggressiva vero principessa?>>
Mi risveglio accecata dalle luci a neon presenti nella stanza. Sbatto un attimo le palpebre e squadro tutta la stanza. Provo a muovere le braccia e le gambe intorpidite ma mi rendo conto di essere legata ad una sedia. Dò un'altra occhiata in giro e noto delle telecamere. Io mi chiedo se pensano seriamente che una stanza sprangata con una telecamera possa fermarmi: evidentemente si!
<<Vedo che ti sei svegliata principessa!>> dice Stark avvicinandosi a me con disinvoltura.
<<Non mi chiami principessa>> sibilo io mordendomi la lingua tra i denti, per non dire qualcosa di poco carino a quel figlio di-
<<Sempre aggressiva eh
principessa?>> calcando sul principessa. Ma io lo faccio fuori che proprio zio Voldy levati và!
<<Sempre quando si tratta di te Stark>>.
<<Gentile. Come sempre d'altronde!>> dice sedendosi in una sedia davanti alla mia che non avevo notato. Le nostre ginocchia si sfiorano e io stringo i pugni e serro la mascella.
<<Così è questo l'effetto che ti faccio principessa?>> chiede avvicinandosi pericolosamente alla mia faccia.
<<Avvicinati ancora...>> dico lasciando la frase non completa, al che lui mi si avvicina facendo sfiorare i nostri nasi <<...e ti spacco la
faccia>>