Un Mese Pieno Di Impegni

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Il resto del mese, Harry lo trascorse molto indaffarato.

Aveva letto, giusto per ripasso, tutti i suoi libri e li aveva trovati fin troppo facili. Persino il libro di pozioni era  semplice. Le Pozioni semplici, o almeno per lui, come il Distillato della Morte Vivente e la Polisucco, non erano del livello degli studenti del primo anno, ma del quinto-sesto. Finì tutti i suoi libri entro i primi due giorni.

Aveva cercato di guadagnare la simpatia dei suoi parenti. Con Dudley era piuttosto difficile, considerando che non riusciva neanche a restare nella stessa stanza con Harry per più di cinque secondi senza scappare urlando. Ma con sua zia Petunia andava meglio. Aveva utilizzato quel po’ di informazioni che era riuscito ad immagazzinare in Erbologia per aiutarla nel giardinaggio.

“Sai, ho letto in uno dei miei libri che c’è un fertilizzante che fa crescere le piante in mezz’ora. Se vuoi te lo posso procurare, avresti le piante più rigogliose dell’intero vicinato,” aveva detto a sua zia.

La donna era sembrata riluttante ad accettare qualcosa che appartenesse al suo mondo, ma alla fine aveva ceduto alla tentazione di avere un giardino più curato dei vicini, così Harry le aveva promesso che sarebbe tornato a Diagon Alley e le avrebbe comprato qualche prodotto per il giardinaggio.

Con Vernon la situazione era in fase di stallo. L’uomo detestava la magia e aveva guardato male Harry perché secondo lui il ragazzo lo aveva costretto a rifugiarsi su una rocca in mezzo al mare per niente. Lo zio lo aveva fatto per tenerlo lontano dalle lettere, e scoprire che Harry aveva saputo tutto sin dall’inizio lo aveva fatto infuriare. Adesso però aveva troppa paura per sgridarlo, quindi si limitava ad ignorare la sua presenza. Per Harry andava più che bene.

Harry, essendo ‘maggiorenne’ aveva già fatto un paio di incantesimi minori, naturalmente senza farsi vedere dai Dursley. La magia era molto utile per preparare colazioni perfette, lavare i panni facendoli sembrare come nuovi, e per pulire casa come non era mai stata pulita prima.

I Dursley erano molto soddisfatti. Pensavano che ora che Harry stesse per lasciare la loro casa, il giovane mago aveva capito quanto questa fosse importante per lui e che vi si fosse affezionato. Poveri sciocchi.

Harry era andato a Diagon Alley un paio di volte, (mentre i suoi zii pensavano che si stesse riposando nella sua camera), sotto travestimento naturalmente, e utilizzando la materializzazione. Aveva comprato i fertilizzanti per Petunia e un altro paio di vesti che gli calzavano a pennello.

Poi aveva fatto un giretto per Nocturn Alley.

Prima di tutto si era procurato un paio di mantelli con il cappuccio, per nascondere la sua identità. Uno era nero come la pece e l’altro blu notte.

Aveva poi trovato un negozio in cui aveva comprato un baule simile a quello che aveva visto in possesso di Moody durante il suo quarto anno. Al suo interno c’era un appartamento completo (in caso di fuga improvvisa) con una cucina moderna, tre bagni, cinque camere da letto, uno studio e un salotto accogliente. Tutto questo si trovava nel settimo comparto, visto che c’erano otto comparti diversi che si aprivano solo con una password vocale, che lui aveva impostato in Serpentese. Quei comparti sarebbe stati utili per metterci dentro gli Horcrux prima di distruggerli.

Era passato anche per un altro negozio, in cui aveva comprato una fondina invisibile da applicare sul suo avambraccio. In questo modo la sua bacchetta sarebbe stata facilmente accessibile e a portata di mano, ma nessuno avrebbe visto che era lì.

In seguito era passato per Magie Sinister. Lo aveva fatto per precauzione. Aveva comprato L’Armadio Svanitore; in questo modo, se qualcosa fosse andato storto, i Magiamorte non sarebbero potuti entrare nella scuola. Infilò l’armadio nel suo nuovo appartamento nel baule.

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