Le due casate più ricche di Seoul organizzano un matrimonio tra la ragazza dal cuore di ghiaccio, Park Areum, e il ragazzo dallo sguardo di fuoco, Kim Taehyung.
Hanno 30 giorni per conoscersi, ma la loro dipendenza dal gioco d'azzardo cambierà quel...
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Ritornai al mio trono ma l'orologio del casinò segnava già le 19.00. Il tempo era passato velocemente e io dovevo essere a casa per cena.
«Signori, oggi la nostra Kitsune non potrà trattenersi oltre» Jackson mi affiancó di colpo mentre io lo guardai stupita da sotto la maschera. Un boato di disapprovazione arrivò dalla fila che aspettava di giocare mentre il mio autista mi dirigeva verso l'uscita.
Non volevo lasciare quell'atmosfera per tornare a quella che in realtà non dovrebbe neanche essere casa mia.
Appena salita in macchina mi tolsi la maschera sentendomi soffocare dalle parole che quel ragazzo mi aveva rivolto poco prima.
«Allora Jackson, eri con delle donne?»gli chiesi non riuscendo ancora a crederci.
«Il Signorino Kim è riuscito a raggirarmi per bene, mi scuso per averla lasciata sola Signorina»
«No, non ti preoccupare penso di essere comunque abituata a determinate situazioni»
«Le ha fatto del male?» si girò di scatto verso di me corrugando la fronte preoccupato.
Esitai un attimo prima di rispondere. Lui e Izabella erano le uniche persone che consideravo "mie".
«No Jackson, o almeno non penso»
Non sapevo distinguere cosa fosse il male eppure la minaccia di quel ragazzo non faceva male quanto le parole di mia madre.
[...]
«Signorina sua madre vuole che scenda immediatamente»
Annuii e la raggiunsi in salotto, era seduta su una delle tante poltrone a fissare la televisione.
«Areum sai come ti devi comportare vero?» mi chiese ma non distolse gli occhi da ciò che stava guardando
«Certo, la reputazione prima di tutto»
«Si può sapere che vestito hai addosso?» mi guardò con disgusto.
Toccai il mio vestito non capendo la sua espressione. L'abito a tubino, corto e nero, mi fasciava il corpo mettendo in risalto le mie gambe più lunghe a causa dei tacchi enormi che portavo mentre i capelli erano raccolti in un chignon scompigliato mostrando gli orecchini di diamante puro e la sottile collana di oro bianco.
«Avevo detto a Izabela di farti mettere il vestito più bello che avevi, dov'è quella sgualdrina»
Mi accorsi che era più nervosa del solito: forse non aveva preso i suoi calmanti.
Izabela sentendo il suo nome precipitò in salotto, inchinandosi rispettosamente.
«Che cos'è questo? Il figlio dei Kim si deve innamorare di questa ragazza e tu l'hai vestita così, vuoi essere licenziata?»