Chapter| 3

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𝓘𝓯 𝓽𝓱𝓮 𝓱𝓾𝓻𝓽 𝓬𝓸𝓶𝓮𝓼 𝓼𝓸 𝔀𝓲𝓵𝓵 𝓽𝓱𝓮 𝓱𝓪𝓹𝓲𝓷𝓮𝓼𝓼.

Presi la mia amata Kitsune e scesi la scalinata di marmo, affiancata da Izabela

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Presi la mia amata Kitsune e scesi la scalinata di marmo, affiancata da Izabela.

«Signorina, ha capito che deve tornare prima di cena?» disse cercando di tenere il mio passo affrettato.

«Perché?» chiesi confusa.

«Perché oggi il figlio dei Kim cenerà con noi e non vogliamo mica rispondere che la sua futura moglie è in un Casinó affetta da una dipendenza» mia madre spuntò dal salone e mi guardò incrociando le braccia al petto.

Il suo intero essere era perfettamente ordinato: capelli ben pettinati e raccolti in una coda, trucco leggero per casa, dei vestiti di alta moda e lo sguardo tagliente e preciso.

Annuì distogliendo gli occhi dai suoi. Non riuscivo a disobbedirle, era troppo rischioso per me stessa.

«Tornerò presto»

«Brava Areum e ricordati che presto dovrai smettere con questa pagliacciata»

«Cosa?» chiesi irritata.

«Areum non alzare il tono di voce con me e mi sembra ovvio che Taehyung non ti permetterà di andare in giro a giocare a delle misere carte»

Sentii la rabbia ribollirmi dentro ma cercai di trattenermi rendendomi conto del mio amore esagerato per quel luogo, eppure non me ne davo colpa: loro mi avevano esclusa dalla loro vita e io avevo solo le carte.

«Ora puoi andare» disse lasciandomi vuota e furiosa.

Non riuscii a salutare Izabela e mi precipitai in macchina respirando profondamente, cercando di calmare quella rabbia che sentivo diffondersi nelle vene.

Ma non riuscivo a reagire, la mia mente me lo impediva.

«Signorina Park, mi sembra un po agitata» disse Jackson, ma non gli risposi.

Dopo vari minuti di macchina arrivammo al Casinó e la scritta di quel luogo riuscii a tranquillizzarmi. Entrai nel mio mondo e raggiunsi la mia postazione mentre con la coda del occhio vidi lui: Kim Taehyung.

Era tornato e mentre mi sedevo trionfante sul mio trono i suoi occhi non smisero di fissarmi. La paura di essere scoperta riuscii a farmi battere velocemente il cuore.

«Quel ragazzo continua a guardarmi Jackson» sussurai al mio autista.

«È il ragazzo della scorsa volta che a quanto pare è il Signorino Tae... » gli tappai la bocca.

«Non deve scoprire chi sono o mia madre non so cosa potrebbe farmi» il cuore mi arrivò in gola mentre con fatica cercai di far capire a Jackson la situazione.

«Mi scusi immensamente Signorina, devo trovare un modo per cacciarlo?»

Annuii e immediatamente lui andò a parlare con i proprietari mentre io cominciai a giocare le partite con la fila di giocatori. I nervi cominciavano finalmente a calmarsi finché qualcuno non mi tiró leggermente la vestaglia di lato, scoprendo la gamba.

𝐓𝐡𝐞 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐫 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora