Le due casate più ricche di Seoul organizzano un matrimonio tra la ragazza dal cuore di ghiaccio, Park Areum, e il ragazzo dallo sguardo di fuoco, Kim Taehyung.
Hanno 30 giorni per conoscersi, ma la loro dipendenza dal gioco d'azzardo cambierà quel...
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Non avevo mai sentito quella sensazione, ero cresciuta in mezzo a troppi drammi e cuori di ghiaccio per sapere che non esistevano solo parole distaccate e sguardi di odio.
Mi soffermai a guardarlo e i miei occhi si incastrarono nei suoi come due metà perfette: il ghiaccio e il fuoco si completavano nonostante si distruggessero a vicenda.
«Che hai da guardare?» mi chiese con un ghigno mentre il suo indice disegnava i miei lineamenti senza tralasciare neanche un dettaglio.
Non aspettò una mia risposta ma si buttò nuovamente sulle mie labbra mentre le sue dita calde e lunghe cercavano un contatto più diretto con la pelle del mio corpo. Giocò qualche secondo con la mia canottiera per poi staccarsi da me e togliermela completamente.
«Non avevi il reggiseno?» mi chiese alzando un sopracciglio.
Mi coprii d'istinto e lui ride mordendosi un labbro.
«Ma con quale coraggio stavi vicino a me senza portare l'intimo sotto?» sussurrò al mio orecchio e il mio respiro cominciò a diventare più affannoso quando cominciò a toccare la parte più privata di me.
Il movimento circolare delle sue dita sul mio punto più vulnerabile mi stava facendo perdere la lucidità. Ma non potevo sfuggirli perché lui non si perdeva un attimo di tutte le mie sensazioni, sapeva cosa mi faceva provare e amava vedermi in quello stato.
Misi le braccia attorno al suo collo e miei gemiti cominciarono ad essere più accesi, le preoccupazioni del mio cuore scomparivano con il suo tocco e il suo sguardo. Mi aggrappai alle sue spalle mentre con una mano la passai tra i suoi ricci neri e morbidi.
«Shhh, fai la brava o non ti faccio venire piccola» disse per poi tapparmi la bocca un bacio.
Sapevo di essere troppo rumorosa ma quel piacere che sentivo crescere nello stomaco non era sopportabile, sentivo di poter scoppiare a momenti. Ogni secondo la sensazione non faceva altro che aumentare. Continuava a velocizzare e rallentare il movimento quindi capii che mi stava torturando, voleva vedere quanto resistevo ma io non avrei sopportato ancora a lungo.
«Mmmm» gemetti infastidita da quel continuo rallentare.
«Dimmi cosa vuoi» disse ghignando e rallentando ancora di più i cerchi che faceva sul mio punto più sensibile.
«Mmm ti prego» mi dimenai ma lui mi bloccó volendo sentire esattamente ciò che desiderava.
«Ti prego T-Taehyung, puoi farmi v-venire?»
«Se me lo chiedi così potrei farti venire anche altre 10 volte bimba» disse aumentando ulteriormente il piacere che provavo. Mentre le sue dita si facevano più veloci su di me il mio corpo cominciava a cedere, fin quando le mie gambe tremarono e un fremito mi liberò da tutto quel piacere accumulato.