Chapter| 15

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𝐼 𝑐𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑎 𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑑𝑟𝑜𝑤𝑛𝑠 𝑜𝑐𝑒𝑎𝑛𝑠.

Rimasi abbracciata a Taehyung e mi accorsi che sentire il suo battito mi rilassava, non riuscivo a pensare a nient'altro, per me esisteva solo lui

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Rimasi abbracciata a Taehyung e mi accorsi che sentire il suo battito mi rilassava, non riuscivo a pensare a nient'altro, per me esisteva solo lui. Mi allontanò leggermente contro la mia volontà e mi prese in braccio a mo di sposa.

«Taehyung...» dissi non abituata a quel tipo di situazione.

«Dimmi» disse guardandomi negli occhi intensamente.

Nonostante tutta quella discussione, si vedeva che si era appena svegliato da un sonno profondo. Riuscivo a percepire il calore del suo corpo attraverso quella sottile maglietta nera mentre lo guardavo incantata: i capelli neri e ricci gli ricadevano leggermente sugli occhi, sembravano così morbidi da farmi venire voglia di toccarli, e l'orecchino argento che portava risaltava il suo lato fine ed elegante. Alzò un sopracciglio spronandomi a parlare.

«Mettimi giù» dissi distogliendo lo sguardo per non diventare troppo vulnerabile. Sentivo di essermi presa troppo tempo per analizzarlo bene e le guance mi andarono a fuoco per l'imbarazzo. Taehyung scoppiò a ridere e mi trasportò verso la sua stanza per poi mettermi sul letto e sdraiarsi anche lui di fianco a me. Appoggiò un gomito e si girò verso di me improvvisamente allegro. Cercai di non guardarlo e rimanere ferma ma dalla sua risata mi resi conto che sembravo solo una disperata in preda al panico.

«Senti ma quella storia che ti da fastidio Hanyoung?»  mi chiese con un ghigno.

«Ho detto c-così?» risposi guardando altrove e fingendo di non ricordarmi.

«L'hai detto eccome» posò una mano sulla mia guancia riportando il mio sguardo su di lui.

«Non mi hai mai detto perché hai cominciato ad andare al Casinò» cambiai argomento.

Taehyung se ne rese conto e mi fece un lieve sorriso per poi sospirare ed iniziare a parlare:

«Sai in America si fanno un po' di cazzate quando sai che non c'è la tua famiglia a controllarti» poggiò la schiena sul letto e portò le mani sotto la nuca guardando intensamente il soffitto e ricordando quei momenti che aveva passato in un paese da me sconosciuto.

«Anche mio fratello andava al Casinò?» chiesi assottigliando gli occhi sospettosa.

«Assolutamente no! A lui fa schifo e se sapesse che tu lo frequenti non ti lascerebbe vivere in pace» rise divertito e io lo seguii a ruota immaginandomi Jimin che mi rimproverava per il mio comportamento stupido.

«Se viene a saperlo so chi uccidere» continuai a ridere ma Taehyung si fece improvvisamente serio e io cercai di capire perché.

«Ma alla fine la verità era che volevo liberare la mia mente e trovare un modo per non pensare ai soliti problemi di famiglia» si rigirò verso di me e mi avvicinò a sé come se stesse cercando protezione.

𝐓𝐡𝐞 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐫 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora