E' molto tardi, fuori è notte fonda ed io dormivo già da un pezzo ma la suoneria del mio cellulare mi fa aprire di scatto gli occhi e sobbalzare dal letto, afferro il telefono, sono le due di notte passate da un pò ma non mi lamento per l'orario perchè sul display compare il nome di Margherita: "pronto?" faccio un pò assonnata, "Mia, tesoro, come stai? Mi dispiace, so di averti svegliata" dice con la dolcezza che la caratterizza, "non fa niente" mi affretto a dire, mi è mancato parlare con lei, la mia insegnante di danza da sempre; "qui la lezione di oggi è appena terminata, ci manchi molto, sai?". Immaginavo che mi stesse cercando per avere mie notizie, sicuramente Viola non ha raccontato niente a nessuno e la ringrazio per questo, "che cosa state preparando per il prossimo saggio di dicembre?" mi informo, intanto accendo la lampada sul comodino e mi metto a sedere sul letto, rannicchiandomi e trattenendomi le ginocchia con un braccio, "la sposa cadavere" annuncia Margherita, "è questo il tema stavolta, solo che non sarai tu ad impersonare la protagonista" commenta con amarezza, "beh" faccio io, "c'è chi ne sarà contento, sono anni che danzo nel ruolo principale, qualche ballerina cominciava a lamentarsi", "Viola invece è al settimo cielo" esclama Margherita, "hai dato a lei il mio posto?" chiedo ed esulto quando Margherita conferma, "ma non è per questo che è felice. Ho deciso che di assegnare la parte maschile ad Alessandro" mi informa, "quella stronza non me l'ha detto. Mi sentirà!" faccio io ed entrambe scoppiamo a ridere. Viola è stata per anni la ragazza più ammirata della scuola e sicuramente fra le ballerine del nostro corso è quella che si fa notare maggiormente: oltre ad avere un fisico da paura, sono le sue onde castano chiaro a caratterizzarla maggiormente, che le arrivano all'altezza delle ascelle, un'esplosione di capelli mossi che finiscono praticamente ovunque, ha la pelle scura anche se è italianissima, le labbra carnose, gli zigomi alti, il naso e parte delle guance ricoperti di lentiggini anche d'inverno e dei bellissimi occhi azzurri. Viola ha un seguito infinito di ragazzi, persino i due gemelli del nostro corso, Amedeo e Ignazio, hanno fatto a pugni per lei, solo quell'idiota di Alessandro non se la fila, l'unico che a lei interessa, lui stravede per Clelia, la biondona sempre super truccata, magra come un grissino ma comunque popolare tra i ragazzi. "Viola dice di non sapere quando tornerai, deduco che non ti avrò nemmeno per lo spettacolo della prossima estate" ipotizza Margherita, io sospiro, "non lo so" dico sinceramente, "lei non ha voluto dirmi dove ti trovi, mi ha giurato solamente che stai bene e che fosse necessario che tu te ne andassi da casa tua"; Margherita sa quanto abbia sofferto per la tragedia di Sara, chiunque mi abbia voluto bene è stato in pensiero per me e la mia improvvisa partenza li sta spaventando tutti, ma non ne hanno motivo. "Marghe" esclamo poi, mentre un sorriso si allarga tra le mie labbra, "è vero, va tutto bene e ti dirò di più", non posso ancora crederci, "ho dato vita ad una coreografia, ne ho inventata una tutta mia e credimi, non una qualunque, solo non posso dirti di più" le rivelo, "lavori come coreografa? Davvero?" si entusiasma, "beh no, non è così, però sono comunque nel campo della danza". Quello che ho raccontato alla mia ex insegnante corrisponde a verità. Più prosegue la mia permanenza in questa città asiatica, più ciò che succede mi sembra irreale, eppure è tutto vero, lo sto vivendo, anche se a ripensarci, non capisco come sia possibile. Ho ricevuto un 'no' categorico quando ho chiesto al coreografo di poter assistere alla creazione del balletto della nuova canzone, "sei impazzita? Non dovresti nemmeno essere qui, come pensi che ti lasci ascoltare in anteprima il nuovo pezzo? Ed assistere addirittura alla realizzazione della coreografia" si è lamentato in giapponese, "dai, lasciala in pace" è intervenuto Namjoon, "ha persino firmato diverse scartoffie, non è un pericolo per noi e per i nostri progetti, sa di dover rimanere in silenzio", il coreografo non sembrava essere d'accordo con lui, non è che non mi volesse lì, temeva solo di fare arrabbiare il manager: "Sejin ti ha già fatto una bella ramanzina, te lo sei dimenticato?", ma Namjoon mi ha porto la sua mano, io ho accettato di afferrarla e lui mi ha portata dentro, in sala prova. "Resta pure quanto vuoi, non dev'essere bello trascorrere tutto il tempo in una camera d'hotel" ha detto, io continuavo a fissargli il polso con la mia bandana, poi lui mi ha dato un buffetto sul naso con l'indice e, Dio, mi sono sentita stranissima e stavolta credo si sia accorta del fatto che sono diventata in faccia più rossa di un peperone. L'idea, comunque, ce l'ha avuta J-hope, Hoseok, "Mia, tu come la balleresti questa?" ha chiesto e ha fatto partire la musica, al manager sono usciti gli occhi fuori dalle orbite, non avrei dovuto ascoltare quella canzone e invece l'ho fatto e la sua melodia mi ha rapita già dalle prime note; mi sono posizionata al centro della stanza, mi sono concentrata e ho iniziato a ballare, credo che questo brano, 'Black Swan', sia uno dei più belli che abbiamo mai realizzato. I Bangtan sembravano come incantati dalla mia danza, il fatto è che Margherita, qualche hanno fa, ha presentato un'opera ispirata a 'Il lago dei Cigni' e perciò conosco i giusti movimenti per poter simulare la delicata danza di una simile creatura. E' stato un balletto che ho eseguito di botto, un passo di danza dietro l'altro, un movimento dietro l'altro fino alla fine della canzone, nessuno mi ha interrotta, mi hanno solo seguita con lo sguardo e ricevere l'applauso dei Bangtan, alla fine, quando la musica è giunta al termine e sono ritornata con la mente alla realtà, è stato qualcosa di indescrivibile. Il coreografo ha subito cambiato idea su di me, non solo è stato contento che io fossi venuta ad interrompere le loro prove, ma mi ha anche chiesto di aiutarlo per la realizzazione del nuovo balletto, "posso prendere spunto da questa tua danza, non è vero? Sei stata divina" si è complimentato, "brava, bravissima Mia" ha esclamato J-hope che si è precipitato da me e mi ha sollevata da terra, facendomi fare una giravolta, tutti mi hanno riempita di complimenti, persino Suga ha detto che la mia coreografia gli è molto piaciuta e poi c'è stato Nam, che è rimasto zitto con lo sguardo su di me, i miei occhi sentivano i suoi che mi fissavano, li hanno incontrati, "com'era?" ho domandato, "sono senza parole" ha detto e il modo con cui l'ha fatto, con viso serio e rapito da quello che ha visto, mi hanno fatta sentire speciale, mi hanno fatta sentire bene; ricevere il battimani di tutti è stato bello, so quanto valgo in questa disciplina e che il mio modo di ballare piace alla gente ma lo sguardo di Namjoon, non so dire come o perchè, mi ha fatta felice, mi ha fatta credere di essere grande.
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Sorry, I love you~
Fanfiction-Mia è finita in Corea per lasciarsi tutto alle spalle, per ricominciare, per redimere il suo senso di colpa. Non immaginava certo che potesse finire per innamorarsi.- Dal capitolo 11: "lui è innamorato di te, ma non è il solo. Io non posso ferirlo...