Capitolo 9 - La dea della Buona Morte

114 5 1
                                    

"Buongiorno" disse il ragazzo con quel suo sguardo ironico che lo distingueva da tutti.
Lucas era l'unica persona di cui le importasse, l'unica che le era rimasta affianco.
È vero, inizialmente anche lui faceva parte di quel gruppo di persone che la prendevano in giro ma pian piano aveva iniziato a capirla e...be ci era riuscito.
"Come stai?" le disse sorridendo, non le diede il tempo di rispondere che le cinse la vita e posò le labbra sulle sue.
"Mai stata meglio" rispose lei quando si staccarono.
"Che mi dici dei tuoi fratelli?"
"Ti prego, non definirli mai più miei fratelli"

"Ehi quello era mio!"
"Ora è mio!"
Sentiva le voci in lontananza, sembravano divertirsi.
Lei era in disparte, su un tavolino lontano da tutti, come sempre.
"Posso?" quella voce la riportò alla realtà.
Si girò e si trovò davanti l'amichetto di Jasmine, quello con cui era quando aveva invaso la sua camera. Finalmente aveva capito come si chiamava.
"Perché dovresti volerti sedere accanto a me, Lucas?" rispose acida.
"Ho litigato con Jasmine, ha raccontato certe cose su di me agli altri, alcune neanche vere...mi guardano come se avessero paura di me"
Provava tristezza per ciò che Jasmine gli aveva fatto e si maledisse per questo.
"Siediti" disse rassegnata.
"Allora, come va?" aveva dipinto sul volto quel solito sorriso impertinente.
Era davvero un bel ragazzo, non poteva negarlo. Non era come le altre ragazze della sua età, non andava in giro per i corridoi scoppiando in irritanti risatine quando un ragazzo carino si avvicinava, ma non poté fare a meno di notare che Lucas era molto carino.
"Be non saprei, sono praticamente la più odiata di tutto l'orfanotrofio"
"Così peggiori la situazione. Comunque be, è difficile per me dire una cosa del genere ma...mi dispiace"
"Per cosa?"
"Per tutto, per aver collaborato con Jasmine, per averti presa in giro...per averti detto quelle cose, su i tuoi genitori"
"Oh figurati, ci sono abituata" notó solo dopo che sul suo viso si era dipinto un sorriso, un sorriso sincero, non uno di quei sorrisi che servivano solo a far buona impressione sulla gente che ti circondava. Era da tanto che non sorrideva così, senza neanche pensarci.
"Hai un bel sorriso"
Si girò di scatto, aveva sentito bene?
"Ehm...grazie!" abbassò lo sguardo e si sentii arrossire.

"Hazel è figlia di Plutone, quindi è romana giusto?"
"Oh che intelligenza, fai invidia a tua madre"
"Afrodite è molto peggio di me!"
"Si d'accordo non posso darti torto" rise e poi si avvicinò di nuovo a Lucas.
"Ti hanno attaccato molti mostri?"
"Oh, non molti...e poi, sto insieme alla dea della buona morte, cosa può accadermi di così terribile"
Risero entrambi e poi lui riprese.
"In quanto dea della buona morte non dovresti essere molto meno vendicativa, Macaria?"
"Ehi ti ricordo che mio padre è pur sempre Ade e comunque...chiamami Emma Taylor, è così che mi conosco qui"
"D'accordo Emma" rise Lucas e poi riprese "Com'è andata la tua passeggiatina con Hazel?"
"Bene direi, ho finto di essere una povera ragazza in difficoltà con il suo povero fratello...che poi è anche vero, i miei problemi sono sul serio legati ai miei due fratelli!"
"Si ok, fantastica recitazione ma...sei riuscita a fare ciò che volevi?"
"Ovvio, ti ricordi di una sola volta in cui non sono riuscita a fare ciò che volevo?"
"Decisamente no"
Macaria sorrise e Lucas la baciò di nuovo.
"D'accordo basta smancerie, dobbiamo portare avanti il piano"
"Cioè"
Macaria alzò gli occhi al cielo.
"Lo sai benissimo, mi sono fatta amica Hazel o meglio, Emma si è fatta amica Hazel. Ora dobbiamo occuparci dell'altra parte"
"E come?" domandò Lucas iniziando a mordicchiare una ciambella dalla glassa rosa che era rimasta sul tavolo.
"Semplice...dobbiamo uccidere Nico"
"Perché ucciderlo? Non basta semplicemente separarli?"
"Prima o poi si ritroveranno, dobbiamo eliminare ogni possibilità che i due si ritrovino"
"E perché proprio Nico?"
"Quando sono uscita con Hazel, ho capito che era frustrata, arrabbiata...con chi? Con sua madre. Ogni tanto i poteri divini servono, non mi ha detto una parola sul loro rapporto ma sono riuscita a leggerle dentro. Ho fatto una visitina a Marie Levesque e, nei panni di una sua cliente, sono riuscita a convincerla che la cosa migliore da fare fosse venire qui e parlare con sua figlia. Che tu ci creda o no, ha funzionato. Si è subito preoccupata di cercare dei biglietti e dovrebbe arrivare da un momento all'altro. Detto fra noi, è una donna orribile, piena di orgoglio e sete di potere. Sicuramente lei ed Hazel litigheranno e lei non sarà in casa ad aiutare il suo povero fratellino quando io arriverò"
"E che mi dici di Maria di Angelo?"
"Sinceramente non ci ho ancora pensato ma troverò un modo. Entro oggi, Nico morirà"

In ogni epoca || Nico di Angelo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora