"Nicooo" urlò qualcuno dall'altra stanza interrompendo il suo sogno.
"Nicoooo" era sua sorella, Bianca.
"Arrivo" urlò Nico.
Si preparò e andò in cucina, fece colazione e scese in strada con sua sorella.
Faceva caldo e il sole inondava la città, ma soffiava un piacevole vento fresco.
Il giorno dopo sarebbero tornati a Washington e voleva godersi a pieno quelle ultime ore a Venezia.
Adorava quella città, in fondo era lì che era nato e cresciuto.
Tornavano lì ogni febbraio per assistere alle parate di carnevale.
Le strade erano piene di carri e persone che indossavano vestiti elaborati e coloratissimi.
Alcune maschere erano provviste di piume, altre erano ornate con pietre colorate.
"Non è stupendo?" gli chiese Bianca donandogli uno di quei suoi bellissimi sorrisi.
"Si è davvero meraviglioso" annuì Nico.
"Ehi, Bianca!" un ragazzo guardò sua sorella agitando una mano per salutarla.
"Oh, Marco!" disse Bianca mentre sul suo volto si dipingeva un altro grande sorriso.
Quando il ragazzo arrivò, Nico notò che aveva degli splendidi occhi blu, sembrava che il cielo notturno fosse intrappolato lì dentro. I capelli erano ricci e castano chiaro, tendenti al biondo cenere.
Guardò sua sorella con gli occhi che quasi brillavano e la prese per mano iniziando a camminare.
"Ehm...Nico" disse Bianca mentre si allontanava sempre di più.
"Tranquilla, io vado a fare un giro" le sorrise il ragazzo dubitando che l'avesse sentito.
Iniziò a camminare, allontanandosi sempre di più dal trambusto del centro città.
Ormai ne era sicuro, lo aveva capito.
Lui non era come gli altri e, se l'avessero saputo in giro, lo avrebbero additato dopo ogni suo passo.
Eh già...Nico non aveva mai visto una ragazza come qualcosa di più di un'amica e mai sarebbe successo, era omosessuale ed era l'unico ad esserne a conoscenza.Sembrò un'eternità passata a immergersi nei suoi pensieri quando, mentre tornava a casa, sentí una donna urlare.
"Oh che orrore!"
E ancora "Chi sarà mai stato?"
Nico cercava qualcuno abbastanza calmo che fosse nelle condizioni di parlare, ma tutti erano allarmati e urlavano dal panico.
Scorse una donna dai lunghi capelli rossi e ricci, dovevano darle un sacco di problemi perché si vedeva lontano un miglio che erano tutti annodato fra loro.
Nico iniziò a camminare nella sua direzione ma poco prima che lui arrivasse arrivarono anche un uomo e un bambino, Nico suppose fossero suo marito e suo figlio perché lei andò via con loro.
Infine vide un uomo dai capelli e gli occhi neri che sembrava molto più clamo degli altri, nonostante la lacrima che gli rigava la guancia.
"Ehm...scusi signore, sa per caso cos'è successo?"
Quando si posarono su Nico, gli occhi dell'uomo si illuminarono.
"Una povera ragazza è stata travolta da un carro" disse l'uomo, si notava il suo sforzo di rimanere indifferente che però non riuscì a causa della tristezza dipinta nei suoi occhi.
Sembrava molto più addolorato lui, in disparte, che tutti gli altri che piangevano e urlavano.
Si chiese se la ragazza fosse una sua conoscente ma i suoi pensieri furono interrotti dal pianto di una donna, più forte degli altri.
Si girò e seguì quel suono, che gli sembrava così familiare.
Quando arrivò nel luogo da cui proveniva quel pianto disperato rimase paralizzato.
Un caleidoscopio di emozioni passò nella sua mente. Dapprima paura, seguita da tristezza e solo dopo da rabbia.
Le lacrime iniziarono a scendere, senza dare segno di terminare.
La scena iniziò ad annebbiarsi a causa delle lacrime salate che riempivano i suoi occhi neri come il carbone.
Ma, nonostante fosse sfocata, la scena era ancora lì.
Avrebbe voluto svegliarsi nel suo letto mentre piangeva, raccontare tutto a Bianca e riderci su con lei.
Ma Bianca non avrebbe potuto ridere con lui, non avrebbe potuto farlo mai più.
Perché Bianca era lì, stesa per terra con gli occhi chiusi e del sangue che trapelava dalla sua maglietta.
China su di lei c'era Maria di Angelo, sua madre, che piangeva disperata.
La donna si voltò e il suo sguardo cadde su quello di Nico, il ragazzo le corse incontro e la abbracciò.
Le lacrime di Maria bagnarono la pelle del ragazzo, mentre le sue cadevano sulla schiena della donna.
Madre e figlio si sciolsero dall'abbraccio e Nico si chinò su Bianca per lasciarle un bacio sulla fronte, poi scoppiò nuovamente in singhiozzi.Era passato un giorno dalla morte di Bianca e loro erano ancora a Venezia.
Maria e Nico decisero di seppellire lì la ragazza e poi ripartire per Washington, tornando più spesso per farle visita.
Sua madre piangeva ancora e Nico cercava di consolarla, quando qualcuno bussò alla porta.
Quando Nico aprì si trovò davanti ad un uomo, aveva gli occhi ambrati e i capelli castano scuro.
"V-Voi siete la famiglia di Angelo?" chiese l'uomo balbettando.
"Si, scusi ma abbiamo appena subito una grande perdita e non siamo in vena di pubblicità o interviste" si affrettò a spiegare Nico.
"N-no...ehm...ecco, io sono il proprietario del carro che ha travolto quella povera ragazza. Sono qui per farvi le mie condoglianze e offrivi un risarcimento in denaro"
Nico sentì la rabbia montargli dentro, minacciando di consumarlo secondo dopo secondo.
"Tu" ringhió "Sei stato tu"
"M-mi d-dispiace"
La rabbia cominciò a diventare opprimente e, mischiata alla tristezza, inzió a far scendere lacrime salate dagli occhi di Nico.
Sentì una forza montarli dentro, come un potere, una macchia nera che si propaga su una superficie un minuto prima sorprendentemente bianca.
Fu un secondo e davanti a lui comparve uno...uno scheletro.
L'uomo urlò e corse via.
"Nico che succede?" lo chiamò la madre dirigendosi alla porta.
"Sta lontana da me" urlò lui "I-Io sono un mostro"
Iniziò a tremare e desideró con tutta la volontà che aveva dentro di far scomparire quello scheletro.
Una voragine si aprì nel terreno e lo scheletro venne risucchiato.
"N-Nico" Maria era completamente bianca e lo guardava confusa e spaventata insieme.
"È...È meglio che me ne vada" disse lui con le lacrime agli occhi.
Lui si voltó e scappò via senza voltarsi, ignorando le suppliche di sua madre di tornare indietro.ANGOLO AUTRICE
Ehilà!
Vi avevo promesso un capitolo e un capitolo vi ho dato!
Per ora nessuno ha letto la prima parte, quindi sto parlando da sola ma questi sono solo dettagli.
Devo dire che questo capitolo mi piace molto, voi che ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti :)
Che altro dire...
Ci vediamo lunedì con il prossimo capitolooo💙
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In ogni epoca || Nico di Angelo
FanficSiamo tutti a conoscenza del fatto che Hazel sia morta e poi tornata in vita. Sappiamo bene anche che Nico e Bianca sono rimasti bloccati in un hotel per ben 70 anni. E se tutto ciò non fosse successo ma, nonostante la distanza, le strade dei due fr...