Cenerentola || Miraculous

-5-

Qualche minuto dopo Marinette sfrecciava nel bosco in groppa alla sua cavalla. In poco tempo raggiunse il paese. Vide una strana folla accalcata in piazza e, incuriosita, decise di andare a vedere cosa stesse accadendo.

Tre uomini si trovavano su un palco allestito velocemente in mezzo alla piazza. Tutti e tre portavano la divisa con lo stemma del re.
Marinette riconobbe Nino e provò a salutarlo con la mano, ma la sua attenzione era rivolta da tutt'altra parte. Seguì il suo sguardo e vide che era intento a fissare Alya. Sorrise.

Il secondo uomo prese una pergamena e il terzo suonò la tromba e tutti i presenti si ammutolito. Con fare teatrale il secondo srotolò la pergamena che teneva in mano e si schiarì la gola.
-Udite udite- gridò  -Per ordine del re, giovedì sera si terrà a palazzo un ballo in maschera in cui il principe sceglierà la sua futura moglie. Per volere del principe stesso, al ballo è invitata ogni pulzella del regno, nobile o popolana che sia-
L'uomo arrotolò la pergamena  e nella piazza si diffusero mormorii eccitati, che presto si trasformarono in esultanze e grida di gioia. Tutte le giovani presenti correvano da una parte all'altra della piazza, eccitate dall'idea di vedere il principe e, magari, di poter essere scelte per diventare sua moglie. 

Anche Marinette era gioiosa, ma per motivi diversi: un ballo a palazzo aperto a tutte significava che anche lei avrebbe potuto prendervi parte e, di conseguenza, avrebbe rivisto Chat.

In un attimo stava già galoppando verso la sua fattoria. Aveva detto che non vi avrebbe passato un secondo in più quel giorno, ma quella notizia cambiava tutto: l'aveva messa così di buonumore che si era già scordata il motivo per cui se n'era andata. E poi era certa che anche la matrigna e le sorellastre avrebbero apprezzato la notizia.

-Adrien, potrai mentire a tuo padre dicendo che hai deciso di aprire il ballo al popolo per farti ben volere e per il bene del regno, ma non la fai al tuo migliore amico. Non è che per caso centra una certa ragazza corvina dagli occhi blu?-
-Nino, come ti salta in mente? Non potrei mai- il tono era sconcertato, ma Adrien sorrideva.
-Qualunque sia il motivo, ti ringrazio- disse Nino.
-Perché?-
-Beh, in questo modo anche Alya verrà al ballo e...-
il principe scoppiò a ridere. Prese dal suo guardaroba una giacca verde con decorazioni d'argento.

-Che ne pensi di questa?-
-Amico, è oscena. Perché non li fai scegliere dallo stilista di corte? O da tuo padre, anche lui è molto bravo con i vestiti-
-Voglio sceglierli io. Sto cercando di trovare qualcosa che possa piacere a Ladybug-
Nino balzò in piedi e indicò l'amico -Ah! L'hai ammesso! Speri che lei venga al ballo!-.
Adrien arrossì -No, io... non volevo dire che... ecco...-
-Senti amico, sei cotto. L'ho capito, sai? Non c'è niente di cui vergognarsi-
Nino tirò una pacca sulla spalla all'amico, poi lo fece spostare e afferrò una giacca nera con decorazioni dorate e una maschera nera.
-Questi andranno bene. Ringraziami pure dopo il ballo, quando avrai finalmente conquistato la tua misteriosa Ladybug-
Il ragazzo uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle e lasciando il principe rosso come un pomodoro, con la giacca e la maschera in mano.

Marinette spalancò la porta del salotto, nel quale Lila stava seduta al piano probabilmente cercando di suonare una canzone romantica ma sbagliando tutti gli accordi e Chloé cantava, sbagliando tutte le note. Le due la guardarono scocciate dall'interruzione ma la matrigna la osservò per la prima volta come se fosse un dono dal cielo, probabilmente perché l'aveva salvata da quell'orribile spettacolo.
Tuttavia si ricompose subito e assunse un'aria scocciata.

-Spero tu abbia un buon motivo per interrompere la perfetta esecuzione delle mie figlie-
Marinette, ancora eccitata per la notizia del ballo, non se la prese nemmeno.
-Giovedì sera daranno un ballo in maschera a palazzo!- annunciò.
Le tre la guardarono con un sopracciglio alzato.
-E a noi che dovrebbe importare? A palazzo fanno balli ogni mese-
-Ma questo è diverso. Il principe sceglierà la sua sposa e il ballo è aperto a tutte le ragazze del regno!-
Le tre rimasero immobili per un attimo e il silenzio calò nella stanza. Poi parvero realizzare il significato delle parole della ragazza.
La prima a reagire fu Chloé. Iniziò a correre per la stanza urlando qualcosa come "Conoscerò il principe non ci posso credere!" oppure "Mi sceglierà come sposa, sono la migliore!".
Lila si unì a lei qualche istante dopo. Marinette si lasciò sfuggire una risata.
Audrey riportò l'ordine. 
-Ragazze. Ragazze, vi prego!- le sorellastre si fermarono.
-Ma che notizia meravigliosa! Marinette, corri dalla sarta e dille di preparare tre meravigliosi vestiti!-
Marinette sorrise, colma di gioia.
-Certo. Vado subito. Grazie- 
La matrigna la guardò interrogativa.
-Grazie? Perché?-
-Per aver pensato anche a me- rispose ingenuamente Marinette.

Lila e Chloé risero.
-Pensato a te? Forse non hai capito. Un vestito è per Lila. Un vestito è per Chloè. Un vestito è per me- le spiegò freddamente Audrey contando sulle dita.
Marinette indietreggiò mentre la delusione si faceva strada in lei.
-Ora vai, prima che la sarta sia sommersa dal lavoro. Mi raccomando, voglio vestiti alla mode parisienne-

Lila rise di nuovo. 
-Non sa neanche cosa vuol dire!- la schernì.
Ma Marinette non aveva intenzione di farsi mettere i piedi in testa così. Ripensò a quando suo padre, di ritorno dai suoi viaggi a Parigi le insegnava le parole francesi che aveva imparato. Marinette era sempre stata affascinata dalla lingua dell'amore.
-Bien sûr, je sais ce que cela signifie. En fait, je parle assez bien le français-
Le donne smisero all'istante di ridere. Soddisfatta, Marinette voltò loro le spalle e si avviò verso il paese per ordinare loro i vestiti.
Una volta che si fu chiusa la porta alle spalle, Chloé si voltò verso Lila.
-Cosa ha detto?- chiese.
-Che ne so- rispose Lila -io parlo francese, non spagnolo-

STASERA AGGIORNAMENTO EXTRA!
Credo che inizierò ad aggiornare due volte a settimana perché qualche volta mi metto a scrivere un capitolo e finisco con averne preparato tre.
Insomma, diciamo che non ho nulla da fare e perciò posso dedicare molto più tempo alla scrittura.

Perciò da oggi inizierò ad aggiornare il lunedì e il giovedì. 🙂