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I giorni passarono. Si era finalmente fatto il giorno del gran ballo. Marinette non aveva più visto Chat, ma si consolava all'idea che quella sera l'avrebbe trascorsa con lui.
La matrigna infatti non aveva voluto comprarle un vestito, ma lei si era detta che non c'era niente di male nel provare a crearsene uno da sé, così aveva preso un vecchio vestito di sua madre e l'aveva sistemato. 
Inoltre poteva contare sull'aiuto di piccoli amici: Gus gus e la sua famiglia di topolini l'avevano aiutata, per quanto possibile.
La mattina passò in un lampo per chiunque in paese: le ragazze contavano le ore che mancavano all'arrivo della carrozza che le avrebbe condotte al ballo, i servi correvano per le vie del paese alla ricerca di nastri, bottoni e gioielli per ritoccare i vestiti delle padrone, le sarte tiravano sospiri di sollievo dopo giorni di lavoro.
Anche a casa di Marinette l'aria era colma di agitazione. Nel pomeriggio Lila e Chloé avevano già iniziato a prepararsi: si erano lavate e avevano acconciato accuratamente i capelli e ora, con l'aiuto di Marinette, stavano iniziando a vestirsi.

-Ancora- disse Chloè.
Marinette tirò con tutta la forza che aveva i nastri che teneva fra le mani. Il corsetto della sorellastra si strinse ulteriormente e la corvina si domandò come facesse la bionda a respirare.
Lila la chiamò e lei si precipitò dalla castana e l'aiutò ad indossare la crinolina.
-Il principe mi amerà- disse Lila.
-Dev'essere molto ricco. Chissà come sarà essere principessa- continuò Chloé.
-Non vi interessa sapere come è? Insomma, se è gentile o egoista, garbato o antipatico...-
-Chissene importa! L'importante è che sia ricco- la fermò la bionda.
-Ma prima di sposarlo non vorresti conoscerlo?-
-No, altrimenti potrei cambiare idea- rispose Lila.
La corvina scosse la testa, in disappunto.

Quando le ragazze furono pronte mancavano appena poche ora all'arrivo della carrozza. 
Marinette si ritirò in un angolo della stanza e fissò Chloé afferrare una tiara e mettersela in testa ammirandosi allo specchio.
-Oh, cara sorella, sappi che non mi scorderò di te quando sarò principessa-
-Vuoi dire che IO non mi scorderò di TE quando sarò principessa- disse Lila spingendo via la sorella dallo specchio e prendendo la tiara.
-No, io sarò principessa!-
-No, lo sarò io!-
La due ragazze iniziarono a litigare contendendosi la tiara, fino a che questa non si ruppe in due.
-Guarda cosa hai fatto!- strillò Lila.
-Sei stata tu!-
Le due ragazze ripresero a urlarsi contro e ad azzuffarsi.

Non era la prima volta che le due litigavano in quel modo e Marinette non poté evitare di chiedersi come facessero due ragazze così graziose a vedere ad essere tanto brutte dentro.
Ma non ci pensò troppo. Aveva altri pensieri per la testa, come lavarsi velocemente e prepararsi: anche lei aveva un ballo a cui partecipare.

Adrien si portò una mano al colletto della giacca e lo allargò. Quel vestito lo faceva soffocare. Alla fine aveva scelto di vestirsi come gli aveva consigliato Nino: indossava una giacca nera con delle decorazioni d'oro e un bottone, sempre d'oro, attaccato alla base del collo, una calzamaglia grigia scura, stivali neri e una maschera anch'essa nera.
Osservò le carrozze partire alla volta del paese. Presto sarebbero tornate e su una di queste ci sarebbe stata la sua Lady.
Sentì una presenza accanto a se. Quando si voltò trovò Nino. Era elegantissimo nel suo completo verde- verde scuro.
-I mie complimenti Nino, sei un vero schianto. Alya non potrà resisterti.
-Beh, mio caro principe, se io sono uno schianto tu sei un dio greco-
Adrien rise, ma la risata gli si smorzò in gola quando vide suo padre avvicinarsi a lui.

Nonostante non gli rimanesse molto da vivere, avanzava nella sua andatura sicura e decisa e appariva impeccabile nel suo completo viola scuro. La faccia che portava era di un viola più chiaro e gli copriva tutto il volto, ma si capiva che si trattava del re dalla grande corona che portava in testa.
-Padre- lo salutò quando fu abbastanza vicino.
-Adrien, sai cosa fare. Mi aspetto che tu accolga con particolare calore la principessa Kagami-
-Certo, padre- il principe abbassò la testa.
Quando il padre si allontanò volse lo sguardo verso l'amico.
-Credi che possa costringermi a sposarla?-
-Ehi amico, è una decisione tua. Non può obbligarti. E se anche lo facesse sappi che io non approvo. Non voglio vederti sull'altare a dire "sì" a qualsiasi ragazza che non sia Ladybug. Chiaro?-
Adrien sorrise.
-Chiaro. Grazie, Nino-

Marinette si guardò allo specchio. Aveva riportato il vestito di sua madre al suo vecchio splendore. Anzi, forse l'aveva addirittura migliorato.
Il vestito era semplice, niente di esagerato: era rosa, una scollatura quadrata sul davanti. Una cintura bianca lo stringeva in vita e la gonna scendeva fino alle caviglie. Indossava delle ballerine dello stesso colore del vestito e sul volto portava una maschera rosa.
Non era il massimo dell'eleganza e di certo non poteva essere paragonato ai nuovi vestiti di Lila e Chloè, ma a lei non importava: tutto ciò che desiderava era passare una bella serata in compagnia di Chat.
Marinette sentì il rumore di alcuni cavalli: la carrozza stava arrivando. Controllò che i capelli fossero apposto e poi scese le scale, raggiungendo l'ingresso.
Audrey e le sorellastre erano davanti alla porta. La matrigna si stava congratulando con le figlie e con se stessa per la bellezza delle due e Marinette le dava ragione: Chloè era meravigliosa nel suo abito giallo e Lila, in un vestito uguale a quello della sorella ma arancione, non era de meno.
La maschera nera e gialla di Chloè e quella arancione e bianca di Lila mettevano in risalto i loro occhi chiari, facendole apparire ancora più meravigliose.

Le tre continuarono a conversare allegramente finché non si accorsero della presenza di Marinette. Quando la videro ferma sulle scale, nel vestito rosa, s'irrigidirono.
-E quello cos'è?- chiese in tono accusatorio Audrey.
-Oh, non vi è costato niente. Era un vecchio vestito di mia madre, l'ho riparato io stessa- affermò la ragazza, orgogliosa del lavoro svolto.
-Ma, Marinette, credevo che tu avessi delle faccende da sbrigare- continuò la matrigna.
Era vero. Quella mattina la donna aveva caricato la ragazza di faccende, nella speranza di impedirle così di presentarsi al ballo. Marinette tuttavia aveva svolto le faccende in tempo di record, in modo da avere il pomeriggio libero per aiutare le sorellastre e per prepararsi.
-Ho fatto tutto, madame. Perciò ho pensato... ho pensato che potessi venire anch'io-
La donna rise. -Venire anche tu? Come ti è venuta in mente quest'idea malsana?-
-Voglio solo vedere un mio amico e poi... il ballo è aperto a tutte. Per ordine del principe-

Marinette sentì vacillare la sicurezza che l'aveva accompagnata per tutta la giornata. Era convinta che avrebbe passato una bella serata con Chat, ma se non l'avessero fatta andare?
No. Quest volta non avrebbero deciso loro per lei.

-Ed è proprio al principe che penso. Come pensi che reagirebbe se gli portassi a palazzo una sguattera?- chiese Audrey.
Marinette sentì il cuore farsi pesante. Una sguattera. Ecco tutto quello che rappresentava per la matrigna.  Per la donna lei era e sarebbe rimasta sempre una sguattera.
-Ma...-
-E poi, Marinette cara, non vorrai presentarti con questo vestito, vero?- mentre parlava la donna si avvicinò pericolosamente alla ragazza, che indietreggiò.
-Insomma, guardalo- la donna carezzò la guancia della corvina per poi spostare la mano su una spallina dell'abito -cade a pezzi- concluse e, prima che Marinette potesse impedirlo, afferrò la spallina e tirò.
Il vestito si strappò, lasciando Marinette a bocca aperta e suscitando l'ilarità delle sorellastre, che si avvicinarono e iniziarono a strappare pezzi di vestito.
La ragazza provò a impedirlo ma quando si allontanò era troppo tardi: il vestito di su madre, uno dei pochi ricordi che le rimaneva di lei, era ridotto in stracci.

-Sei una stracciona. Una sguattera- fu il commento di Audrey prima seguire le figlie fuori dalla porta e di chiudersela alle spalle, lasciando Marinette immobile e sola nell'atrio, con alcuni pezzi di tessuto tra le mani e le lacrime agli occhi.

BUOONZALVE!
IO AVERE AGGIORNATO!
E ORA IO MOSTRARE VOI VEZTITO DI ADRIEN

Togliendo il disegno fatto malissimo (specialmente la faccia), il vestito dovrebbe essere più o meno così.

Togliendo il disegno fatto malissimo (specialmente la faccia), il vestito dovrebbe essere più o meno così

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