CAPITOLO 14

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betty pov's

stiamo al bar ancora un po'

mi sento leggermente meno su di giri, ma in compenso il mal di testa peggiora

jughead cerca di parlarmi, o comunque un contatto visivo, che gli nego

sono decisamente incazzata con lui...
io mi fido di lui, lo amo più di me stessa, è un ragazzo e un padre meraviglioso e ha tante altre qualità fantastiche che non posso negargli...

ma aver retto il giochino di quella vecchia stronza non mi va giù... anche perché non è la prima volta che succede... tanto per farvi capire ethel... 
non che lui mostri interesse per altre ragazze, sia chiaro, ma non fa nemmeno nulla di particolare per fare capire loro di levarsi dal cazzo

e si, sono arrabbiata con lui, anche se mi sento in colpa perché ci ha portato in questo posto meraviglioso

ohh, dai, un po' di silenzio da parte mia gli farà solo bene, spero...

mia figlia mi riporta alla realtà

ju: mamma... posso andare in piscina... trevor mi ha detto che ci andava e io voglio rivederlo

sorrido alla bimba, anche se l'ultima cosa che voglio è vedere quella tr-... karen

archie capisce al volo la mia incertezza nel rispondere (au: si, archie in questa storia è più intelligente)

a: juliette, la mamma ha un po' di mal di testa ed è stanca per il viaggio... ma ti portiamo io e la zia in piscina, non è vero, ronnie?

veronica sorride

v: certo, piccola... intanto vieni con noi, così io e lo zio ci mettiamo in costume e andiamo tutti e tre in piscina

juliette ridacchia felice e veronica la prende per mano

poi la mia migliore amica si avvicina a me

v: e tu vedi di risolvere con il tuo boyfriend... 

annuisco e sussurro un grazie sulle labbra

juliette mi abbraccia e poi segue i nostri due amici, mentre io prendo la chiave che jug ha tra le mani e, senza dire nulla, vado verso la camera, seguito da lui

entro e tiro dritta al bagno per cambiarmi
so che normalmente, senza la bimba, non servirebbe, ma devo almeno cercare di restare arrabbiata con lui... e spogliarsi davanti al mio ragazzo non è esattamente il modo migliore...

esco e indosso solo una maglietta, che originariamente era sua, ma poi si è magicamente trovata nel mio armadio (il magico potere del fare il bucato e di rimettere a posto i vestiti)

sorrido al pensiero, ma lo ricaccio subito via. ricorda betty, TU SEI ARRABBIATA CON JUGHEAD

metto una sorta di broncio e lo guardo

lui, ancora in costume, mi guarda a sua volta

ci sediamo sul lettino nella camera di juliette

io: jug... noi due dobbiamo parlare...

j: credo di si...

cerca di sorridere e il mio sguardo cade sul petto nudo
ECHECAZZO... c'è qualcosa, in questo ragazzo, che mi impedisce di essere incazzata con lui

cerco di ritrovare tutto il mio autocontrollo, prendo un respiro e inizio

io: è che non mi è piaciuto per niente quello che è successo con quella lì, karen...

lui, nel frattempo, alza lo sguardo e io incrocio i suoi occhi azzurri 
CONTROLLO, ragazza, CONTROLLO

j: ho-o sbagliato...

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