CAPITOLO 11

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betty pov's
(ora ho un dubbio... ma si dovrebbe dire betty's pov?)

sono le cinque e mezzo di mattina e noi tre ci stiamo dirigendo all'aeroporto... il nostro volo parte alle 8, ma tra imbarco bagagli e check-in, per quanto possa essere vicino, e' meglio arrivare in anticipo

e' ancora buio e juliette si e' addormentata di nuovo in macchina

in meno di mezzora arriviamo in aeroporto, imbarchiamo tutto, passiamo i controlli e ci mettiamo ad aspettare che chiamino il nostro volo

sono mezza addormentata, con la bimba appoggiata a me e io appoggiata a jug, quando vedo...
VERONICA E ARCHIE?!

veronica si avvicina a noi con un sorriso smagliante

v: eii, ragazzi

io: v! che ci fate qui?

a: come, jug non te lo ha detto? partiamo anche noi con voi!

i due sorridono e io guardo il mio ragazzo mi sorride, a sua volta, colpevole

j: sorpresa!
e fa un sorriso a 32 denti

-

poco dopo

"i passeggeri diretti all'isola di hawaii - big island, sono pregati di dirigersi al gate 3"

cosi' noi cinque, anzi noi quattro, perche' mia figlia e' in braccio a me, in non so quale fase del sonno profondo, prendiamo i bagagli a mano e ci dirigiamo al gate
dopo averci controllato i documenti e le carte di imbarco, una simpatica hostess, o almeno credo che fosse una hostess, ci fa entrare in un lungo corridoio che porta all'aereo

entriamo e ci sediamo
juliette, che sembra essersi svegliata, decide di mettersi vicino al finestrino, io mi metto accanto a lei e jughead di fianco a me; archie e veronica nella fila accanto

premetto che nei miei 23 anni d'eta' non sono mai salita su un aeroplano, e la cosa non mi aveva mai preoccupata. fino ad adesso.

guardo il mio ragazzo, cercando un supporto

lui, notando il mio improvviso terrore, sorride e mi stringe una mano e si avvicina al mio orecchio

j: andra' tutto bene

sorrido di rimando, poco convinta

fortunatamente juliette mi riporta alla realta'

ju: mamma...

io: si, tesoro?

ju: ho paura...

io: di volare?

ju: si...

jug si sporge per vedere la bimba

j: non preoccuparti amore, anche la mamma ha paura

e ridacchia

io: ehi, non e' vero

j: allora, se non e' vero, smetti di stritolarmi la mano...

arrossisco visibilmente e gli tiro un calcio piano, ma non smetto di tenergli la mano

io: piccolina, stai tranquilla, okay?

lei mi guarda e annuisce

sentiamo l'aereo muoversi, prima piano, poi sempre piu' velocemente, finche' non decolla

la bambina, all'inizio si tiene stretta al sedile, come se avesse paura di volare via, poi guarda fuori dal finestrino e resta, come dire, incantata

io, d'altro canto, resto totalmente pietrificata, con lo sguardo perso, pregando che il pilota la smetta di far inclinare l'aereo prima a destra e poi a sinistra

jug ride. sto stronzo.

anche per lui e' il primo viaggio in aereo, ma non gli sta facendo alcun effetto... bah, strano il ragazzo

quando ci stabilizziamo in quota, tiro un respiro di sollievo, tra le risate dei ragazzi e lo sguardo preoccupato di veronica

v: tutto bene, b?

io: m-mai stata m-meglio...

dopo un po' passa una hostess a chiederci se vogliamo mangiare qualcosa

CIOE', MA STAI SCHERZANDO, VERO?
POTREI SBOCCARE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO E TU MI CHIEDI SE HO FAME?
OLTRE AL FATTO CHE COSTA TUTTO UN SACCO QUI...

controllo l'ora
siamo partiti ormai da un'ora e mezza
juliette e' definitivamente crollata

la guardo e sorrido

poi decido di appoggiarmi al mio fidanzato, che, nel frattempo, si e' addormentato anche lui

appoggio delicatamente la mia testa sulla sua spalla, lui apre gli occhi e mi sorride

j: sei bellissima anche quando hai paura

sorrido a mia volta

io: io non ho paura

lui prende il mio braccio e, con la sua mano, inizia ad accarezzarlo

non ci metto molto, grazie al suo tocco, ad addormentarmi

-

vengo improvvisamente svegliata dalla voce metallica degli altoparlanti, che annunciano non so di preciso cosa

j: buongiorno principessa

sorrido

io: quanto manca?

j: mhh, se non sbaglio, ancora sei ore

spalanco gli occhi

v: jughead, la traumatizzi cosi'... tesoro mio, hai dormito praticamente tutto il viaggio... tra meno di un'ora atterriamo

grazie a dio

mi giro verso la piccola, intenta a giocare con il cellulare di suo padre

io: ciao amore

ju: ciao mamma
e' del tutto presa dal giochino

mentre cerco di svegliarmi per davvero, do un'occhiata al panorama fuori
ed e' WOW

seriamente, non trovo altre parole

stiamo sorvolando l'oceano e adesso si vedono delle piccole isolette

WOW

-

"i gentili passeggeri sono pregati di scendere e di recarsi a ritirare i propri bagagli"

scendiamo dall'aeroplano e non mi sembra vero di poter finalmente toccare terra

andiamo a prendere le valigie, che, GRAZIE A DIO, ci sono ancora, poi...

poi che cosa?

io non so nulla di questa vacanza...

e il mio spirito di programmazione, di solito molto attivo, non si e' posto il minimo problema

cosi' jug, che ha in braccio juliette, mi porge una mano, che afferro, e mi porta fuori dall'aeroporto

non so perche', ma qualcosa, chiamiamolo pure un "sesto senso femminile", mi dice che questa vacanza sara' grandiosa

//spazio autrice//
eii, miei lettori notturni
allora, questo capitolo e' corto, ma mi piaceva. ed e' anche abbastanza autobiografico.
comunque...
SIAMO ARRIVATI A 5K DI LETTURE CON SAVE ME
so che puo' sembrare poco, ma io ne sono davvero felice
quindi grazie❤️
e nulla, tra poco arrivano i capitoli davvero importanti
quindi (ho usato gia' troppe volte quindi) continuate a leggere la storia e...

VOTATE IL CAPITOLO✨























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