capitolo 11

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Izuku si svegliò, e una risata gli scappò dalle labbra, quando si rese conto che si trovava nel letto, gli ricordava di quando da piccolo la madre lo prendeva dal divano e lo portava nel letto.
Scese in soggiorno, dove un Katsuki sorridente lo abbracciò e con un sorriso sulle labbra gli infilò un biglietto nella tasca posteriore dei pantaloni del pigiama.
Izuku, ormai doventato un pomodoro, cercò con gli occhi tra quelle parole misteriose una risposta ai gesti amorevoli da parte dell'altro ragazzo.
"Domani, cinque del pomeriggio, fatti bello."
Solo dopo Izuku si era accorto che le parole erano scritte sul biglietto che lui aveva scritto la sera prima per Katsuki, e mentre quelle semplici sei parole gli rimbombavano in testa, un dolce sorriso si formò sulle sue labbra.
Era un sorriso marchiato Izuku Midoriya, uno di quelli che solo lui sapeva dare, un sorriso che avrebbe potuto sciogliere il cuore di chiunque, scelse di sciogliere il cuore di un Katsuki selvatico, il quale stava osservando la scena nascosto dietro la porta.
'Tch. Stupido nerd'
Dopo pranzo, Izuku corse in camera sua, prese il telefono e chiamò immediatamente una dei suoi amici più cari.
"Ciao Izuku! Come stai?"
"Uraraka-san! Ho bisogno di te e del suo senso dello stile!"
"Che succede Izuku? Hai bisogno di qualche consiglio di abbinamento?"
"Non proprio! Vedi il fatto e che... ho un appuntamento!"
"DAVVERO?!?!? CON CHI?!?!? VOGLIO DETTAGLI, E NON TRALASCIARE NIENTE!!!!"
"Con Katsuki!"
"OMMIODDIOOOOO"
"Lo so, capisci? Sono nell'ansia più totale!"
"OMMIODDIOOOO IL MIO PICCOLO BROCCOLO STA CRESCENDOOO"
"Scusami chi hai chiamato broccolo?"
Dopo circa un'ora, Ochako si era finalmente calmata, e aveva aiutato Izuku con l'outfit che avrebbe indossato all'appuntamento.
Quando sentì qualcuno bussare alla sua porta, l'angoscia invase il suo corpo.
Si precipitò ad aprirla, nonostante il nervosismo, e all'entrata arrossì alla vista che lui amava definire paradisiaca.
"Quindi che dici nerd, andiamo?"
"O-ok Kacchan..."
Dopo circa venti minuti di cammino, si fermarono davanti a un bar, un pub irlandese, di quelli accoglienti, che ti facevano sentire a casa.
Presero un tavolo, e dopo aver ordinato da mangiare cominciarono a parlare, era una conversazione normale, ma era lo sguardo dei loro occhi, ciò che la rendeva unica.
"OH MIO DIO KACCHAN"
"CHE C'È CRISTO NON URLARE CAZZO"
"C'È UN JUKEBOX!!"
'Ma questo è scemo?'
"Si e allora?"
"Allora?!? C'è l'hai una moneta?"
'Che cazzo di cretino, non ci credo che mi sono innamorato di lui'
"Tieni."
"Grazie!!"
Izuku si alzò dal tavolo e, saltellando, si diresse verso il jukebox, dove molto lentamente, inserì la moneta.
Dopo circa dieci minuti decise finalmente che canzone mettere, e Katsuki sorrise alla scelta del ragazzo.
"Everybody wants to rule the world~"
La dolce voce del ragazzo dalla chioma verde scandiva le parole della canzone, muovendo dolcemente I fianchi a tempo.
A metà della canzone, Katsuki decise di alzarsi dal tavolo, e lasciando l'altro ragazzo sorpreso, si unì allo spettacolo,avvicinandosi sempre di più.
Quando ormai I due si trovavano a qualche centimetro di distanza Izuku si avvicinò immediatamente, circondando il collo dell'altro con le sue braccia.
Katsuki era sorpreso, ma questo non lo fermò da circondare I fianchi dell'altro facendolo arrossire.
E mentre la canzone scandiva le ultime parole, I due unirono le loro labbra, per poi ritrovarsi ad arrossire ad un gruppo di persone che li applaudivano per la performance mozzafiato.
I due imbarazzati, lasciarono il locale, finché Izuku non si fermo a metà strada.
"Deku, che hai?"
"Kacchan io..."
"Dimmi"
'Oddio che ha? Che cazzo ha questo ora?'
"Ecco Kacchan vedi io... La verità è che ora, proprio ora sono felice, qui, con te, mi sento felice"
"Izuku..."
Quel piccolo gesto fece correre dei brividi lungo la schiena di Izuku.
Gli piaceva quando Katsuki lo chiamava per nome.
"Devi sapere che ora mi sento proprio come te. Mi sento come se avessi appena tirato fuori il premio alla fine della scatola di cereali, ma per una volta non ho rivoltato tutto per prenderla immediatamente, questa volta ho aspettato, ciotola dopo ciotola, che il premio arrivasse a me, e sei tu Izuku. Tu sei il mio premio."
Izuku sorrise dolcemente.
"Non so se sono il primo, non so se sarò l'ultimo, ma una cosa la so Izuku. Adesso so che, ora come ora, io ti amo"
"Kacchan..."
"Izu-"
Katsuki venne interrotto da delle labbra che sapevano di fragola.
"Katsuki, ti amo."
I due ragazzi si baciarono dolcemente, mettendo da parte I segreti, l'orgoglio e il passato, decidendo di vivere nel presente.
Nel presente dove loro due, si amavano.

L'amore della mia vita [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora