40 ─ 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬

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[2/10/2020]

revisionato 26/04/2024

Taehyung in prima persona.

Jungkook era stato finalmente dimesso dall'ospedale. Tuttavia non riusciva ancora bene a camminare per via delle sue costole rotte e per un po' di tempo avrebbe dovuto stare a riposo.

Era mattina e il sole era alto nel cielo. Stavo per fare visita a Jungkook, questa volta a casa sua: il corvino mi mancava particolarmente e non vedevo l'ora di passare del tempo con lui.

Incominciai a stiracchiarmi, venendo accecato dal sole, mi stropicciai i capelli e iniziai a guardare nel mio guardaroba, cercando qualcosa di decente da indossare.

Scesi le scale e incontrai Jimin addentare una fetta biscottata, leggere il suo libro dell'università con uno sguardo neutrale sul volto. Sembrava poco interessato e molto annoiato.

"Jim?"

"mh?"

mi rispose lui e ridacchiai.

"È da un po' che guardi quel libro stando sempre sulla stessa pagina."

lui si risveglió notando di avere in mano ancora quella fetta biscottata. Sbuffó lanciando la fetta biscottata sul bancone, annoiato.

"sono stufo di studiare! è da tutta l'estate che non faccio altro! in sei mesi ho dato solamente quattro esami!"

disse frustrato, quasi colpendo il libro, come se la colpa fosse tutta sua. Sorrisi al suo sguardo arrabbiato verso il libro, era così carino.

"allora perché hai iniziato l'università?"

"non lo so!"

Ridacchiai, trasportandolo.

"mi dispiace per l'ultima volta ta–"

non lo lasciai finire perché corsi nelle sue braccia stringendolo forte.

"va tutto bene Jimin, grazie per esserti preso cura di me, come un fratello vero."

Jimin mi abbracció mugolando qualcosa di dolce. Non mi ero mai accorto di quanto fortunato potessi essere.

•••

durante il tragitto, ricominciai a pensare a tutto quello che Jungkook mi aveva detto la scorsa volta. Il suo ex fidanzato era molto fastidioso, il mio istinto non me la raccontava giusta.

Volevo solo godermi Jungkook. Fino all'ultimo. Forse per sempre.

Io amavo Jungkook e niente avrebbe mai cambiato quell'idea: il maggiore era una persona dolce e aveva uno stile tutto suo di guardare la vita. Continuavamo ad essere così... Simili.

Come due pezzi del puzzle. Due anime gemelle.

 Io e Jungkook avevamo qualcosa in comune, sin dal giorno in cui i miei occhi incontrarono i suoi per la prima volta.

Flashback•

"bene ragazzi, date il benvenuto al vostro nuovo compagno, Kim Taehyung."

il ragazzino entrò in classe aggiustando gli occhiali e fece un lieve inchino

"Salve, sono Taehyung, spero vi prenderete cura di me."

disse con un lieve rossore sulle guance paffute e le labbra in un piccolo broncio. Jimin lo aveva lasciato da poco all'entrata, andando alla sua prossima lezione.

"oh non ti preoccupare, ci prenderemo cura di te"

una voce parló tra i banchi delle primine, doveva quasi avere l'età di Jimin: ma era forse piú piccolo di un anno

uragano di stelle. | TAEKOOK ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora