Love Talk

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La faccenda era iniziata da una cavolata, dal fatto che non riusciva più a trovare la propria Eleven Card e la partita a cui doveva partecipare sarebbe iniziata in meno di due ore.

Aveva cercato letteralmente ovunque, aveva messo la casa sottosopra, ma quella dannata carta sembrava scomparsa nel nulla, volatilizzata! 

Haizaki stava seriamente andando fuori di testa.

Akane era seduta comodamente sul divano e leggeva un qualche libro di medicina, e non sembrava toccata dal casino che lui stava facendo, anche se ogni tanto gli lanciava qualche sguardo.

-Dove hai messo la mia Eleven Card? Ho una partita.- Chiese il ragazzo, con un tono forse troppo aggressivo, almeno rispetto al normale.

-Cosa ti dice che l'ho spostata io? Il fatto che ieri sei arrivato a casa ubriaco marcio e hai quasi vomitato sul tappeto? O che ho dovuto portarti a fare la doccia a viva forza?- Rispose Akane, vagamente seccata mentre cambiava pagina.

-Perciò sai dov'è!-

Akane sospirò e chiuse il libro, posandolo sul divano e posando finalmente gli occhi sul suo fidanzato, il quale aveva davvero un diavolo per capello.

-Non so dov'è, Ryouhei, ho controllato ieri le tasche, mentre dormivi, ma non c'era. Ho pensato l'avessi messa nel portafoglio.- Rispose lei mentre si tirava in piedi. -A meno che tu non l'abbia persa mentre tornavi a casa.-

-Balle! Ieri ho avuto l'allenamento, ce l'avevo al cento percento!-

"Ha iniziato ad urlare, proviamo a calmarlo, prima di tutto."

La ragazza si avvicinò a lui e gli passò il borsone dopo averlo chiuso, tutto in silenzio. Haizaki prese la borsa scocciato, ma non smise di guardarla male, come se lei sapesse perfettamente la posizione della sua Eleven Card.

-Susu, non scaldiamoci troppo, va bene? Sono sicura che l'hai lasciata nello spogliatoio o nell'armadietto come sempre. E poi Anna-chan può sempre rifarti la carta e disattivare quella vecchia, sbaglio?- Iniziò Akane, sistemandogli la felpa leggermente piegata.

-Non è quello il punto! Ho una cazzo di partita, sono un titolare e devo essere presente!- Rispose il ragazzo allontanandola, per poi girare i tacchi e tornare a cercare la card. Akane, nel frattempo, passò una mano sui suoi occhi, contando fino a dieci prima di arrabbiarsi. Fortunatamente riuscì a calmarsi prima. 

Rimase ferma sul divano, osservandolo mentre continuava a mettere in disordine la casa, mentre dentro di sé stava imprecando, sapendo benissimo chi avrebbe dovuto sistemare di nuovo. Dopo qualche minuto si decise a contattare Anna, e lei stessa le confermò che avrebbe aspettato Haizaki all'entrata degli spogliatoio per farlo passare.

"Almeno quello dai..."  Pensò tra sé e sé, provando successivamente ad attirare l'attenzione del suo fidanzato.

-Cosa vuoi ora?! Sono in ritardo bestiale!-

-Anna-chan ha detto che ti aspetterà fuori dagli spogliatoi, non ci sono problemi. Puoi andare.-

Haizaki roteò solamente gli occhi e afferrò le chiavi della machcina, borbottando qualcosa sottovoce. Neanche la salutò quando uscì, ma Akane non se la prese troppo. Sapeva che doveva solamente sfogarsi un po, in campo e magari tirare qualche insulto a Kira, appena tornato a casa sarebbe tornato tutto apposto.

Cosa che, fortunatamente, successe.

Quando Haizaki tornò a casa, verso quasi le undici, Akane era ancora impegnata a studiare in soggiorno, coperta dal kotatsu. Una volta sentita la porta aprirsi, girò una pagina e continuò a leggere come se niente fosse successo, eppure sentiva i passi quasi leggeri che Haizaki faceva.

-Sono sveglia, non serve provare a non fare rumore.- Disse con tono piatto senza distogliere lo sguardo dagli ideogrammi che doveva quasi imparare a memoria. Alzò di poco lo sguardo quando il suo ragazzo raggiunse la cucina, accendendo la luce, ma uscendo qualche secondo dopo e chiudendosi la porta alle spalle.

-Hai mangiato?- Chiese Haizaki, con ancora il borsone in spalla e un sacchetto in plastica nell'altra mano. Lei negò con la testa, si sistemò gli occhi e tornò a leggere, scrivendo qualcosa sul quaderno ben evidenziato. Haizaki sospirò, per poi posare il sacchetto sul tavolo e sparire, probabilmente in bagno a farsi una doccia o mettersi il pigiama.

Akane optò per la prima opzione.

Al suo ritorno, una mezz'oretta abbondante dopo, lei aveva già finito di studiare il capitolo e si stava preparando a mettere via la sua roba. Una mano sulla spalla la bloccò, seguita successivamente dal ragazzo che si sedeva accanto a lei. Aveva ancora i capelli bagnati e un'asciugamano attorno alle spalle, anche se si poteva chiaramente sentire il bagnoschiuma.

"E meno male, perché se no dormivi sul divano..."

-Senti Akane, mi dispiace per prima, se ti ho urlato contro.- Disse dopo qualche secondo di silenzio, mettendo entrambe le braccia attorno ai suoi fianchi per tirarla a sé e posando la fronte contro la sua spalla.

Akane negò con la testa e si tolse gli occhiali, per poi accarezzargli i capelli ancora umidi.

-Non preoccuparti, eri stressato, non me la sono presa.-

Entrambi restarono abbracciati l'uno all'altra per qualche minuto, fino a quando Haizaki prese il sacchetto, posato precedentemente sul tavolo, e ne tirò fuori il contenuto.

-...dove diamine sei riuscito a trovarla una Sachertorte alle dieci di sera?- Chiese sbalordita Akane, fissando con l'acquolina in bocca quel pezzo di torta al cioccolato. Haizaki rise divertito e posò la torta davanti a lei, insieme a una forchettina.

-Diciamo che so come perdonarmi, e Kira sa dove sono le pasticcerie aperte la notte.-

Akane gli fece la linguaccia e iniziò a mangiare con gusto, ascoltando quello che il suo ragazzo le raccontava sulla partita.

Pace era stata fatta.

Di torte al cioccolato e grilli curiosiWhere stories live. Discover now