Blind Sight [TaeKook]✔︎

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Jimin

Come si sistemò i capelli davanti al grande specchio, provò ad acconciarli utilizzando un pò d'acqua, muovendoli a destra e a sinistra per dargli una piega diversa dalla solita riga in mezzo che creava una buffa forma di cuore proprio sulla fronte. 

«Forse dovrei accorciarli con del gel...ma dove lo trovo qui del gel per capelli?» parlottò tra sè, stringendo tra le dita le sottili ciocche di capelli corvini, ormai così lunghe da arrivare a coprirgli gli occhi. 

Anche se avrebbe passato più tempo in forma lupo che in forma umana, ci teneva a presentarsi bello agli occhi di Yoongi, così da lasciargli una buona "prima" impressione.

Chissà perchè io e Yoongi dobbiamo per forza incontrarci durante le guerre pensò tra sè Jimin, abbandonando l'idea di poter dare una forma diversa ai suoi capelli e sciacquandosi il viso con l'acqua fresca . Aveva già avuto occasione di fare un bagno ristoratore che gli aveva permesso di tornare ad essere una persona quantomeno decente, obbligando Onew a prestargli alcuni dei suoi vestiti per cambiarsi i suoi, intrisi di sporcizia e di sangue secco di Taehyung.

Insieme all'acqua e allo shampoo, aveva lavato via anche tutta l'angoscia di quelle giornate passate a fantasticare sul domani, aveva cercato di rinchiudere in una piccola cella della sua mente i tortuosi momenti in cui pensava che non sarebbero sopravvissuti, sentendosi ancora un pò in colpa per quello che Taehyung aveva passato pur di proteggerlo.

In realtà, ciò che lo aveva davvero colpito non era stato come Kim avesse cercato di distruggere suo figlio, la persona per cui, al contrario, avrebbe dovuto vivere.

No.

Ciò che lo rendeva attonito e gli faceva capire la differenza che c'era tra alpha, era come Taehyung aveva reagito -e stesse tutt'ora reagendo- ai contraccolpi che la vita gli aveva riservato. Non credeva che esistesse animo più forte di quello di Taehyung, non dopo tutto quello che aveva passato. 

L'anima di Taehyung era piena di indelebili cicatrici che mai sarebbero potute andare via, forgiando quindi il suo carattere ed il suo modo di essere: un alpha giusto ma che esige rispetto e sa di poterlo avere perchè sa di valere. Non era una novità supporre che le anime più forti erano quelle che avevano attraversato l'inferno e ne erano uscite non indenni ma comunque integre, e non era un caso che a Taehyung fosse stato riservato tutto quello.

Jimin era sempre stato fermamente convinto che tutto avveniva per un motivo ben specifico, per adempiere ad un disegno di vita più grande di quello che gli occhi umani potevano osservare ma che servivano per rimettere ordine in un mondo di caos.

Taehyung era la chiave per l'equilibrio, un pezzo del puzzle fondamentale senza cui niente avrebbe avuto senso. Da grandi poteri derivavano grandi possibilità, e Jimin sapeva perfettamente su chi gravavano. 

Il modo in cui Kim aveva agito era stato subdolo e velenoso come il veleno che aveva provato ad iniettargli, riuscendo a nasconde la sua reale natura per gran parte della sua vita dietro una facciata di rigida severità alpha e crudeltà ingiustificata. 

Jimin conosceva perfettamente le voci che circolavano circa il branco dei Red Velvet, ricordava ancora la paura che aveva provato nel sapere che quel branco sarebbe andato contro il loro, che quel Kim Taehyung era la metà di Jungkook. Tutti temevano i Red Velvet, e tutti per un motivo: Taehyung.

Taehyung era conosciuto, nel mondo dei lupi, per essere stato uno dei più crudeli e meno inclini al dialogo tra gli alpha esistenti, il cui lupo era perfino peggio del suo umano. Sembrava che fosse nato per combattere ed uccidere, ed il ricordo della loro prima guerra era ancora perfettamente vivido nella sua memoria. Ma non aveva mai capito chi fosse veramente Taehyung fino al momento in cui non aveva visto come aveva trattato il branco sconfitto. Certo, erano stati terribilmente fortunati ad avere Jungkook -la sua metà- come alpha, ma non ci aveva pensato comunque due volte ad accoglierli come una vera e propria famiglia.